Ogni appassionato di rally che si rispetti conosce la Dakar. Ormai è un dato di fatto; dal 1979 è entrata a far parte dell’immaginario collettivo facendo da riferimento per questo tipo di gare, conosciute per la loro lunghezza ma soprattutto per la difficoltà. Più volte è stata denominata la corsa più dura al mondo, ed è facile intuire il perchè. Ma quanti di voi hanno sognato di essere in quel lembo d’Africa per affondare il piede nel gas per oltrepassare le dune dense del Marocco?

Posso dire di essere uno di quelli, ma ahimè sappiamo bene anche quanto sia dispendioso. Ma niente paura. Il Maroc Challenge ci viene in soccorso. L’idea è nata proprio per questo motivo, dando la possibilità di correre in Africa, come i nostri beniamini, ma con un budget veramente molto ridotto. Ogni equipaggio può scegliere come affrontare la corsa, se alloggiare in un albergo piuttosto che in tenda. La caratteristica migliore sono i veicoli: al via si possono vedere davvero tantissime auto differenti tra loro.

Tra Fiat Panda 4×4, Toyota Land Cruiser, Peugeot 205 e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente sono opportunamente modificate per poter affrontare le dure tappe africane, tra caldo, sabbia e tanti chilometri.

Le vetture scenderanno dal palco il 30 Novembre, per prendere il traghetto e il giorno successivo trasferirsi da Nador a Midelt. Quest’ultimo darà il via alla prima tappa portando i piloti fino ad Erfoud. Durante le sei tappe gli equipaggi esploreranno l’entroterra marocchino, fino al confine con l’Algeria senza entrarvi. Nella 5^ tappa le vetture passeranno da Merzouga per dirigersi a Mengoub dove li attenderà il bivacco. Il giorno successivo si chiuderanno i giochi con la sesta tappa, che porterà i piloti fino alla città costiera di Saidia, dove li attenderà una grande festa sulla spiaggia.

I valori espressi dalla corsa e dagli organizzatori stessi sono da tenere a mente; ambiente, rispetto e spensieratezza. E’ importante rispettare l’ambiente circostante, così come le leggi locali e soprattutto gli avversarsi. E’ spirito di questa gara l’aiuto reciproco, specialmente nelle parti in cui le auto a due ruote motrici trovano difficoltà. Come consiglia Rui Cabaco, bisogna intraprendere il Maroc Challenge come una grande avventura; molti iniziano con l’intenzione di fare una passeggiata, ma vedendo poi il buon piazzamento in classifica, iniziano a prendere la questione seriamente per concludere con un buon piazzamento. Ma anche viceversa.

Le iscrizioni sono ancora aperte, ma il numero di partecipanti è già arrivato a quota 100, e non sembra arrestarsi. A questo punto vi invitiamo a seguire la corsa, e soprattutto a fare un pensiero a tutto ciò. Un in bocca al lupo a tutti i partecipanti!

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.