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Rally di Australia: le pagelle IGNORANTI

Sebastien Ogier festeggia il titolo sfasciandosi di champagne - (Jaanus Ree/Red Bull Content Pool)

La stagione WRC si è conclusa, il Rally d’Australia ha dato il suo verdetto senza appello: Sebastien Ogier e Julien Ingrassia si sono laureati Campioni del Mondo per il sesto anno consecutivo, avendo la meglio su Thierry Neuville e Ott Tanak.

Tutto bellissimo, ma come siamo messi ad ignoranza? Beh, in Australia non è mancata per nulla! Degno finale di una stagione entusiasmante e che andiamo a rivivere insieme con le nostre, immancabili, pagelle IGNORANTI.

P.S.: Premessa solita alla quale segue una bella notizia. Ridiamoci su tutti insieme, ma per vostra sfortuna, visto il successo che hanno avuto, abbiamo deciso di riproporvele anche durante la stagione 2019 (che culo eh?)! Buona lettura!

OGIER – INGRASSIA, VOTO 10 – Partiamo da loro, che per tutta la stagione hanno provato di tutto per buttare via il titolo, ma si sono resi conto di trovarsi purtroppo ad avere a che fare con gente più scarsa di loro. Non è bastato appendersi ad una pianta in Turchia, forare in Germania o iscriversi per errore al campionato internazionale di briscola in Svezia anzichè al rally per perdere il titolo. Lasciano lo Zio dopo un biennio fantastico e ora si apprestano a cominciare una nuova esaltante sfida: strappare Esapekka Lappi dall’alcolisti anonimi. CHAMPIONS

NEUVILLE – GILSOUL, VOTO 0% – Dovevano vincere tutto, si sono ritrovati con in mano nulla se non il libro delle percentuali. Le prime prove sembravano dare speranza di titolo al belga, ma il prosieguo della gara è stata depressiva come un genovese quando gli viene chiesto di pagare il conto. Parte molto bene cercando di portarsi a casa per souvenir un ballone di fieno di una chicane, per concludere poi regalando del lavoro ai suoi meccanici strappando una ruota. Eroica poi la pazienza e tranquillità di costoro quando il belga si è presentato a salutarli e ringraziarli uno per uno, quando molto probabilmente tutti l’avrebbero voluto prendere a randellate sulla schiena per l’ennesima stagione buttata nella turca, così come vorranno fare i familiari dell’occhialuto una volta tornato in Belgio. Siamo curiosi però di vedere come sono uscite le foto al demente che gli si è buttato letteramente sotto le ruote per girare un video. – CALIMERO

TANAK – JARVEOJA, VOTO 5 – Media matematica tra i 10 minuti di vantaggio che aveva a circa metà rally e lo zero per l’ennesima uscita di strada, dedicata al suo prossimo compagno di squadra Meeke. Se i mondiali finissero dopo la prima giornata di gara, il WRC avrebbe un nome diverso sull’albo d’oro. Peccato per lui che la gara finisca la domenica, concetto che Makinen dovrà spiegare più e più volte all’estone nella tranquillità del quartier generale finlandese del Gazoo Racing, a suon di frustate – OTT-USO

TEAM TOYOTA, VOTO 9 – Se Makinen piange per Tanak, la vittoria del costruttori ha invece un sapore buonissimo. Schifati dalla maggior parte delle persone ed etichettati con epiteti peggiori di quelli dedicati alla figlia di Fantozzi, il team finlandese si concede il lusso di vincere il titolo davanti ai ricconi di Alzenau e Satory e ai poveracci di Cumbria. Jari-Matti Latvala festeggia anticipatamente il Natale con la vittoria in Australia (la precedente risale a prima della scoperta dell’America), mentre Lappi si fa perculare dal suo ormai ex team che decide di regalargli un dizionario di francese visto il suo passaggio in Citroen. – BRUTTI ANATROCCOLI

MIKKELSEN – JAEGER, VOTO 4 – Comincia la gara australiana con il solo obiettivo di dover aiutare il compagno di squadra Neuville a vincere il titolo. Si dimentica però del compito affidatogli dopo pochissimi kilometri, causa agricoltore australiano che, accortosi del rapporto intimo che si era creato tra il norvegese e sua moglie, decide di piantargli il trattore in mezzo alla prova distraendo il biondissimo norvegese, a cui non resta che appoggiare la I20 WRC in un fosso e prendere il primo volo verso casa – PASTORIZIA NEVER DIES

BREEN – MARTIN, VOTO 4,5 – Passa i giorni antecedenti alla gara a registrare pubblicità inerenti la salvaguardia dei canguri, salvo poi decidere di steccarne uno durante la prima speciale. L’irlandese, visibilmente tramortito, termina la prova chiedendo scusa in mondovisione, cercando di evitare lo scatenarsi di una guerra civile. Il karma però non perdona il portacolori Citroen, che abbraccia l’ennesimo faggio della stagione e saluta la compagnia anzitempo, per la gioia del pubblico australiano – BREENPEACE

PADDON – MARSHALL, VOTO 8 – L’aria di casa fa bene al kiwi che, galvanizzato dalla presenza degli amici koala a bordo strada, sfoggia la miglior gara dell’anno conclusa con uno splendido secondo posto. Peccato che lo faccia nel momento sbagliato, in quanto il team avrebbe preferito che fosse stata un’altra Hyundai a concludere sul podio. – RINASCIMENTO

OSTBERG – ERIKSEN, VOTO 9 – Ridendo e sterminando, il buon Mads può vantarsi di essere il migliore pilota Citroen della stagione, dietro solamente a Sebastien Loeb e a quel cinghiale di Daniel Elena. Un terzo posto però inutile sia per il team, fuori da qualsiasi tipo di lotta al vertice già da Monte-Carlo, sia per Ostberg stesso che rischia seriamente di doversi accomodare davanti al televisore il prossimo anno, anche se per l’ignoranza di questo mondiale un pilota come il norvegese serve più del pane in tavola. – MAI DIRE MADS

SPECIAL GUEST: JOURDAN SERDERIDIS, VOTO 7 – Presente il vecchietto che ti trovi davanti la mattina mentre ti stai recando sul posto di lavoro e sei in ritardo? Ecco spiegato in due righe il talento del greco, che nonostante le sfrizionate senza fine riesce comunque a portare a casa un punto iridato. Resosi conto poi di essere superato in prova speciale anche dagli spettatori a piedi, decide di ritirarsi dal mondo del rally con effetto immediato. – CORAGGIOSO