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Rovatti-poker al Rally di Casciana Terme

Ha firmato il poker, Michele Rovatti, al Rally di Casciana Terme, la cui trentaseiesima edizione si è svolta oggi nel territorio intorno alla città termale sulla lunghezza di sei prove speciali (due per tre volte).

Affiancato dalla bolognese Valentina Catone, il pilota locale ha aggiunto un nuovo alloro a quelli già incamerati nel 2014, 2015 e 2016, sfruttando al meglio la Renault Clio S1600, compagna di tante avventure quest’anno, quelle che lo hanno portato a vincere la categoria nel campionato IRCUp.

Un dominio, quello di Rovatti, tanto annunciato quanto subito concretizzatosi in gara, andando al comando già dalla prima occasione cronometrata di Chianni con un ritmo rivelatosi disarmante dalla concorrenza. Sparito subito, per incidente, il valtellinese Gianesini, accreditato come il più ostico per puntare alla vittoria, Rovatti ha preso progressivamente il largo andando poi a vincere con ampio margine, nonostante abbia “sudato freddo” durante la quarta prova quando un problema di natura elettrica lo aveva leggermente attardato con il motore che girava a tre cilindri.

Risolto il problema al service successivo, l’epilogo è stato trionfale, la centralissima Piazza Garibaldi di Casciana lo ha abbracciato con il suo pubblico per porre la firma a questo nuovo successo.

Dietro a lui è stata bagarre, caratterizzata anche da diversi ritiri “eccellenti” e con diversi a lottarsi il resto del podio. Alla fine, la medaglia d’argento l’ha fatta sua il lucchese Andrea Simonetti, con Angilletta al fianco, su una Renault Clio R3. Sino a due prove dal termine il posto d’onore l’aveva fatto suo l’altro plurivincitore della gara Paolo Lenci, poi tradito dal motore della sua Peugeot 306 rally che divideva con Ronny Celli.

Autore di una prestazione maiuscola, Simonetti ha saputo tenere bene il ritmo di vertice sino alla bandiera a scacchi, con la terza posizione finale andata nel finale di gara a Federico Santini, in coppia con Romei, tornato all’inossidabile Renault Clio Williams dopo tre anni. Il pilota di Fivizzano aveva avviato la giornata in tredicesima posizione, per poi prodursi in una poderosa rimonta che lo ha portato, per un solo secondo davanti al genovese Paolo Benvenuti (Renault Clio R3), quarto ed anche lui autore di una gara decisamente perfetta, “macchiata” nel finale da un “lungo”, quello fatale per fargli perdere il podio.

Prestazioni di spessore anche per Fanucchi-Giorgi (Renault Clio R3), quinti assoluti e certamente l’hanno fatta da protagonisti anche Fagni-Massaro (Renault Clio S1600), Corona-Vichi(fiat Punto Abarth S1600) e mariani-Castiglioni (Renault Clio Williams) anche loro con merito nella nella top ten, dove pure vi ha messo la firma, in nona posizione finale, il giovane figlio d’arte Lorenzo Sardelli, navigato da Giovacchini. Alla seconda esperienza con la Peugeot 208 R2, pur limitato nel finale da noie elettriche ha saputo cogliere un altro risultato di vertice che lo disegna come tra i migliori giovani rallisti toscani. Dietro a loro, decimi, Lenzi-Carabellesea bordo dell’ennesima Renault Clio S1600.

Il MEMORIAL NICOLA SARDELLI destinato al vincitore di Gruppo N, in ricordo del compianto pilota di Forcoli (il papà di Lorenzo), scomparso prematuramente nel gennaio di due anni fa, grande interprete, appunto, a livello nazionale delle vetture “derivate di serie” è andato al frusinate Paolo Abatecola, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, anche undicesimi assoluti.

Oltre a Gianesini e Lenci, sfortuna per altri attesi ad una prova di forza, come Nico Signorini (Renault Clio R3), fermato da problemi ai freni che lo avevano vincolato già dalle prime battute di gara, come anche il follonichese Stefano Sinibaldi (Renault Clio S1600), tradito dal motore durante la penultima prova, per finire con il fiorentino Leonardo Santoni (Renault Clio S1600), fermato a metà gara da una panne elettrica.

E’ stato forte, l’impegno da parte della nuova organizzazione Laserprom 015, in sinergia con le Amministrazioni locali, con la Società di gestione delle Terme, con le strutture ricettive e con gli operatori economici, al fine di tracciare insieme una strada importante per questo evento che si vuole abbia il ruolo di ambasciatore del territorio, oltre che cercare di farlo ritornare ai livelli nazionali di un tempo. Il “Casciana”, infatti, dagli anni ottanta sino ai primi del duemila era nel “giro” del rallismo nazionale di alto livello, con alcune edizione disputate anche su percorso sterrato.