Toyota Gazoo SA

Finalmente è partita l’edizione 2019 della Dakar, una delle competizioni più dure e massacranti al Mondo. Nella giornata di ieri si era svolto il solito rituale del passaggio sulla pedana in cui i protagonisti hanno salutato il pubblico di Lima. Oggi i 334 veicoli iscritti alla corsa hanno iniziato il loro cammino percorrendo i primi 240km di trasferimento sulla costa del Pacifico per arrivare allo start. Poi i primi 84km veri di gara sulle dune della zona di Pisco e ora sono finalmente arrivati i primi riscontri di questa 1° Tappa della Dakar 2019.

AUTO — Carlos Sainz è stato il primo a prendere il via nella categoria Auto. Il campione 2019 ha aperto la strada e ha concluso 2°. El Matador è stato sorpassato da Nasser Al-Attiyah che ha fatto capire a tutti le proprie intenzioni vincendo subito la 1° tappa di questa Dakar 2019. La sorpresa di giornata è senza dubbio il polacco Przygonski col Mini 4×4 che ha terminato 3° a 2′ dal qatariota di casa Toyota, e solamente un secondino dietro Sainz. Przygonski ha chiuso davanti al russo Vasilyev (Toyota), i due guarda caso si sono sfidati per tutto il 2018 nella Coppa del Mondo Cross Country che alla fine ha vinto l’ex centauro polacco. 5° tempo per Al-Rajhi (Mini 4×4) a precedere De Villiers (Toyota) e Mister Dakar, Stephane Peterhansel che ha concluso la tappa al 7° posto col Buggy X-Raid Mini, comunque a soli 2’57 da Sainz. La classifica finale di tappa vede distacchi molto contenuti. Hanno chiuso la top10 a meno di cinque minuti l’olandese Ten Brinke 8° (Toyota ufficiale), Harry Hunt (Peugeot 3008 DKR Maxi) al 9° posto e infine Cyril Despres con l’ultimo buggy Mini. E dov’è finito Sébastien Loeb? L’alsaziano in coppia con Elena ha chiuso solamente 13° ma la leggenda dei rally aveva dichiarato che sarebbe partito cauto ed è stato di parola. Loeb ha perso 6’07 e si è classificato dietro a Nani Roma (Mini 4×4) e Orlando Terranova (Mini 4×4). L’idolo locale Fuchs ha piazzato il suo Ford Ranger 4×4 al 15° posto davanti a Garafulic (Mini 4×4) e al campione dell’Africa Eco Race 2018 Mathieu Serradori (Buggy SRT). Sorprendente 20° tempo per Robby Gordon che va subito forte con il nuovissimo Textron Wildcat di classe UTV Open, un mezzo inferiore rispetto ai prototipi T1 4×4 e Buggy a trazione posteriore.

Classifica Auto 1° Tappa, top10:
1. Nasser Al-Attiyah / Mathieu Baumel (Q / F) Toyota Hilux 1: 01.41
2. Carlos Sainz / Lucas Cruz (E) Mini John Cooper Works Buggy +1.59
3. Jakub Przygoński / Tom Colsoul (PL / B) Mini John Cooper Works Rally +2.00
4. Vladimir Vasilyev / Konstantin Ziltsov (RUS) Toyota Hilux +2.18
5. Yazeed Al-Rajhi / Timo Gottschalk (SA / D) Mini John Cooper Works Rally +2.28
6. Giniel de Villiers / Dirk von Zitzewitz (ZA / D) Toyota Hilux +2.40
7. Stéphane Peterhansel / David Castera (F) Mini John Cooper Works Buggy +2.57
8. Bernhard Ten Brinke / Xavier Panseri (NL / F) Toyota Hilux +3.19
9. Harry Hunt / Wouter Rosegaar (GB / NL) Peugeot 3008 DKR Maxi +3.25
10. Cyril Despres / Jean-Paul Cottret (F) Mini John Cooper Works Buggy +4.25

MOTO — Partenza ad ordine misto per quanto riguarda le due ruote con il campione 2019, Matthias Walkner (KTM) che è partito per ultimo. Il team Honda HRC subito all’attacco: Joan Barreda è infatti il primo vincitore di tappa in questa Dakar 2019. Lo spagnolo da anni è alla ricerca della vittoria in questa competizione ma purtroppo è sempre stato condannato da tanta sfortuna; vedremo se qualcuno riuscirà a far cadere il dominio austriaco con KTM in questa nuova edizione. Intanto HRC ha piazzato sul podio di questa 1° giornata anche Ricky Brabec, l’americano che spesso non si risparmia e che sta migliorando costantemente. Brabec ha firmato il 3° tempo. Tra le due Honda si è inserita l’Husqvarna del solito Quintanilla che ha pagato 1’34 a Barreda. Van Beveren con la Yamaha precede l’ex campione Sam Sunderland su KTM ed entrambi pagano poco meno di 3′. Il campione in carica Walkner ha chiuso dietro Toby Price in 7° posizione e staccato di poco più di 3′. Dietro di loro in 8° posizione troviamo Kevin Benavides, altro forte portacolori di casa HRC Honda. Chiaramente si tratta solamente della prima tappa, per capire chi ne avrà di più bisognerà attendere l’esito delle prime 3-4 tappe anche perché alcuni centauri non sono proprio al top come nel caso di Pryce e Goncalves, entrambi purtroppo incappati recentemente in fastidiosi infortuni. Nel frattempo fra i nostri portacolori il migliore risulta Maurizio Gerini che è staccato di 17′ con l’Husqvarna del team Solarys. Deve aver avuto qualche problema lo sfortunato Cerutti che purtroppo ha perso già un’ora nei confronti dei migliori. La Dakar è ancora lunga e ne sa qualcosa anche Nicola Dutto, primo paraplegico ad affrontare questa corsa su moto. Nicola ha iniziato bene questa difficile avventura; ha chiuso 3° fra gli italiani a 45′ dal tempo migliore. Bene anche Mirko Pavan sulla Beta che ha pagato mezz’ora nei confronti del miglior riferimento odierno.

CAMION — Sarà una lotta interessante quella nella categoria camion, lo ripetiamo per l’ennesima volta. Oggi i vari team ed equipaggi hanno optato per tanta tattica, dunque non costituisce una grande importanza la vittoria della tappa per il Kamaz condotto dal campione in carica Eduard Nikolaev. L’esperto campione russo partiva per primo e ha preferito non perdere troppo terreno anche se domani avrà l’arduo compito di aprire la strada. Alle spalle del vincitore ha concluso per appena 18″ il primo degli Iveco condotto dal veloce Ton Van Genugten che forse avrebbe preferito terminare più dietro. Purtroppo si deve “accontentare” del 2° tempo davanti al compagno di squadra Federico Villagra, anche lui vicinissimo al miglior riferimento. Grande attesa per il ritorno di Gerard De Rooy che ha concluso 4° a 1’44 da Nikolaev. Se la sono presa con calma gli altri membri del team Kamaz: Sotnikov-Karginov-Mardeev hanno chiuso rispettivamente 5° 6° e 7° dentro i 4′ di distacco. Dietro di loro si è piazzato Ales Loprais con il primo dei Tatra a 5’44. A chiudere la top10 il MAZ di Vishneuski e Martin Soltys con un altro Tatra, entrambi a circa 6′ da Nikolaev. Un po’ attardato l’atteso alfiere MAZ Viazovich (14°) che evidentemente domani avrà un bel lavoro da fare per passare coloro che gli partiranno davanti. La lotta tra i camion sarà tutta da scrivere, in queste prime tappe prevarrà tanto tatticismo.

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.