Il Rally sa regalare emozioni, non solo quelle che riguardano imprese sportive o passaggi spettacolari da cardiopalma ma anche storie intrise d’amore e d’amicizia. Come quella che ha legato Antonio Contento ed Anna Sabadin con Luigi Guidi e Graziella Uberti. Quella che vi racconteranno i tre protagonisti, questa volta è un equipaggio speciale, inizia da una storia tragica, che nello scorso Inverno ci ha portato via, in maniera improvvisa, Antonio Contento, noto pilota della valle Staffora.
In questa edizione del Rally 4 Regioni la macchina del “Conte”, così era soprannominato Antonio, è ricomparsa sulla amate strade dell’Oltrepò, alla guida non potevano che essere l’equipaggio Guidi-Uberti, che per la prima volta hanno gareggiato con una vettura a trazione posteriore, l’Opel Manta, portandola al traguardo “immacolata” e con una buona prestazione, sono arrivati infatti 15° assoluti.

Anna Sabadin: “L’idea prese forma nel 2017, quando si era deciso che sia io ed Antonio quanto Luigi e Graziella avremmo corso il 4 Regioni, tutto nacque da un paio di scarpe da corsa regalate a Luigi, un modo per fargli capire di tornare a correre, poi per motivi di lavoro non è stato possibile ma Antonio aveva capito e avrebbe voluto un loro ritorno alle gare che si è realizzato in questo 2018”, questo soprattutto grazie ad Anna che ha dato auto e tuta all’amico pilota.

Luigi Guidi: “Ero molto emozionato, ansioso e non nego di aver avuto paura a risalire su una macchina da Rally su una macchina peraltro di un carissimo amico con trazione posteriore. Una volta partiti si è pensato alla gara, siamo anche andati bene e l’emozione dell’arrivo è stata gratificante. Con Graziella debuttai al volante al Città di Stradella 1992 su Peugeot 205 Rally N2, prima avevo navigato Massimo Magnavacca ma non mi piaceva molto stare di fianco, avevo paura e avrei preferito guidare”

Graziella Uberti:”Il mio esordio avviene proprio allo Stradella del 1992 quando Luigi decide di passare al volante e io divento la sua navigatrice. Ritornare a navigare dopo tanti anni è stato difficile, tanti amici al seguito ed il tempo bizzarro che non ci aiutava a fare una scelta adeguata per le gomme e le varie chiamate…”Piove è tutto bagnato”, poco dopo, “… ma c’è il sole”. Nell’ultima prova speciale dalla macchina usciva del fumo e io ho detto “No, Antonio ora dobbiamo arrivare al traguardo non deve succedere nulla”. Vi dirò che dopo la mia supplica è sparito tutto e siamo arrivati a Salice Terme felici ed emozionati. Non nego che qualche lacrima sia scesa”

Questa bella avventura è nata da una sana amicizia, durante questi due giorni di gara l’assistenza era basata su momenti conviviali come pane , salame e buon vino. L’equipaggio ci tiene a ringraziare Anna e tutti gli amici (sarebbe troppo lungo l’elenco con il rischio di scordarne qualcuno) che hanno partecipato al loro ritorno in prova speciale, in primis l’assistenza CVM di Marco Vecchi e Papà con Florenc Caushi e Roberto “Legname” Villani! Non sembra ma nel frattempo erano passati molto più di vent’anni.

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