Dopo i primi assaggi di ieri, il rally delle Azzorre entra nel vivo e oggi i piloti hanno cominciato a fare i conti con le trappole tipiche di questo rally. Le prime due tappe della mattina era due da circa 7km, corte ma comunque insidiose: la ps Pico da Pedra Golfe e la Feteiras MEO. La terza prova che si è conclusa da poco però era quella da tutti più temuta: la Sete Cidades, 23.87km di prova molto stretti ed estremamente tecnici. A complicare il tutto il nebbione che è sceso giù e non ha lasciato scampo ai piloti del campionato europeo.

Ha decisamente cambiato passo rispetto a ieri Lukyanuk: il russo è partito deciso e ha sfruttato al meglio le modifiche effettuate sulla sua Fiesta. “The Russian Rocket” ha lasciato sfogare Moura inizialmente, poi sulla seconda della mattinata ha vinto mentre il portoghese aveva a che fare con una foratura “lenta”, infine l’attacco deciso sulla Sete Cidades: qui Alexey però ha toccato e danneggiato leggermente la sua Fiesta. Il russo può comunque sorridere perché Moura non è riuscito a contrastarlo pagando 20″ in classifica. Rally molto lungo ancora e sicuramente la lotta fra questi due prosegue anche nel pomeriggio.
Gli altri sono un po’ in difficoltà: non incide per ora Magalhaes che però darà sicuramente l’attacco ai due big nelle prove successive. Corrono una gara diversa Ingram e Koci, rispettivamente 3° e 4°. I due ragazzi dello Junior U28 sono veloci ma per motivi diversi non hanno la velocità dei big: Ingram da debuttante sulle 4WD sta facendo una gran gara con la Skoda Fabia, Koci invece non conosce il rally ma qualche ottimo tempo l’ha fatto segnare, manca solo un po’ sulla costanza. Dietro di loro come detto in precedenza un cauto Magalhaes (per ora), poi un pochino più staccato il pur ottimo Ahlin, Bernardo Sousa che ha perso confidenza con la vettura rispetto a ieri, Rego e la prima delle Hyundai di Carlos Viera. A chiudere la top10 il buon Rhys Yates. Da segnalare la giornata no del tedesco Griebel, assolutamente disastroso come egli stesso ha ammesso a livello di cronometro. Bene Tamara Molinaro che ha nel mirino uno sfortunato Kreim e il più abbordabile Von Thurn und Taxis.

Capitolo ERC2. Nel Mondiale le vecchie produzione sono state date per morte, nell’europeo invece la sfida è viva e piena di colpi di scena. Sulla Evo X, Juan Carlos Alonso non si sta risparmiando e ha vinto tutte le prove di oggi. L’argentino vuole assolutamente recuperare terreno dopo le sfortune di ieri, e sa che non è troppo tardi. Infatti proprio il leader di gara, Remennik è incappato in una foratura e ha perso il passo: pronto ad approfittarne il nostro Zelindo Melegari che per ora passa al comando ma è ben consapevole che l’impresa non sarà facile; per altro la sua Subaru al momento non è al top quindi sarà tutto da vedere oggi pomeriggio.

Nell’ERC3 era partito molto bene il pilota di casa Opel, Kristensson, lo svedese però ha subito sbagliato nella ps5 e si è dovuto ritirare. Llarena andava ad insidiare Sesks e Gago Diogo per la leadership ma anche lo spagnolo ha clamorosamente perso terreno sulla ps6. In testa c’è quindi la Opel di Sesks che però deve guardasi le spalle dal pilota di casa Gago Diogo che è ancora incollato al lettone, solo 3.6″ separano i due. A 46″ c’è Simon Wagner, anche l’austriaco potrà facilmente migliorare sul secondo giro di queste prove nel pomeriggio.

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