Il Monza Rally Show ha rispettato il pronostico e Valentino Rossi, dopo un’annata deludente in Moto GP, si consola con l’ottava vittoria al Monza Rally Show. La parte bella dell’avere, per la prima volta, le WRC Plus, si è scontrata con quella poco interessante di vederle ai primi 4 posti della classifica assoluta e già dopo la prova speciale #2 si sapeva come sarebbe finita. Rossi avrebbe vinto e che il finlandese Suninen sarebbe arrivato secondo. Sono loro due che hanno fatto la differenza ma fa specie vedere sul podio Roberto Brivio e poco dopo Alessio Salucci, che hanno surclassato le WRC tradizionali, dimostrando la competitività di queste auto abbinata ad una facilità di guida, almeno su pista, raggiungibile anche per piloti meno esperti. La frase sentita nel pre gara “Sarà difficile portarle al limite” si è rivelata flop e soprattutto sulle prove lunghe i distacchi erano evidenti e l’agilità con cui superavano le altre vetture era disarmante. L’organizzazione di Monza vorrebbe trovare un rimedio e ne Rossi con la sua frase “spero che l’anno prossimo ci siano più WRC Plus”, ne Tony Cairoli “dovrebbero vietarle”,  sembrano poter aiutare chi vuole migliorare la gara monzese. Valentino Rossi penso sappia quante poche siano queste vetture e soprattutto, ancor di meno a poterselo permetterle, mentre a Tony Cairoli si potrebbe rispondere che le WRC Plus sono un valore aggiunto, il top del rallysmo, e sarebbe ingiusto escluderle. Visto che al Valentino nazionale piacciono le sfide e gli stimoli sarebbe bello che le Plus corressero con 1 secondo al chilometro di svantaggio e allora si vedrebbe una gara tirata da ambo le parti.

Se togliamo le “plus” dalla classifica troviamo davanti Tony Cairoli ed Eleonora Mori (Hyundai i20 WRC) che beffano Marco Bonanomi e Luigi Pirollo (Ford Fiesta WRC), proprio sulla breve prova conclusiva. Per Bonanomi un film già visto, qua lo scorso anno perse la gara contro Rossi e quest’anno perde il titolo tra le WRC, alla fine per soli 8 decimi.

La gara più bella, e che interessava il meglio del rallysmo italiano, era la categoria R5. Vince Luca Rossetti con l’inusuale copilota, Andrea Minchella. Il pordenonese prende il comando sulla Grand Prix di ieri sera senza più cederlo. Al secondo posto la debuttante VW Polo con Alessandro Re e Fulvio Florean, che chiude la carriera rallystica con un buon risultato, solo 1″ li hanno separati da un grande Andrea Crugnola e Mattia Nicastri (Skoda Fabia).

Tra le storiche dominio di Riolo-Rappa (Subaru Legacy-Balletti Motorsport), bella la lotta per il secondo posto che vede prevalere Matteo Musti (Porsche 911-Ova Corse) su Marco Bianchini (Lancia 037-KSport).

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