Il Tour European Rally si sta avviando alla sua quarta stagione. Il 2019 sarà un’ulteriore anno di crescita per la serie che vedrà la grande novità del TER Storico, oltre a qualche gara nuova proposta.
Per conoscere com’è nata la serie e come si sta evolvendo e si evolverà in questi anni abbiamo contattato l’ideatore Luca Grilli, anima e promotore di questo campionato.
Luca Grilli si occupa di Rally da oltre 20 anni, la sua esperienza nella serie IRC e nel campionato europeo ha fatto da volano per ideare il Tour European Rally ed è proprio lui a spiegarci com’è nato il tutto.
“Per anni ho promosso gare come l’Arctic Lapland a Rovaniemi ed il Madeira, gli organizzatori avevano capito un concetto, ovvero  far pagare la promozione della gara dagli enti e gli uffici di promozione turistica del luogo. Nonostante abbia lavorato in serie come l’Intercontinental Rally Challenge e l’europeo questo tipo di promozione non si faceva e così creai una serie che doveva avere determinate caratteristiche. Ovvero luoghi distintivi, con gare “storiche” dove si poteva creare un evento sportivo e non solo rallystico. Negli anni precedenti avevo avuto contatto con diversi partner televisivi e non, per cui abbiamo creato questa serie nuova, che non è in conflitto con nessun altro campionato in quanto è una serie privata anche se è riconosciuta dalla Fia ed è un trofeo Internazionale a tutti gli effetti. Abbiamo portato qualcosa di nuovo, fatto conoscere gare a chi masticava poco di Rally e creato eventi collaterali nuovi e divertenti”.


– Come giudica il passato.Siete soddisfatti?
“Il 2016 fu l’anno zero ma già dal 2017 con l’arrivo di due squadre ufficiali, la Hyundai Motorsport con il coreano Chewon Lim e la Toyota Motorsport GmBh con Luca Rossetti, fu un successo inaspettato ed inoltre c’era Giandomenico Basso con la Hyundai del team BRC, che poi vinse la serie. Purtroppo a fine 2017, ci fu qualche problema che proseguirono nel 2018, tutti problemi legati a delle gare. Venne cancellata dalla federazione la gara di Liezen ed uscimmo con il calendario solo a fine Gennaio, questo ci penalizzò per non parlare dell’ennesima gara annullata, il Rally d’Abruzzo in Italia. Il bilancio resta positivo, sono i piloti che noi ascoltiamo e sia le gare moderne, quanto il nuovo campionato storico collaborerà per migliorare ulteriormente”.

– Ed il futuro cosa ci dobbiamo aspettare?
“Il biennio 2019 e 2020 sarà molto importante, vogliamo salire. Ci stiamo consolidando, i piloti ci stanno dando fiducia iscrivendosi, con Noi si trovano bene e si è creato un bel rapporto. Le gare sono belle e spesso soggiornano nei luoghi corsaioli per l’intera settimana con le famiglie ed è questo che cerchiamo, un clima amichevole e conviviale. Nel 2019 nel moderno non ci sono grandi novità se non in alcune gare cambiate. Abbiamo sostituito Madeira ed Ypres con  Ferrol, in Spagna, ed il Conexon Omloop van Vlaanderen (in italiano giro delle Fiandre), gara belga molto antica, che hanno voglia di far bene.
Per il 2019 sono contento, abbiamo un ottimo calendario e ci sarà la novità delle gare storiche. Per loro il 2019 sarà l’anno zero ma ora abbiamo esperienza nella serie e per gli storici sarà tutto più semplice e naturale e già nel 2020 avremo un alto livello. La nostra filosofia è andare oltre i Rally, vogliamo arrivare alle persone normali, alle famiglie, abbinare le nostre gare ad eventi, siamo riusciti a far cucinare i piloti con le tute da Rally ed il grembiule, a Madeira abbiamo fatto le tipiche corse con i carretti, in Transilvania nel 2017 Giandomenico Basso fece iniziare le semifinali play off di Basket del campionato rumeno in diretta nazionale. Abbiamo un’ottima copertura televisiva e riuscire ad essere con nostre immagini e video nelle tv nazionali in prima serata è negli orari di punta è molto importante”

– Ci parli degli storici?
” Inizialmente volevamo fare 6 gare completamente diverse da quelle moderne poi abbiamo optato per tre concomitanze (Antibes, Fiandre e Valais n.d.r.). Per gli storici abbiamo lo stesso concetto che per le gare moderne, stessi regolamenti ma la nostra intenzione è di stuzzicare di chi ha una vera auto storica e che la tiri fuori dal garage per fare una serie che la possa premiare. Avremo varie categorie ma il vincitore assoluto avrà una macchina ante 1981, verranno comunque premiati anche i gruppi J1 e J2″

– Ma nel futuro il TER come si evolverà? Coinvolgerete altre gare?
” Per il Rally moderno il numero ideale e 6 per cui non dovrebbero esserci variazioni in tal senso. Potranno cambiare alcune gare, quello si, come successo quest’anno. Per lo storico si voleva partire con 7 gare poi siamo partiti con 6 eventi ma pensiamo che in futuro si possa arrivare a 7/8 gare. C’è molto interesse per le gare storiche, soprattutto fuori dall’Italia. Posso anticipare che dal 2020 vedrete anche il TER Energie Alternative. Abbiamo già 2 gare sicure con 4 in attesa”.

– Se dovesse convincere un equipaggio a fare il TER cosa le direbbe?
” Come prima cosa l’iscrizione alla serie è gratuita, poi potrei continuare con: belle gare abbinate a grandi eventi e bei luoghi dove si gareggia. Sarete coccolati, noi organizzatori della serie ci siamo sempre, non abbiamo intermediari, si vive in amicizia come i Rally di una volta e da non scordare i diritti e le immagini sono sempre libere. Chiunque partecipi può chiedere gratuitamente le immagini e trovarsi il proprio spazio televisivo. Posso fare l’esempio di piloti bulgari, danesi e olandesi che grazie ai video da noi forniti sono andati in onda nelle loro TV pubbliche con trasmissioni settimanali in prima serata. Per cui a livello di promozione, la facciamo noi ma anche l’equipaggio non ha vincoli e può “autogestirsi”. Poi abbiamo le due gare premio con vettura R5 sia per il vincitore assoluto che per il vincitore dello Junior. Per cui quest’anno vedremo ancora Basso in azione ed anche Wagemans, che avrà due gare premio quella del 2017(non ancora riscossa n.d.r.) e quella del 2018. Ricordiamo che siamo una serie privata e poi non dobbiamo nemmeno scordare gli organizzatori delle varie gare, collaboreranno tra loro e spesso vi sono grandi agevolazioni per i concorrenti. Insomma correre le nostre sei gare non è irrealizzabile anzi è una serie nata per piloti privati. Inoltre sia nel 2017 che nel 2018 il Rally Transilvania è stato insignito come miglior evento per i piloti. Premiata logistica, organizzazione, una gara perfetta sotto ogni punto di vista dove dal primo all’ultimo hanno collaborato per la perfetta riuscita dell’evento. Pensate che nel 2017 c’era la prova spettacolo conclusiva con il podio finale, dopo 32 auto il direttore di gara fermò, momentaneamente, la gara per le premiazioni dell’assoluta e poi si riprese il tutto”.

– Nonostante l’Italia non vi abbia portato fortuna, continuerete con due gare, per voi nuove, sul nostro territorio. Cosa si può dire?
” In effetti in Italia non siamo stati fortunati abbiamo avuto problemi ma abbiamo insistito con l’Italia con due gare nuove. Il Sanremo Storico credo non abbia bisogno di presentazioni. Gara prestigiosa sia nella versione moderna ma anche la storica. C’è molta attesa per il Valli cuneesi, che aprirà la serie moderna. Sono certo che sarà una gara magnifica, ho dato solo piccole linee guida per il nostro campionato ma gli organizzatori sono già pronti e hanno fatto 100 volte di più di quanto richiesto. La gara sarà sdoppiata , la nostra Internazionale con circa 150 km di prove speciali e dovrebbe essere su due giorni mentre la gara del CRZ (ex Coppa Italia) si correrà solo su una giornata. Spero ci possano essere entrambi al via della gara i vincitori 2018 Basso e Wagemans con le R5. Anzi Wagemans a Cuneo possiamo già confermarlo”

– Dunque chi saranno i protagonisti 2019?
“Essendo l’iscrizione gratuita e siamo ancora a Gennaio è presto per fare nomi ma qualcosa possiamo dire. Ci sarà Joachim Wagemans sulla propria Peugeot 208 R5, come detto per lui anche due gare premio, poi il tedesco Gottig sulla Skoda Fabia R5 e medesima vettura per il lussemburghese Steve Fernandes, che faranno tutta la serie. Questi sono i nostri piloti tipo che ci rinnovano la loro fiducia. Poi speriamo d’avere ancora Giandomenico Basso e non solo per la gara premio ma per fare il suo terzo campionato. Tra i “rumors” possiamo mettere anche Casier forte pilota belga, protagonista due anni fa che speriamo possa ritornare. Il tedesco Kreuters farà l’intera serie sulla Citroen DS3 R3T ed il rumeno Filip sulla Renault Clio R3T, dovrebbe fare 3/4 gare, speriamo possano esserci italiani e francesi il via con Valli Cuneesi ed Antibes dovrebbe stuzzicare i piloti di quelle zone”.

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