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Rallye San Martino 2018, nel mirino di Sossella la Fiesta del leader

Chissà come sarà la classifica del Campionato Italiano Wrc tra una settimana esatta, al termine del quinto e penultimo round stagionale. Il Rallye San Martino tra venerdì 14 e sabato 15 settembre potrebbe rimescolare le carte, ridare slancio ai segugi, o avvantaggiare ancora la lepre prima del gran finale a Como. Di sicuro c’è che questo weekend a ruote ferme basta appena a tirare il fiato dopo le emozioni del Friuli e a spostare il focus dell’obiettivo sulle Dolomiti.
MOSSA DEL CAVALLO Si può immaginare come una partita a scacchi la disfida della serie asfaltata. A Manuel Sossella (punti 35) tocca la mossa del cavallo per avvicinare il re Stefano Albertini (55). Deve passare davanti a Corrado Fontana (36) ed evitare l’attacco dell’ariete Paolo Porro (23). Senza trascurare o magari sperando nell’eventuale impiccio di qualche torre isolata (vedi Luca Rossetti in Friuli), che potrebbe agevolare la strategia d’attacco.
GAS A MARTELLO “Poche storie – taglia corto Sossella –, sappiamo che serve la gara perfetta per battere Albertini”. Cioè magari replicare l’impresa del Marca, a giugno scorso: Sossella primo, Fontana secondo, Albertini terzo; la Fiesta P.A. Racing davanti alla Hyndai i20 Hmi e alla Fiesta Tamauto. Risultato che farebbe del Rallye San Martino un trampolino di lancio per il rush finale a Como, dove il coefficiente maggiorato (1,5) darà maggiori chance a tutti.
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO Sossella può vantarsi di essere l’unico finora ad avere battuto al traguardo Albertini da due anni a questa parte. L’anno scorso, proprio a San Martino, ci riuscì anche Marco Signor, però il suo rivale fu costretto al ritiro nella penultima prova speciale. Orgoglio, dunque, ma anche pregiudizio: il “cavaliere” vicentino non può permettersi di sbagliare. Ha già scartato un risultato non correndo al Salento e deve salvaguardare la macchina perché non avrebbe budget per riparazioni importanti.
IMPERATIVO NON SBAGLIARE “Io e il mio navigatore Gabriele Falzone – puntualizza – ci siamo abituati, ma la nostra gara d’attacco la facciamo comunque. Poi non sempre tutto gira per il verso giusto e quindi i risultati non sono all’altezza delle aspettative e degli sforzi profusi. Ora il calendario ci dà una mano, mettendo due prove così vicine. Complicano un po’ la vita per via di lavoro e famiglia, ma sportivamente parlando sono una manna dal cielo per chi, come noi, non può fare test e sta fermo tanto tempo tra una gara e l’altra. Tornare subito in macchina a San Martino è un’opportunità da sfruttare al meglio”.