Si può terminare una gara sul podio ed essere scontenti? Sembra proprio di si, soprattutto ripensando alle prestazioni della passata stagione. Questo, più o meno, l’animo di Thierry Neuville dopo il Tour De Corse. Gli asfalti francesi, che solo un anno fa decretarono la rinascita sportiva del belga dopo l’inizio difficile di campionato, sembrano aver minato le sue certezze, oltre che aprire più di un punto di domanda nei confronti della squadra e delle performance della sua Hyundai I20 Coupè WRC.

DIVARIO SCIOCCANTENeuville, vincitore in Corsica nel 2011 su Peugeot e un anno fa, non ha fatto mistero di essere preoccupato dell’enorme distacco accusato nei confronti della concorrenza, soprattutto se paragonato alla Ford Fiesta WRC del suo rivale Sebastien Ogier, vincitore fino al momento di tre gare su quattro contro il solo successo del belga. La curiosità? Rispetto all’anno scorso a questo punto del campionato Neuville si trova con un distacco in classifica piloti inferiore rispetto a quello che aveva l’anno passato. Una piccola consolazione che però non fa dormire sonni tranquilli al portacolori Hyundai. Non esente da colpe, almeno secondo Neuville, la casa coreana, a cui il belga chiede come mai lo step evolutivo della I20 WRC sia inferiore rispetto ai passi in avanti fatti da tutte le altre squadre.

Mi sento frustrato. Abbiamo fatto il massimo, ma le nostre prestazioni non sono al livello di quelle della concorrenza. Il divario rispetto ai nostri avversari è troppo alto, dobbiamo fermarci e capire il perchè. Per noi e per la squadra è stato qualcosa di choccante, un duro colpo alla testa.

In Messico e soprattutto qui abbiamo visto che Ford ha fatto un grande passo in avanti. Anche Citroen è migliorata molto, mentre Toyota ha letteralmente volato durante questo weekend. Se facciamo un confronto tra gli eventi già affrontati quest’anno con quelli del 2017, si può notare come siamo stati la squadra a migliorare di meno. Ora pensiamo all’Argentina, dove speriamo di essere più competitivi.”

GILSOUL: “FORTUNATI A TERMINARE LA GARA” – L’equipaggio belga è stato protagonista poi di una mancanza di affidabilità durante la Power-Stage finale; un problema al motore ha impedito a Neuville e Gilsoul di segnare punti, fondamentali per mantenere aperto il mondiale.

Riuscire a terminare il Tour de Corse sul podio è stato un vero e proprio miracolo. Durante l’ultima speciale ho avuto l’impressione che il motore ci avrebbe abbandonato da un momento all’altro. Così non è stato, siamo stati molto fortunati. Non abbiamo commesso errori e siamo andati forte ma nonostante questo il risultato ottenuto non è quello che ci aspettavamo. Siamo stati bravi solo in confronto ai nostri compagni di squadra. Il podio conquistato ci permette di mantenere la vetta della classifica costruttori, ma dobbiamo migliorare.

Se l’anno scorso la discontinuità nella prima parte della stagione fu il tallone d’achille che impedì a Neuville di laurearsi campione del Mondo, il problema quest’anno sembra essere di natura tecnica. I problemi di affidabilità in Messico e Corsica ed il “dormire sugli allori” della squadra di Alzenau rispetto agli avversari fanno suonare più di un campanello d’allarme nella testa del belga. Riusciranno i coreani a rialzare la testa e riprendersi soprattutto dal punto di vista psicologico?

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.