Foto: Overdrive Racing

Nasser Al-Attiyah ha dimostrato ancora una volta di avere un feeling particolare con il Rally del Marocco. Per il qatariota è arrivato il quinto successo in questo rally raid molto impegnativo disputato a bordo di un nuovissimo Toyota Hilux 4×4 ufficiale di gruppo T1. A sorprendere ancora di più sono però i successi ottenuti qui dal suo navigatore, Mathieu Baumel: ben sei, di cui cinque con Nasser e uno con Bernhard ten Brinke con cui vinse l’edizione 2011 su un Mitsubishi.

Al-Attiyah e Baumel hanno subito impostato la gara su una strategia di attacco vincendo le prime due tappe per poi gestire il vantaggio accumulato nei confronti dei vari rivali. Rivali che comunque non sono mancati. Il team X-Raid Mini era qui in Marocco già da qualche tempo per provare il nuovo buggy JCW. Il mezzo si è dimostrato molto competitivo in gara ma forse difetta ancora di qualche problemino di inaffidabilità. Despres e Sainz hanno vinto un tappa a testa, rispettivamente la 4° e la 5°, mettendo in luce la grande competitività del buggy tra le dune e il deserto. Sainz purtroppo è stato però bloccato da un grosso problema al cambio e dunque figura molto indietro in classifica. Despres invece ha condotto una buona gara che lo ha portato a concludere terzo, alle spalle del compagno di marca Kuba Przygonski. Il polacco ancora una volta ha portato a termina una grandissima gara con il navigatore belga Colsoul e grazie a questo risultato ha conquistato la Coppa del Mondo FIA Cross Country.

Il Buggy Mini ha mostrato grande competitività nel deserto e ha chiuso sul podio con Despres (Foto: Red Bull Content Pool)

Ai piedi del podio ha concluso l’ex protagonista del WRC Martin Prokop. Il ceco ancora una volta era in gara con il suo Ford F-150 Evo T1 e ha disputato una buona gara. Il terzo posto gli è sfuggito di un nulla e per poco non riusciva ad approfittare dei problemi del francese Despres sull’ultima tappa. Prokop può comunque essere felice poiché ha raccolto punti pesanti nella Coppa FIA ed è riuscito a scavalcare Vladimir Vasilyev in classifica. Vasilyev, come avevamo scritto in un altro articolo, ha avuto un problema sul suo nuovo Toyota Hilux e ha dovuto abbandonare la competizione. 

Da segnalare anche le buone prestazioni del francese Chabot (Toyota Hilux T1) quinto davanti allo sfortunato pilota Toyota Bernhard Ten Brinke che tuttavia ha mostrato lampi di velocità. Settimo ha concluso Jean-Pascal Besson che debuttava alla guida di uno dei Peugeot 3008 DKR acquisiti direttamente dalla casa del Leone dopo la chiusura del programma. Meritano menzione anche i vari De Villiers, Hunt, Seaidan e Han Wei che alla guida di vari mezzi di gruppo T1 si sono distinti ma non sono riusciti a chiudere in top10 a causa di problemi.

Peterhansel in azione con lo Yamaha YXZ 1000R (Foto: Red Bull Content Pool)

Molto bella e degna di nota la battaglia tra i leggeri mezzi SSV. Al via in questa categoria c’era anche Stephane Peterhansel che affrontava la sfida con la moglie Andrea come navigatrice su un Yamaha YXZ 1000R. Per Mister Dakar è stata una buona gara, tenendo presente che la moglie Andrea doveva prendere confidenza con la navigazione, ma la loro avventura si è interrotta nella quarta tappa per la rottura di un ammortizzatore. La vittoria tra gli SSV è andata al russo Kariakin, già conosciuto per la sua vittoria nei quad nell’anno 2017. Kariakin ha gestito bene la gara resistendo agli attacchi dello statunitense Austin Jones che nella quarta tappa purtroppo ha danneggiato in un incidente il suo Can-Am Maverick X3. Kariakin ha chiuso vittorioso davanti a Gerard Farres, anche lui nome molto noto nella Dakar ed esperto pilota di moto, e Luis Morais. Da segnalare il quinto posto di Ahmed Al-Kuwari che era navigato nell’occasione da Manuel Lucchese, ex campione del Mondo Baja sulle due ruote. Questo strano duo su Yamaha YXZ 1000R ha chiuso davanti ad André Villas-Boas, nome noto nell’ambiente del calcio che ormai sembra aver fatto l’abitudine nei cross country rally.

TOBY PRICE CAMPIONE DEL MONDO FIM CROSS COUNTRY
In Marocco non potevano mancare nemmeno le moto. Nelle due ruote si correva l’ultimo e decisivo appuntamento per il Campionato del Mondo FIM Cross Country Rallies. La vittoria è andata all’australiano Toby Price, tornato in una forma eccellente dopo alcuni problemi fisici che lo avevano tormentato in passato. Anche in questo caso, sin dal via Price è andato subito all’attacco lanciando un segnale importante ai suoi avversari. Gli ha tenuto testa Matthias Walkner, campione in carica nella Dakar, ma l’austriaco non è riuscito a ribaltare le sorti della corsa e si è dovuto inchinare a re Toby. Doppia festa per Price che con questa vittoria si è aggiudicato anche il titolo FIM. Trionfo importante per KTM che torna a vincere il campionato dopo i due titoli consecutivi di Husqvarna con Quintanilla.

Toby Price, campione del Mondo FIM Cross Country con KTM (Foto: Red Bull Content Pool)

Il mancato protagonista in Marocco è stato proprio Pablo Quintanilla, mai al livello dei piloti KTM in questo evento. Il cileno, campione uscente, si è dovuto accontentare di un quarto posto che non è bastato per la riconferma. Dietro le moto austriache ha chiuso l’americano Ricky Brabec, già visto in azione alla Dakar quest’anno e dotato di numeri importanti. Ha portato al terzo gradino del podio la Honda HRC facendo meglio del caposquadra Paulo Goncalves che ha chiuso quinto ma abbastanza staccato. Marocco da dimenticare per Kevin Benavides; l’argentino ha avuto un brutto incidente e si temevano addirittura fratture ma alla fine se l’è cavata e potrà proseguire la preparazione alla Dakar dopo un periodo di riposo. Deludente Yamaha che si è difesa con il solo Van Beveren 6°. Settimo Andrew Short che è ancora confermato nel programma Husqvarna. L’americano proveniente dal Mondo AMA Supercross e Motocross sta ancora facendo passi avanti ma non è ancora in grado di competere a questi livelli con i piloti di riferimento. Ha concluso una buona gara davanti al giovane pilota HRC Cornejo. Solo nono Sam Sunderland che ha accusato dei problemi seri ad una gomma che lo hanno rallentato moltissimo. A chiudere la top10 lo slovacco Svitko su KTM.

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