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Roma nel WRC, molto più di un sogno.

Ed eccoci ritornati dal Rally di Roma Capitale, la gara valevole per il campionato italiano ed europeo ha superato l’esame ed è oramai inutile ignorare le voci che la vedrebbero sostituire dal 2020 la gara sarda nel campionato del mondo.

Se i “rumors” lasciano il tempo che trovano si può analizzare qualche dato, concreto, per supportare alcune teorie.

Pochi giorni fa è stato confermato il Sardegna nel WRC, una notizia ampiamente prevista ma la gara sarda sembra arrivata davvero al capolinea. Alla fine di un contratto che potrebbe non essere rinnovato a meno di clamorose e nuove soluzioni. Il Sardegna non sparirebbe ma continuerebbe il suo percorso nel Cir già a partire dal 2019.

Capitolo Roma. I percorsi su asfalto ci sono, una gara come Roma oltre a utilizzare i propri colli ha la fortuna di avere l’appoggio del frusinate, dove i Rally sono ben conosciuti e le strade non mancano ma una gara tutta asfalto potrebbe avere poco appeal e ricercare un percorso sterrato nel Lazio potrebbe essere complicato e , a questo punto, tardivo.

Quale soluzione? Avete presente la gara spagnola cosidetta “mista”, una gara che anche per queste caratteristiche ha trovato una buona collocazione nel calendario. Ecco il Roma Capitale in versione WRC avrebbe caratteristiche similari.

“Ma resta il problema della terra?” No,  a nostro avviso possiamo avventurarci in ipotesi che potrebbero sembrare fantarallystiche ma che invece presto potrebbero avere solide basi.

In questo 2018 ripartirà il Rally dell’Abruzzo, gara su terra non molto distante dalla capitale, che tra i partners vede Motorsport Italia. Insomma una partenza a Roma, non esiste qualcosa di così bello in nessuna altra gara mondiale, tappe sull’asfalto in zona Roma/Frosinone e tappe sterrate negli abruzzi garantirebbero i chilometri necessari per qualcosa di suggestivo.

Il 7/8 Settembre si correrà la prima edizione del Rally Abruzzo, giusto un paio di settimane prima dell’Adriatico, la nuova gara potrebbe diventare un test interessante non solo per la successiva prova del campionato italiano ma anche per iniziare ad imbastire un percorso migliorabile nel 2019 e pronto, nel 2020, all’unione definitiva con Roma.

La nuova collocazione di Luglio del Rally di Roma si è intanto avvicinata “minacciosamente” alla gara sarda, naturalmente stiamo scherzando…non c’è nulla di minaccioso in tutto ciò.

I cittadini laziali ed abruzzesi possono iniziare a sognare e pensiamo che in qualsiasi “leggenda”, leggasi “rumors”, esista un fondo di verità.

Noi a Roma ci abbiamo provato e da buoni “giornalai” la domanda a Max Rendina l’abbiamo posta…ottenendo una risposta visiva, nessuna conferma ma nemmeno smentita con un bel sorriso del pilota romano.