Ha vinto valanghe di titoli, non per ultimo si è riconfermato con una splendida vittoria al recente Rally del Ciocco, chi è ? Esatto, Paolo Andreucci da Castelnuovo Garfagnana, ecco la nostra intervista che si snoda tra la vittoria del Ciocco e le sensazioni per il prossimo Rallye di Sanremo.

Se ricordate la nostra intervista di qualche settimana fa ad Anna Andreussi dove ci disse: “Dopo aver raggiunto l’obiettivo del decimo titolo sarà come ripartire da zero, nel 2018 non correremo per vincere l’11° titolo, ma per vincere il 10+1” e da qua partiamo con una domanda ad Anna e Paolo, vincere il Rally del Ciocco è stato qualcosa di diverso o la continuazione delle vostre precedenti vittorie?

ANNA: “Per me è stato diverso, sono felicissima è stata una grossa soddisfazione, anzichè spettatori, siamo stati ancora protagonisti…dopo tutti le voci sul nostro pensionamento, quasi quasi me ne ero convinta pure io (conclude sorridendo)”

PAOLO: “Per me è stata la prosecuzione dei campionati precedenti. Al Ciocco abbiamo ottenuto una gran vittoria. C’erano macchine nuove, tanti piloti motivati ma la Peugeot 208, la nostra squadra, le gomme e Noi, ci siamo ben comportati”

– Ora si va al Rallye Sanremo, dopo la vittoria al Ciocco siete “automaticamente” diventati i favoriti del campionato. Ciocco e Sanremo possono essere definite gare simili?
Paolo: “Il campionato è appena iniziato e’ sarà molto dura. Il Rally del Ciocco è molto differente dal Sanremo, le strade hanno poca aderenza, tratti un pò rotti o rovinati e anche se non piove c’è sempre viscido è una gara molto difficile. Il Sanremo ha più grip, tante curve ma non possiamo definirla una gara facile

– Il Sanremo potrebbe essere bagnato o comunque, come accaduto nelle scorse edizioni, una gara mista, meglio o peggio?
“Una gara bagnata sarebbe davvero incerta, sia per le prestazione che per la scelta delle gomme. Un vero terno al lotto, alla fine saremmo 5/6 a giocarci la vittoria

– Ti aspettavi la vittoria al Ciocco?
Non sapevo il livello della concorrenza, la nostra squadra si è dimostrata ad un buon livello.La Peugeot 208 R5 è la medesima con cui abbiamo corso nel 2017, lo sviluppo è finito non avremo step evolutivi o particolari dalla casa madre per la restante parte di stagione. Come team e come pacchetto siamo soddisfatti”

– Se torniamo al 2016 la vettura non sembrava così competitiva, ora è migliorata, come mai?
“Nel 2016 abbiamo avuto qualche problema, le temperature dell’auto si alzavano compromettendo da subito le prestazioni con una notevole mancanza di cavalli. Capito il problema abbiamo fatto le correzioni del caso, abbiamo lavorato sulle nuove omologazioni e fatto un bel lavoro sulla meccanica. Il 2016 ci ha fatto faticare ma ne siamo uscite bene”

– Ogni anno ci sono delle modifiche regolamentari, hanno tolto gara 1 e gara 2 e la classifica è unica pensi sia un bene?
“Certamente con i punteggi di gara 1 e gara 2 regnava una certa confusione tra gli spettatori e chi, come voi, si occupa di Rally. Il campionato è appena iniziato i punteggi sono diversi e per il Sanremo, non saprei dirti. Certo se si corre di notte, per la mediaticità diventa tutto più difficile, riprese meno belle, meno spettatori sulle prove, anche il fattore sicurezza potrebbe essere problematico, questo lo dico per un motivo personale che mi capitò da concorrente al Città di Lucca. Personalmente mi piacerebbe, per far conoscere il nostro sport, che organizzazione e regia dell’evento collaborassero per trovare la costruzione del percorso ideale. Sul modello del WRC, certo è difficile e ricordo come ad un Rally Alpi Orientali era impossibile poter riprendere una vettura per 20″ di gara con relativo commento tecnico, curve, tratti boschivi lo impedivano. Mi piacerebbe fare una gara in funzione delle tv, degli spettatori e dei giornalisti, unire la bellezza delle prove con la mediaticità dell’evento…un pò in “stile americano” dove riescono a fare eventi godibili per il pubblico televisivo”

– Cosa rispondiamo a chi continua a ripetere che Andreucci fa sempre il medesimo campionato?
Noi avremmo barattato volentieri 4/5 gare del WRC, con l’intero campionato italiano. Purtroppo ciò non è possibile. Questione di marketing. In Italia c’è sempre stato un ottimo ritorno, pari a 20 volte l’investimento iniziale. Chi si occupa di questo non può prendersi una responsabilità del genere, se faccio altre gare avremo la certezza di avere tutto questo ritorno nel nostro paese?”

– Hai provato la Citroen C3 R5 , cosa ne pensi?
La Citroen è un’ottima macchina, hanno trovato degli ottimi accorgimenti e fatte scelte tecniche all’avanguardia. E’ un’auto che andrà sicuramente bene. Servirà un buon sviluppo in queste fasi iniziali

– Un Andreucci in Citroen è possibile?
Ora sono con Peugeot, per il futuro non sapremo cosa fare, magari Peugeot proseguirà, magari faranno un auto nuova, occorrerà capire a livello di Marketing”

Ringraziamo Paolo del tempo che ci ha dedicato e abbiamo per lui una sorpresa.

Come avrete notato, dopo ogni evento WRC, il nostro Aldo stila le simpatiche “Pagelle Ignoranti”, lo facciamo solo per il mondiale Rally ma per la vittoria di “Ucci”-“Ussi” al Rally del Ciocco…abbiamo fatto una deroga.

ANDREUCCI – ANDREUSSI, Voto 9,5 – Dopo un inverno passato a guardare i cantieri insieme agli amici pensionati, il buon Paolo decide di rimettersi la tuta del “15-“18 e ripresentarsi nel CIR in compagnia della fida badante Anna. Competitivo come in gioventù, riesce nella doppia impresa di regolare i poppanti Crugnola e Campedelli e a ritirare in tempo la pensione prima della chiusura dell’ufficio postale. Mezzo punto in meno per aver perso la dentiera durante l’ultima assistenza, portata a casa come cimelio di guerra da qualche fortunato appassionato. INPSPRESSIONANTE

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