E’ finalmente uscito l’elenco del Rally di Turchia, che torna nel WRC dopo qualche anno d’assenza. L’ultima edizione iridata fu infatti nel 2010 e solo Ogier, Latvala, Sordo e Mikkelsen (tra le WRC) e Neuville e Tanak (con vetture differenti) hanno partecipato a questa gara.
Ma l’edizione 2018 sarà completamente differente, e si correrà nella penisola a cui fa capo Marmaris, sede di partenza e arrivo della gara che resta a sud-ovest della nazione.
Per la sua novità sono davvero molti gli spunti d’interesse anche se per la prima tappa sarà ancora l’ordine di partenza a condizionare i big.
Resta il livellamento con le 4 case che schierano tutte tre piloti.
La Ford M-Sport con il campione Sebastien Ogier, il francese deve approfittare subito sulla prima tappa e mettere più secondi possibili tra lui e Neuville. In Germania stava riuscendo ma la foratura ha ribaltato ciò che era prevedibile. Gli altri alfieri di casa Ford sono Elfyn Evans e Teemu Suninen, una specie di spareggio per vedere chi dei due merita l’intera stagione 2019.
Hyundai Motorsport va in Turchia molto fiduciosa, Thierry Neuville ha superato brillantemente l’esame Germania ed in Turchia potrebbe cercare di controllare nuovamente la gara basandosi unicamente su Ogier, e soprattutto d’arrivare al traguardo. I suoi scudieri saranno Andreas Mikkelsen e Hayden Paddon. Ad essere onesti in casa Hyundai sta facendo tutto il belga ma in Turchia l’apporto dei due deve giocoforza arrivare, il neozelandese avrà anche un ordine di partenza favorevole e se vuole un volante per la prossima stagione è il momento d’affermarsi.
La Toyota Gazoo Racing è senza dubbio la vettura più in forma, arriva da due vittorie consecutive. Al suo arco ha tre stelle: Ott Tanak, Jari Matti Latvala e Esapekka Lappi, tutti in grado, potenzialmente, di vincere. Le caratteristiche della gara potrebbero far pensare ad una certa somiglianza, per tracciato, al Messico dove Toyota si dimostrò fragile ma dai vertici assicurano che l’auto ora è migliorata.
Infine Citroen Racing, sulla carta la squadra più fragile. Craig Breen e Mads Ostberg però sulla terra ci sanno fare, l’ordine di partenza per loro sarà ottimo (sempre se non dovesse piovere) e la voglia di mettersi in mostra anche. I francesi sono alla ricerca di un risultato, la vittoria, che manca. Terzo pilota Khalid Al Qassimi.
Da non scordare l’ulteriore Ford Fiesta WRC per Yazeed Al Rajhi.

Interessante il WRC2 che finalmente propone il duello al vertice tra le Skoda Fabia R5 di Jan Kopecky e Pontus Tidemand, rispettivamente primo e secondo nel campionato. Possibile outsider Gus Greensmith (Ford Fiesta R5).
A caccia di podio anche Kajetanowicz, Heller, Bostanci e Avci (Ford Fiesta R5) e Guerra, Ingram e Cukurova (Skoda Fabia R5) e l’italiano (o rumeno?) Simone Tempestini (Citroen C3 R5).

Numeroso il WRC3 con l’armata delle piccole Ford Fiesta. Gli svedesi Bergkvist e Radstrom sono i favoriti ma ci si aspettano buone prestazioni dal talento francese Franceschi e dall’estone Torn. Due equipaggi al via in questa categoria: Enrico Oldrati ed Elia De Guio e Luca Bottarelli con Manuel Fenoli.
In R5 troviamo anche due graditi ritorni Henning Solberg ed Ilka Minor e l’equipaggio femminile Burcu Cetinkaya con Cicek Guney, entrambi su Ford Fiesta R5.

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