21 equipaggi partiti 15 arrivati è questo il bilancio numerico ad una prima sbirciata negli elenchi ufficiali. Un buon numero visto la difficoltà della gara e poi in fondo se arrivi al Rallye Montecarlo è sempre una vittoria soprattutto se corri per la prima volta.
Poi ci si può addentrare nei dettagli, fare i fenomeni da tastiera (tutti lo siamo) ed i vincenti si decimano ma d’altronde, anche nel pre gara, sapevamo che per i nostri sarebbe stata dura. Perchè? Molti erano al loro primo “Monte” e molti avevano un solo obiettivo: raggiungere il traguardo.
Poi si possono fare mille supposizioni tra le quali “E’ giusto correre solo per arrivare senza confrontarsi minimamente con gli avversari?”. Il Montecarlo è oneroso, cifre non è giusto farle, anche se molto dipende da come lo si vuole affrontare, ma farlo “economicamente” non è possibile e dunque rispettiamo in pieno lo spirito di chi l’ha affrontato ad un passo “tranquillo”. Che poi in questa gara questa parola non è quella giusta, quando corri con soft su ghiaccio o con chiodate sull’asciutto “tranquillo” non lo sei, non puoi esserlo se fai prove di oltre 20 km e devi perennemente guardare lo specchietto retrovisore, si perchè al “Monte” ci sono piloti sconosciuti e macchinette R2 che pestano come dannati, non solo piloti noti come Rossel.
Dunque non ci va trovare da ridire sulla gara dei nostri, alcuni sotto le nostre aspettative, ma per problemi vari non sono pervenuti.
Permetteteci però di lodare chi ha fatto bene, solitamente succede a chi ha già corso questa gara, anche se le prove erano diverse.
Con la classifica troviamo Matteo Gamba e Nicola Arena in 17° posizione assoluta, con la Ford Fiesta R5 di Balbosca, loro al Montecarlo hanno già corso, il lombardo era fuori attività da alcuni anni ed ha fatto una gara intelligente. Scelta gomme azzeccata e conservativa, esperienza da vendere e ricognitori (Sandro Sottile e Morabito) sempre precisi ed efficaci. Matteo ha tolto la ruggine, non ha fatto errori ed ha vinto la sfida tra italiani.
Se Matteo e Nicola hanno avuto la lode noi di Rally.it la diamo anche a Davide Caffoni e Massimo Minazzi, Skoda Fabia R5 sempre team Balbosca, loro al Monte debuttavano e raramente abbiamo visto debuttanti così aggressivi ma Davide e Massimo, che non dovevano dimostrare nulla, hanno corso per il risultato. La 19° posizione finale li premia, bravissimi.
Scivola fuori dalla top venti Alessandro Gino e Danilo Fappani, Skoda Fabia R5, anche per il pilota cuneese una splendida 21° posizione. Gino fa parte di quei piloti che volevano concludere e racimolare esperienza per rifare la gara in maniera più aggressiva. Le premesse sono ottime e lo saranno anche i risultati.
Risalgono in 24° posizione Manuel Villa e Daniele Michi, anche loro su Skoda Fabia-Sportec, loro sono iscritti al campionato WRC2 ed era necessario terminare la gara per acquisire punti. La doppia foratura su lla Laborel li ha rallentati ma anche oggi sono risaliti dalla 31° alla 24° posizione con l’aria ligure che ha fatto bene a Manuel, fresco cinquantenne.
Silvano Patera e Maurizio Barone, sono 26°, Tiziano Gecchele e Mauro Peruzzi, concludono 28°, entrambi su Skoda Fabia R5 ed entrambi in top 30. Oggi Patera ha alzato il piede in vista dell’arrivo ma al suo primo “Monte” crediamo possa ritenersi soddisfatto.
30° Mauro Miele e Luca Beltrame, Citroen DS3 WRC, troppi problemi per l’ultra sessantenne varesino, che pian piano ha potuto tastare le insidie monegasche e la sua gara in crescendo. Di negativo c’è solo il risultato finale. 37° Nucita-Princiotto (Hyundai i20 R5-Bernini), dal siciliano ci si aspettava ben altro ma il Montecarlo è questo, troppo facile commettere errori e difatti sono capitati. Peccato nel WRC 2 si poteva fare un risultato ad effetto. 41° Brazzoli-Fenoli (Fiat 124 Abarth), una vettura che sembra aver imboccato la strada del pensionamento. Per Brazzoli una gara atipica dove occorreva arrivare per il campionato RGT, unico arrivato. Correre con la GT al Montecarlo è eroico e lui lo è stato.
43° Riccio-Cicognini (Fiesta R5-Bernini), doveva arrivare ed è arrivato ma l’inizio è stata un’odissea. Grazie al Superrally è potuto rientrare, gran rimonta e con il passare dei chilometri ha scoperto questa gara stupenda.
45° Blanc- Lattanzi (208 R2), primo italiano a due ruote motrici, 55° Covi-Ometto (208 R2) con Blanc si sono classificati per l’ultima tappa , promossi entrambi, non era facile.
Sfortunato Ermanno Dionisio e Fabio Grimaldi (208 R2), una rottura meccanica non li fa classificare, esclusi anche Antonucci-Antonucci (Twingo R1), entrambi non avrebbero comunque disputato la tappa odierna.
Comunque classificati anche gli italiani che oggi non hanno potuto correre: 58° Arengi-Bordignon (208 R2), 62°Coti Zelati-Revello (Ds3 R3T) e 63° Somaschini-Revello (Ds3 R3T).

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