Il Rally delle Colline Metallifere, giunto alla 4^ edizione ed andato in scena sabato 7 e domenica 8 aprile, ha ufficializzato come vincitore l’equipaggio composto da Marino Gessa e Salvatore Pusceddu, su Renault Clio R3C.

La gara, sviluppata dal comitato organizzatore Maremmacorse 2.0 nel concentrato format RallyDay, ha avuto il proprio epilogo in una cornice che ha fatto registrare un’adesione record in termini di presenza di pubblico, sia in occasione delle cerimonie di partenza ed arrivo – nel centrale Corso Italia di Piombino – che nei comuni di Campiglia Marittima, Suvereto e Sassetta, interessati dal passaggio delle prove speciali “Campiglia” e “Sassetta”. Una programmazione di alto contenuto tecnico che ha visto, nelle sue fasi iniziali, privare il confronto di uno dei piloti accreditati al vertice, il reggiano Luciano D’Arcio, ritiratosi mentre – al volante della Renault Clio S1600 – si stava recando alla partenza della prima prova speciale.

Una variabile che ha puntato i riflettori sul confronto tra la Renault Clio R3C di Marino Gessa e la Renault Clio S1600 dei locali Roberto Tucci e Giampietro Micalizzi, limitati da un problema alla trasmissione della vettura che ne ha condizionato l’avvio di gara.

Una condizione che ha obbligato il pilota di Venturina ad una condotta che – nella fase centrale della gara – lo ha visto ridurre il distacco dal pilota sardo e concludere all’arrivo di Corso Italia in seconda posizione, a soli due secondi dal vincitore. Per Marino Gessa si tratta del secondo risultato “utile” al Rally delle Colline Metallifere dopo il terzo posto assoluto conquistato nell’edizione precedente. Una sfida che ha alzato i toni dal punto di vista agonistico e che ha fatto registrare anche il ritiro di Stefano Gaddini, alla terza apparizione su Renault Clio S1600 e sfortunato protagonista di un’uscita di strada nella seconda ripetizione di “Sassetta”, senza conseguenze per l’equipaggio.

Un particolare che ha vanificato la seconda posizione provvisoria nella classifica assoluta conquistata nel primo “giro” di prove speciali e che ha rilanciato le aspettative di Andrea Simonetti e Nicola Angilletta, terzi nella “generale” grazie ad una condotta crescente che ha garantito anche un ruolo di primo piano nel confronto riservato al Premio Rally ACI Lucca, di cui il Rally delle Colline Metallifere è, da quest’anno, parte integrante.

In quarta posizione si è elevata la Renault Clio di Stefano Sinibaldi e Paolo Vallini, con il pilota livornese tornato sul sedile della 1600 aspirata dopo un anno. Chiude la “top-five” la Citroen C2 di classe R2B portata in gara da Nico Signorini e Leonardo Marraccini mentre, in sesta piazza, hanno concluso Paolo Adami ed Antonio Cigni, su Renault Clio R3C. Settima posizione per David Gavazzi e Simone Falciani, con il pilota tornato in gara sulla Renault Clio Williams reduce da sette anni di inattività. A primeggiare nel Gruppo N, in ottava piazza assoluta, la Mitsubishi Lancer Evo X di Giancarlo ed Irene Bubola, protagonisti di una condotta costante sulle difficili e selettive strade livornesi.

A chiudere la classifica riservata ai “primi dieci” la Renault Clio S1600 di Mauro Zurri e Simone Gabbricci, nona e la Peugeot 106 di classe A6 portata nelle sfere alte del confronto da Massimo Dondoli e Michele Chionsini.

A ROBERTO TUCCI IL “MEMORIAL LEONARDO TUCCI”

Il “Memorial Leonardo Tucci”, istituito in ricordo dell’indimenticato pilota della bassa provincia livornese ed assegnato al concorrente che ha fatto registrare il miglior riscontro cronometrico sulla prova speciale “Campiglia”, è stato vinto da Roberto Tucci. Ad assicurarsi la prima posizione nel contesto “L’A7 per Leo”, riservata al confronto della classe A7, è stato invece il settimo classificato assoluto David Gavazzi. Un’iniziativa che ha garantito ai primi tre piloti della categoria riservata alle vetture da 2000 cc di Gruppo A un rimborso sulla tassa di iscrizione ed un trofeo d’onore diventato consuetudine nelle recenti edizioni della gara.

CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Gessa-Pusceddu (Renault Clio RS) in 25’34.4; 2. Tucci-Micalizzi (Renault Clio S1600) a 2.0; 3. Simonetti-Angilletta (Renault Clio RS) a 30.2; 4. Sinibaldi-Vallini (Renault Clio S1600) a 37.1; 5. Signorini-Marraccini (Citroen C2) a 47.4; 6. Adami-Cigni (Renault Clio RS) a 1’05.4; 7. Gavazzi-Falciani (Renault Clio Williams) a 1’20.5; 8. Bubola-Bubola (Mitsubishi Lancer Evo X) a 1’38.6; 9. Zurri-Gabbricci (Renault Clio S1600) a 1’40.0; 10. Dondoli-Chionsini (Peugeot 106) a 1’46.1;

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