Foto: BFGoodrich

La Dakar 2019 è giunta alla sua conclusione. Nella giornata giornata di oggi gli equipaggi hanno dovuto affrontare gli ultimi fatidici chilometri, ben 112km di speciale mentre i restanti 247km “solo” di trasferimento. Il ritorno nella capitale Lima è finalmente realtà!

PRIMO SUCCESSO DI TOYOTA NELLA DAKAR CON NASSER AL-ATTIYAH
Finalmente è toccato a loro! Dopo anni di faticosi tentativi, è arrivato il momento di poter gioire per gli uomini del marchio nipponico. Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel sono i vincitori della Dakar 2019! Il pilota del Qatar non ha sbagliato praticamente nulla in questa Dakar e ha condotto la gara in maniera formidabile. La tattica è spesso la chiave del successo ma Nasser ci ha messo tutto se stesso come testimoniano anche le tre vittorie di tappa grazie anche al magnifico lavoro del suo navigatore Baumel e al servizio perfetto di tutta la squadra Toyota Gazoo Racing SA. Per Al-Attiyah questo è il 3° successo nella Dakar dopo i trionfi ottenuti con i marchi VW e Mini rispettivamente nel 2011 e 2015. Dietro il campione 2019 hanno concluso Nani Roma e Alex Haro sul Mini John Cooper Works Rally (4×4) del team X-Raid. Gara molto tattica per gli spagnoli che ci hanno creduto fino alla fine nonostante i problemi del povero navigatore Haro. Non si poteva chiedere di più a Roma che ha portato la versione classica 4×4 di Mini sul podio facendo meglio dei mostri sacri Peterhansel, Sainz e Despres. Sul terzo gradino del podio sono saliti Sébastien Loeb e Daniel Elena a bordo del Peugeot 3008 DKR gestito da PH Sport. L’alsaziano è stato autore di una grande Dakar corsa con grinta ed entusiasmo. Il 9 volte campione WRC è stato colpito dalla sfortuna: un errore dovuto al roadbook ad inizio rally, poi un problema elettrico e un guasto al cambio nella tappa di ieri hanno sicuramente inciso pesantemente sul risultato finale. Senza tutti questi problemi sicuramente Loeb sarebbe stato capace di mettere sotto pressione Nasser Al-Attiyah e Toyota. Loeb-Elena escono comunque a testa alta dopo aver corso una bellissima Dakar, chiusa meritatamente sul podio, anche se il secondo posto era il risultato più giusto.

Al-Attiyah e il test driver De Villiers, i grandi fautori del successo Toyota (A.S.O. / DPPI / Eric Vargiolu)

Quarta posizione per il pilota polacco Jakub Przygonski, anche lui su un Mini 4×4 gestito dal team X-Raid. Gara fantastica quella di Kuba che si conferma tra i migliori piloti del panorama rally raid. Anche per lui parecchia sfortuna però: un guasto al cambio gli ha fatto perdere quantomeno un piazzamento sul podio. Solo quinto alla fine Cyril Despres il primo della pattuglia Buggy Mini. L’ex campione delle moto ha vissuto una Dakar problematica e non è stato mai in contesa per il successo. I Buggy Mini realizzati dalla X-Raid si sono confermati molto veloci e performanti, ma soffrono ancora di qualche problema di gioventù che dovrà essere risolto in futuro per avere così un mezzo in grado di battagliare al 100% per il successo assoluto. Dakar condita di problemi anche per il Ford F-150 di Martin Prokop che ha chiuso 6° assoluto. Il pilota ceco puntava ad un piazzamento più alto ma nonostante tutto ha chiuso in maniera più che degna questa difficile competizione in terra del Perù. Ben più staccati hanno chiuso la top10 i vari Al-Rajhi (Mini 4×4), Garafulic (Mini 4×4), De Villiers (Toyota) e Chabot (Toyota). Il campione uscente Sainz ha messo i sigilli all’edizione 2019 della Dakar vincendo l’ultima tappa. Anche El Matador è stato messo KO da un errore del roadbook e dovrà attendere l’anno prossimo per rifarsi. Ritirati tra i big Peterhansel, Harry Hunt, Mathieu Serradori, Robby Gordon, Vladimir Vasilyev e Orlando Terranova. Negli SSV è da rilevare il successo di Francisco Lopez nel dominio di categoria dei Can-Am. Camelia Liparoti ha chiuso 38° assoluta con l’UTV Open di Yamaha.

UNO STOICO TOBY PRICE TIENE IN ALTO KTM FRA LE MOTO. GRANDE GERINI!
L’australiano Toby Price si è laureato nuovamente campione fra le moto! Il buon Toby meriterebbe una statua dopo tutti questi sforzi atroci. Un successo che ripaga alla grande il dolore sofferto per un polso messo male, molto male, dopo un infortunio occorsogli proprio prima della Dakar. Nonostante tutto il rider di Hillston ha regalato il 18° successo di fila a KTM. Il marchio austriaco ha anche fatto tripletta grazie ai podi di Matthias Walkner e Sam Sunderland. Ci ha provato fino alla fine Pablo Quintanilla spingendo al massimo l’Husqvarna cercando di impensierire Price. Il campione cileno ha però esagerato cadendo proprio nell’ultima Tappa e perdendo anche il podio, ma anche a lui vanno fatti i complimenti per aver corso una bellissima gara. Harakiri per i giapponesi di Honda e Yamaha: due motori rotti (vedi Brabec e Van Beveren) e speranze di vittoria andate completamente in fumo. Rally.it si congratula anche con Maurizio Gerini 14° assoluto con l’Husqvarna della Solarys Racing ma primo fra le moto derivate di serie battendo una nutrita schiera di avversari. Bravi anche il debuttante Pavan che ha chiuso 4° fra le Malle Moto (55° assoluto) e Gabriele Minelli 74° assoluto. Campionessa femminile è ancora una volta la formidabile Laia Sanz che ha chiuso all’11° posto assoluto questa Dakar. Dominio assoluto dell’argentino Cavigliasso tra i quad con un mezzo Yamaha.

TERZO SUCCESSO DI FILA PER NIKOLAEV E KAMAZ
Anche nella categoria Camion è stata una Dakar durissima per tutti. I russi della Kamaz hanno trovato il 3° successo di fila con Eduard Nikolaev. Vittoria strameritata per Kamaz che si è dimostrato superiore al team De Rooy-Iveco sulle dune del Perù. Gerard de Rooy ha chiuso 3° alla fine, dietro Nikolaev e Sotnikov. Peccato per l’errore alla terza Tappa che è costato caro all’olandese. I camion del marchio italiano hanno dimostrato un enorme potenziale sulla sabbia ma devono migliorare un pochino in affidabilità. Quarto posto finale per Federico Villagra, anche lui su un Iveco Powerstar 3. Dietro i pirmi quattro hanno chiuso il Tatra di Loprais e il MAZ del bielorusso Viazovich.

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