M-Sport

La FIA sta valutando dei cambiamenti per il WRC 2. L’obiettivo che si sono posti in federazione è quello di incrementare la presenza dei privati e aiutare i giovani che si affacciano nella categoria.

La ricetta è semplice: differenziare i titoli in palio tra i team ufficiali e i privati. Infatti per il 2020 la FIA starebbe considerando di introdurre un campionato costruttori a cui parteciperebbero le sole squadre ufficiali con i loro piloti. Un’altra interessante novità sarebbe l’introduzione di una nuova specifica di vetture, le R5 Plus, le quali sarebbero utilizzabili dai soli team ufficiali per la lotta al titolo costruttori. Con le R5 Plus la FIA intende ridurre l’attuale gap che c’è tra le WRC Plus e le auto di gruppo R5, dunque sarebbero vetture che disporrebbero di più cavalli.

I team ufficiali impegnati per conquistare il titolo costruttori, ai privati invece sarebbe riservato il titolo WRC 2. Con l’introduzione delle R5, in effetti la FIA voleva dare l’opportunità ai piloti privati di potersi mettere in mostra nel Mondiale Rally. Negli ultimi anni però il WRC 2 è stato dominato in maniera netta dalle Skoda ufficiali (Lappi-Tidemand) e anche i campioni precedenti (Al-Attiyah e Kubica) godevano dell’appoggio delle case.

Una buona notizia questa anche per i giovani. Un Fabio Andolfi, per esempio, andrebbe a confrontarsi con avversari del suo stesso livello e nelle stesse condizioni. I team Skoda, Citroen, Hyundai e M-Sport/Ford che dispongono invece di budget ben più superiori andrebbero a competere per il suddetto titolo costruttori. Un po’ ignorati in questo scenario i piloti ufficiali WRC 2 che sarebbero solamente “al servizio” del costruttore che li ingaggia non avendo alcun titolo da vincere.

Queste dunque le proposte avanzate dalla FIA per dare uno slancio al WRC 2 e vedere al via sempre più macchine nel Mondiale Rally.

 

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