Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

Non ha mai fatto mistero, Sir Malcolm Wilson, di come il biennio appena concluso sia stato uno tra i più vincenti ed entusiasmanti di tutta la sua avventura nel WRC. Cinque titoli mondiali sono un bottino che ripaga appieno tutti gli sforzi compiuti dalla struttura britannica, uscita vincente in una lotta che la vedeva nettamente sfavorita (economicamente) rispetto ai competitor, ma favorita (al volante) grazie all’arrivo di Sebastien Ogier.

NON E’ TUTTO ORO.. Se dal punto di vista puramente sportivo M-Sport può ritenersi soddisfatta, il sostentamento economico della struttura di Cumbria resta il tema che preoccupa e non poco Wilson. Le ultime due stagioni sono state tanto ricche di successi quanto avare di nuovi sponsor e supporto dalla casa madre. Se Ford Performance ha fatto orecchie da mercante, intervenendo di fatto solamente ad inizio della passata stagione per garantire una seconda stagione di Ogier con M-Sport, ancora più sordi sono stati i possibili sponsor che lo Zio pensava di poter conquistare sfoggiando tra le proprie file un cinque volte (poi diventate sei) Campione del Mondo. Uno scetticismo generale che, alla fine, ha avuto un ruolo determinante nell’alimentare i dubbi che hanno poi spinto Ogier a riabbracciare i vecchi colori di Citroen Racing. Se il fenomeno francese vuole correre ancora due stagioni nel WRC, è giusto (per Seb e Julien) disputarli nelle migliori condizioni possibili, anzichè dover essere costretti a rincorrere fin da subito le armate Toyota, Hyundai e Citroen.

2019: RISTRUTTURAZIONE – Interrogato sul tema da Autosport, Malcolm si è dimostrato il solito signore, non nascondendo la realtà dei fatti: “Le ultime due stagioni hanno pesato molto sull’azienda. Non è un segreto che abbiamo necessità di riportare gli affari in carreggiata per porre le basi per il nostro futuro.

Wilson però puntualizza che rifarebbe la scelta romantica che fece al termine del 2016: “Non è colpa di Ogier, non sarebbe giusto dire che Seb ha deragliato i piani finanziari di M-Sport, anche se tutto ciò non ha certamente aiutato.

MENO VENDITE – L’avvento delle WRC Plus, spettacolari e veloci, hanno un risvolto negativo. Sono infatti fruibili esclusivamente nel mondiale e in poche altre gare, cosa che ha influito più di ogni cosa su una realtà che basa la sua sopravvivenza sulle vendite di vetture alla clientela privata: “Non abbiamo venduto nessuna WRC. Storicamente riuscivamo a venderne dagli 8 ai 14 esemplari nell’arco di una stagione. Mi auguravo che avremmo continuato con questa tendenza, ma così non è stato. Inoltre, le vendite della Fiesta R5 sono drasticamente diminuite (anche perchè l’attenzione della squadra era focalizzata sull’esito del mondiale NdR), tutto questo ci ha colpito duramente.

NUOVA FIESTA R5 IN ARRIVO – Per rispondere allo strapotere di Skoda e alle nuove leve Citroen C3 R5 e VW Polo R5 (senza dimenticare Hyundai), verso Giugno sarà disponibile la nuova Fiesta R5 basata sullo chassis dell’attuale WRC. Wilson in realtà sperava che la vettura fosse pronta per l’inizio di questa stagione, ma le procedure di omologazione richiedono molto tempo e risorse: “Come da tradizione, vogliamo creare una vettura che sia in grado di vincere fin da subito. Stiamo guardando con interesse i nostri competitor, soprattutto VW, confidiamo molto in quello che stiamo facendo.”

2020, OBIETTIVO RISCOSSA – Se il 2019 sarà l’anno del riassesto economico, il 2020 sarà nei piani di M-Sport la stagione della riscossa. “Vogliamo ritornare nella posizione di lottare per il titolo mondiale. Ci auguriamo di poterlo fare con Elfyn e Teemu, ma se loro non ci saranno, voglio essere in grado di avere i mezzi per poter ingaggiare un pilota come Tanak o di pari livello. Rich Millener ha preso il mio posto in squadra, ma siamo uniti nel dire che anche durante questa stagione continueremo a sviluppare la Fiesta per mantenerla competitiva. Rich è affamato e ha un sacco di idee interessanti, ha libertà di scelta anche se ci sarò ancora io a supervisionare il tutto. Vogliamo dare ai giovani un’opportunità, che siano piloti, meccanici o persone come Rich.

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