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Citroën Italia nel CIR con Luca Rossetti

Luca Rossetti sarà il pilota ufficiale di Citroën Italia nel Campionato Italiano Rally. Il marchio francese aveva annunciato il debutto con la C3 R5 nel CIR qualche giorno fa, lasciando in sospeso però la questione pilota. I nomi hanno iniziato subito a circolare e il favorito per il volante ufficiale sembrava essere Giandomenico Basso. La scelta finale è ricaduta però sul fortissimo Luca Rossetti che già in passato nel CIR aveva guidato le Saxo e la C2 S1600 del marchio francese.

Un ritorno importante quello di Rossetti nel Campionato Italiano, lui che il CIR lo vinse nel 2008 sempre a bordo di una vettura del gruppo PSA, la Peugeot 207 S2000 ufficiale. La carriera del pilota parla da sé: oltre al titolo italiano il Rox ha conquistato tre titoli europei ERC (2008-2010-2011), si è laureato campione di Turchia con una Skoda S2000 nel 2012 e per ultimi sono arrivati i due titoli IRCup 2017 e 2018 sulla Skoda Fabia R5 della Promo Sport Racing.

La Citroën C3 R5 ufficiale di Rossetti sarà gommata Pirelli e verrà gestita dalla struttura tecnica di Fabrizio Fabbri, lo storico Partner sportivo di PSA.

CIR 2019 – Rossetti e Citroën sono i primi iscritti al campionato italiano rally che partirà ovviamente dal Ciocco (22-24 Marzo). Sono ancora molte le incognite per quanto riguarda invece gli altri big del CIR 2019. Scandola dopo l’abbandono di Skoda Italia potrebbe virare verso altri campionati mentre Simone Campedelli sta ancora definendo il budget prima di ufficializzare dove sarà al via. Ancora irrisolto il futuro di Paolo Andreucci, difficilmente a questo punto Peugeot sarà ai blocchi di partenza con la 208 R5. Grossa incognita anche per Basso che era uno dei canditati al sedile della vettura del Double Chevron ma che adesso sarà costretto a trovare un’altra sistemazione se vorrà tentare di essere uno dei protagonisti in questo CIR 2019. Crugnola e Albertini sono altri nomi che circolano nell’ambiente, ma anche in questo caso mancano ancora le ufficialità. Tanta carne al fuoco dunque, ma ancora ben poco di concreto per il CIR.