Mancano oramai solo due gare alla fine del campionato assoluto Rally e nonostante il ritiro di Roma, Paolo Andreucci conserva un buon margine sugli immediati inseguitori, tutti vicinissimi tra loro. I 22 punti del toscano sono un ottimo margine ma le due ultime gare, Adriatico  e Due Valli, avranno il coefficiente di punteggio di 1,5 aumentando la speranza di chi insegue.

Difficile fare un pronostico, chi l’avrebbe mai detto che nelle ultime due gare il pentacampione italiano avrebbe collezionato due ritiri? Forte anche di questa statistica “Ucci”, speriamo nel ritorno di Anna Andreussi, potrebbe accontentarsi di badare a dei piazzamenti. Il ritiro romano brucia molto e avrebbe garantito al garfagnino un finale di campionato molto più tranquillo, soprattutto sugli sterrati marchigiani.

Guardando proprio al Rally Adriatico, che è una delle gare più ostiche che gli possano capitare ricordiamo il “faticheremo su terra” che ci aveva detto ad inizio campionato ed il Rally marchigiano non vede Andreucci trionfare dal 2012, altro problema  il partire per primo con l’ingrato compito di pulire la strada.

Inutile girarci intorno il favorito di questa gara sarà il veronese Umberto Scandola, vincitore per 5 anni consecutivi e le DMack, sullo sterrato, non temono la concorrenza come invece è accaduto sull’asfalto. Scandola-D’Amore sono attualmente secondi a 35 punti, se non bastasse il ruolo di favoriti deve essere determinante anche il fattore “ultima spiaggia”, da giocare insieme a Campedelli, che di punti ne ha 34 e Crugnola, subito dietro a quota 33.

Simone Campedelli ha nell’Adriatico il jolly della gara “quasi” di casa, nelle ultime due stagioni ha collezionato due secondi posti, sempre vicinissimo al vertice, anche il romagnolo non può fare calcoli, deve vincere e soprattutto resettare le polemiche “post Roma”. Simone ha tutte le qualità per poter risalire, nonostante la stagione in corso doveva essere quella della consacrazione ed invece lo vede, momentaneamente, al terzo posto. Ma Adriatico e Due Valli sono entrambi alla sua portata anche se potrebbe non bastare.

Andrea Crugnola sembra l’unico pilota a non potersi inserire nella lotta per il titolo ma solo per il fatto che è la sua prima stagione completa nel CIR, il varesino è partito fortissimo, tra alti e bassi era atteso ad una grande gara a Roma ma complice anche l’ordine di partenza, per Andrea non è arrivato il risultato sperato e pensiamo sia difficile rientrare sulla terra dell’Adriatico.

Poi avremo il Rally Due Valli, che nelle ultime stagioni è stato sempre decisivo anche se non si è mai visto un vero e proprio ribaltone al vertice ma piuttosto la conferma delle forze in campo viste durante la stagione. Certo a Verona partiranno tutti dallo stesso livello, e come visto nelle precedenti edizioni Andreucci, Scandola e Campedelli possono giocarsela sul filo dei secondi, se non dei decimi. Nella gara veronese sarà determinante anche le condizioni dell’asfalto, soprattutto per Scandola alla prima esperienza con le D Mack in questa gara.

Molto probabilmente assisteremo alle prove generali di questa lotta, al nuovo Rally d’Abruzzo, che dovrebbe vedere al via i favoriti del campionato italiano con la speranza di vedere l’aggiunta di Giandomenico Basso, il lotta per il campionato TER.

 

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