Il pilota di Bedollo, al Rally San Martino di Castrozza per i colori di Pintarally Motorsport, viene penalizzato da problemi ai freni, sin dalla seconda speciale.

Centrale di Bedollo (Tn), 19 Settembre 2018 – La prova speciale di “Manghen” batte due a zero Devis Ravanelli, segnando pesantemente la prestazione del portacolori di Pintarally Motorsport, sfortunato protagonista di un Rally San Martino di Castrozza alquanto travagliato.
Il pilota di Centrale di Bedollo, tornato alla guida della Renault Clio Williams di gruppo A targata Julli, si presentava ai nastri di partenza dell’evento di casa, penultimo atto del Campionato Italiano WRC, desideroso di cancellare quanto raccolto nella passata edizione.
Un percorso profondamente conosciuto, una vettura sulla quale si è maturata una certa esperienza e la ritrovata Elsa Dal Dosso alle note sembravano essere il giusto mix per la riscossa.
La seconda posizione di classe A7, a 26”8 dal vincitore Baron, nasconde nella realtà un boccone ben più amaro da digerire per il trentino.
Sui poco meno di tre chilometri di sviluppo, della super speciale spettacolo nel salotto buono di San Martino di Castrozza, il meteo si ergeva ad assoluto protagonista con una pioggia intermittente che rendeva la vita difficile.
In queste condizioni Ravanelli partiva cauto, consapevole che la gara vera e propria si sarebbe affrontata l’indomani.
Sabato, di buon mattino, la carovana ripartiva in direzione “Manghen” con un Ravanelli ignaro di quanto stava per accadere.

“Dopo una prima prova resa insidiosa dalla pioggia” – racconta Ravanelli – “abbiamo affrontato, carichi, il Manghen. Siamo partiti molto forte ed abbiamo affrontato tutta la salita commettendo pochissimi errori. Purtroppo sul terzo tornante in discesa, poco dopo il tratto nel quale abbiamo forato lo scorso anno, in staccata il pedale del freno è andato completamente a vuoto. Ci siamo salvati con il freno a mano, appoggiandoci alla parete, per fortuna senza danni rilevanti alla vettura ma, solo, con tanto spavento. Mancavano tre quarti abbondanti di discesa e li abbiamo dovuti affrontare solo con il freno a mano. Abbiamo preso una vita, quasi un minuto.”

Con due prove ancora da disputare, prima di raggiungere la service area, Ravanelli cercava di arginare la situazione, riuscendo anche a firmare il primo passaggio sulla “Gobbera”.
Risolto il problema all’impianto frenante il trentino ripartiva, a testa bassa, per gli ultimi tre crono, con tanta frustrazione da scaricare: il miglior tempo su “Manghen” e su “Gobbera”, ed il secondo a 2”4 dallo scratch su “Val Malene”, gli consentivano di risalire prepotentemente la classifica assoluta, recuperando ben nove posizioni e raggiungendo il ventiseiesmo.
Un ritmo che lascia intendere come sarebbe potuta andare senza le noie patite all’inizio.

“Abbiamo giocato dei jolly davvero importanti” – aggiunge Ravanelli – “sul primo giro. Un peccato. Quando la Clio è stata rimessa a nuovo abbiamo vinto due prove, mancando di un soffio la terza in fila. Grazie ad Elsa, fondamentale, ed al team Julli. Grazie a tutti i partners.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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