Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul su Hyundai I20 Coupè WRC vincono il Rally di Svezia 2018. L’equipaggio belga si prende così la personale rivincita nei confronti delle nevi svedesi, decisive dodici mesi fa per le sorti del mondiale, e regala al pilota di Sankt Vith la leadership nel Campionato del Mondo.

HYUNDAI RIDE… Prestazione di squadra maiuscola quella proposta dagli uomini di Alzenau, dopo un Montecarlo al di sotto delle aspettative. Neuville, dopo aver lasciato sfogare in un primo momento l’efficace Ott Tanak, ha assunto fin dal primo giorno le redini della gara riuscendo a respingere efficacemente gli attacchi del suo compagno di squadra Andreas Mikkelsen, terzo assoluto, e del fantastico Craig Breen che porta la sua Citroen C3 WRC in piazza d’onore. Ottima anche la gara di Hayden Paddon nonostante una sbavatura sulla Power Stage che gli fa perdere la quarta posizione favorendo così Esapekka Lappi, primo delle Toyota e vincitore degli ultimi due scratch di giornata, tra le quali la Power Stage.

M-SPORT PIANGE… – Resta poco da festeggiare per il team Ford: in primis i 62 anni di Malcolm Wilson compiuti ieri (a cui vanno tutti i nostri migliori auguri), in secundis il capolavoro strategico messo in atto dal team per la Power Stage. Sebastien Ogier, costretto a pulire le strade per tutto l’arco della gara e mai in palla, alla vigilia dell’ultima prova, decide di timbrare in ritardo di 25 minuti accusando 4’10” di penalità. Il francese può quindi usufruire di una migliore posizione di partenza, che gli permette di chiudere la PS19 al secondo posto assoluto, guadagnando un punto per il decimo posto e ulteriori quattro punti importantissimi in ottica mondiale. Piccoli dettagli che potrebbero risultare decisivi tra qualche mese. Anche Elfyn Evans timbra in ritardo, scivolando al 14esimo posto assolutoTeemu Suninen conclude invece la sua prima esperienza sulla neve a bordo di una World Rally Car in ottava piazza, il migliore dei suoi. Una gara senza infamia e senza lode quella del finlandese, utile a fare esperienza con la vettura che lo vedrà protagonista in altri sette eventi in questa stagione.

CITROEN SI E NODetto di Craig Breen secondo assoluto (miglior risultato della sua carriera nel WRC), le note dolenti vengono, manco a dirlo, da Kris Meeke. Il britannico è l’unico che ha più o meno ripetuto gli stessi errori della passata stagione: scarso feeling con la vettura e pesanti sbavature, unite ad un problema al turbo, hanno penalizzato la gara del caposquadra Citroen e alimentato i dubbi all’interno del team su quanto convenga appiedare in questo momento Breen per fare posto al nove volte campione Sebastien Loeb per i prossimi due appuntamenti in Messico e Corsica. Che Budar, anche alla luce del malcontento dimostrato da Meeke nei confronti della squadra, possa decidere per un clamoroso ribaltone? Azzeccata invece la scelta di affidare la terza C3 a Mads Ostberg. Come da tradizione, il norvegese si è comportato molto bene sulle strade “quasi” di casa, concludendo la sua gara in sesta posizione assoluta, utile per il costruttori.

TOYOTA BENE MA NON BENISSIMOStona, rispetto al 2017, non vedere una Toyota sul podio. L’anno scorso fu Jari-Matti Latvala a regalare la prima gioia al Gazoo Racing, quest’anno invece l’esperto finlandese ha affrontato tre giorni di gara mai a proprio agio con la vettura. Non è andata meglio a Ott Tanak, partito benissimo sulle prime prove ma poi sfavorito come Ogier dalla pessima posizione di partenza. Con un regolamento diverso, l’estone avrebbe potuto ricoprire un ruolo da protagonista. Protagonista lo è stato, per lo stesso motivo, Esapekka Lappi. Non esente da sbavature, il giovane di casa Toyota ha chiuso la sua gara al quarto posto assoluto, MVD di giornata e fortunato a riprendersi ciò che la Power Stage di Montecarlo gli aveva tolto.

WRC2 – Tommi Makinen ha comunque da festeggiare, visto che Takamoto Katsuta, facente parte della sua fucina di talenti, ha portato a casa il successo nel WRC2. Il giapponese, non nuovo a queste superfici, è riuscito a regolare il campione uscente Pontus Tidemand (Skoda Fabia R5) e Ole Christian Veiby, rispettivamente a 4,5 e 30,5 secondi dalla Fiesta R5 del vincitore.

WRC3Emil Bergkvist ha tentato in tutti i modi di soffiare la vittoria al connazionale Denis Radstrom, ma il suo recupero si è fermato a soli 7,3 secondi dalla vetta. Per il giovane pilota classe 1995 si tratta della prima vittoria di categoria in carriera. Terzo posto per il tedesco Julius Tannert, decimo assoluto invece il nostro Luca Bottarelli.

ITALIANI – Gioie e dolori per i nostri portacolori impegnati in Svezia: il più atteso Umberto Scandola ha chiuso anzitempo ieri la sua gara ripartendo poi oggi con il Rally2, mentre il migliore classificato nella generale resta Luca Hoelbling, 35esimo assoluto su Skoda Fabia R5. Subito alle sue spalle termina l’ottima Tamara Molinaro. Scandola chiude 50esimo assoluto, più indietro Gianluca Linari (53esimo) e Giacomo Frisiero (59esimo).

CLASSIFICA FINALE RALLY DI SVEZIA

  1. Neuville-Gilsoul (Hyundai I20 Coupè WRC)
  2. Breen-Martin (Citroen C3 WRC)
  3. Mikkelsen-Jaeger (Hyundai I20 Coupè WRC)
  4. Lappi-Ferm (Toyota Yaris WRC)
  5. Paddon-Marshall (Hyundai I20 Coupè WRC)
  6. Ostberg-Eriksen (Citroen C3 WRC)
  7. Latvala-Anttila (Toyota Yaris WRC)
  8. Suninen-Markkula (Ford Fiesta WRC)
  9. Tanak-Jarveoja (Toyota Yaris WRC)
  10. Ogier-Ingrassia (Ford Fiesta WRC)

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