Sebastien Ogier

Ebbene si, siamo tornati pure noi!

Dopo mesi di silenzio (e speranza di molti che avremmo smesso di fare i dementi), eccoci di nuovo qui, a raccontarvi sotto una luce diversa tutto quello che è successo durante il primo appuntamento del WRC 2019: il Rallye Monte-Carlo.

Siamo lieti quindi (voi magari un po’ meno) di farvi leggere le Pagelle IGNORANTI! La premessa, obbligatoria a norma di legge, è sempre la stessa: prendetele sul ridere e non correte dai legali a denunciarci!

OGIER – INGRASSIA: VOTO 7+2+1 – Sette, come le vittorie nel Principato, + 2 come i secondi che ha rifilato a Neuville, che mai come quest’anno aveva assaporato il gusto dello champagne, +1 come la botta di c..o/bravura che gli ha permesso di non finire in un fossato e portare a casa la pellaccia. Epico poi il finale di Power Stage, quando la C3 WRC si è spenta non accennando a riaccendersi, facendo credere all’occhialuto arancione di essere riuscito a sfangarla questa volta, per poi uscirne con un sorrisone dicendo “Scusa Titi, stavo scherzando”. – VECCHIA VOLPE

NEUVILLE – GILSOUL: VOTO 8 – Ci ha creduto davvero il trappista nella vittoria. Un secondo posto che rappresenta comunque il miglior piazzamento in carriera sul podio del Principato, luogo per lui sconosciuto in quanto nelle precedenti edizioni si era sempre appeso contro qualche albero nelle giornate precedenti. Parte il giovedì notte con gomme slick su strada con ghiaccio e neve nutrendo l’ambizione di ripetere le grattate sui muri dell’edizione scorsa. Il venerdì prova a buttare via la gara entrando nel giardino di una simpatica signora francese, ma neanche così riesce nel suo intento. Potrebbe essere l’anno giusto? Si, se non comincia a sparare percentuali a caso. – ANNO NEUVILLE VITA NUOVA

TANAK – JARVEOJA: VOTO 7,5 – Dimostra di avere sotto il sedile il solito missile terra/aria che a momenti gli faceva vincere il mondiale l’anno passato. Una foratura lo esclude fin dall’inizio dalla lotta per la vittoria ma avvicina sia lui che Makinen alla chiesa. Terrificante la seconda parte di gara dove lascia solamente le briciole ai suoi avversari, oltre a rubare le stampelle di nonno Loeb guadagnandosi il terzo gradino del podio. Per questo mondiale, ci sarà anche lui – AT-TANAK

EVANS – MARTIN: VOTO 4 – Decide di dare una mano alla già difficile condizione economica dello zio Wilson parcheggiando artisticamente la sua Fiesta sopra una betulla, trasformandola da una WRC ad una R2 3 cilindri. Wilson lo rinchiude nel retro-paddock con l’intento di crocifiggerlo, salvo ricordarsi che l’unica cosa che il povero Elfyn ha in comune con Gesù è il numero di gara. – MIRACOLATO

SUNINEN – SALMINEN: VOTO 4,5 – Pronti, via, il futuro talento di M-Sport parcheggia la Fiesta nel primo fosso utile sulla prima prova speciale, terminando di fatto la sua gara. Wilson lo spedisce quindi direttamente al Casino, nel tentativo di rientrare delle inutili spese sostenute per la trasferta monegasca, salvo essere buttato fuori dopo pochi minuti ed etichettato come povero dopo aver richiesto al bar un flute di tavernello. – VITA GRAMA

MIKKELSEN – JAEGER: VOTO 5 – L’ignorantissimo Team 89 parte alla grande, portandosi nelle posizioni di vertice durante le prime battute di gara. Peccato per Adamo che i due decidano di staccare una ruota e dedicarsi alla vita mondana del Buddha Bar strafregandosi di Neuville che si sta giocando la vittoria e di nonno Loeb fermo sul lungomare di Monte-Carlo a vedere i cantieri per la ristrutturazione dei grattacieli – PARTY BOYS

LOEB – ELENA: VOTO 7 – Si presentano alla partenza del rally più conosciuto al mondo con le tute ancora sporche di sabbia della Dakar. La stanchezza (soprattutto a quell’età) si fa sentire e dopo una partenza razzo, il vigore fisico dei due va via via scemando. Tanak infatti riesce nel finale ad impadronirsi della posizione in classifica del veterano Loeb, rallentato da un problema al catetere finitogli tra il freno e l’acceleratore – STAGIONATI

MEEKE – MARSHALL: VOTO 6,5 – Un Makinen visibilmente alticcio decide di ripuntare sullo sfasciacarrozze britannico per sostituire il partente Lappi (Voto 4,5 per lui). Meeke premia il coraggio del finlandese rompendo la stessa quantità di cerchi divelta nella scorsa stagione da tutti e tre i suoi piloti. Seconda parte di gara però da incorniciare, con la vittoria della Power Stage e il pregio di non aver recato ulteriore danno alla Yaris #5 – RINATO

LATVALA – ANTTILA: VOTO 6,5 – Le quote SNAI pregara lo davano secondo solo al compagno di squadra Meeke per quanto concerne il primo che sarebbe salito su un faggio. Il buon Jari invece si ricorda di essere un ottimo pilota portando a termine la gara al quinto posto assoluto, rischiando nel finale di sorpassare pure Loeb, cosa invece non accaduta in quanto in Finlandia il rispetto per gli anziani viene prima di tutto – BENEFATTORE

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