E’ un sabato amaro per Alexey Lukyanuk e per il team Saintéloc Racing. E’ bastata una foratura proprio nel finale per rovinare la festa. Lukyanuk si ricorderà a lungo del nome Graminhais, la penultima infernale tappa del Rally delle Azzorre che ha praticamente fatto perdere al russo una vittoria certa. Come se non bastasse, il peggio è poi avvenuto sull’ultima PS: con l’impianto frenante compromesso a causa della foratura, il campione in carica europeo è stato protagonista di un brutto incidente che ha distrutto la vettura. Incredibile anche quello che ha riservato il meteo per i vari concorrenti nell’ultima decisiva giornata del rally. Si è passati dallo scenario paradisiaco visto nei giorni scorsi sull’Isola di São Miguel ad un vero e proprio putiferio. Pioggia, nebbia, pozze d’acqua e tanto fango hanno teso trappole a non finire ai protagonisti dell’Azores Rallye 2019. E il finale non poteva che essere un ribaltone totale.

SORPRESA HABAJ, CITROEN “UNLUKYANUK”

“E’ successo dopo appena 5km. Abbiamo forato, una foratura lenta ma io non ho toccato nulla. E’ veramente frustrante”. Non aggiunge altro il povero Alexey Lukyanuk che si è visto privare di una vittoria certa dopo un rally ampiamente dominato. Come se non bastasse poi il crash finale, inevitabile secondo la sfortunata dinamica. Trionfo per Lukasz Habaj protagonista di una grandissima gara condita anche dalla vittoria di una prova speciale. Mai il polacco aveva dimostrato di potersi giocare persino il podio in questi anni nell’ERC. E’ bastato un cambio vettura per far tornare il sorriso al volante ad Habaj, ex campione di Polonia, ottimamente coadiuvato dal navigatore Daniel Dymurski. Ottima la resa degli pneumatici Pirelli montati sulla Skoda Fabia R5 vincitrice del team Sports Racing Technologies. Nel caos finale, ha provato a dare il meglio di se Ricardo Moura (Skoda) che però si è dovuto accontentare del secondo posto a 8.4″ dal vincitore. Dopo numerose sventure può essere soddisfatto anche Chris Ingram, terzo al traguardo sulla Skoda della Toksport WRT e vincitore dell’ERC1 Junior riservato agli Under 28 alla guida delle vetture R5.

Ritiro amaro anche per Pierre-Louis Loubet che tanto bene stava facendo nelle Azzorre. Il francese è stato fermato da un problema alla pompa dell’acqua della sua Fabia R5. KO anche il portoghese Luis Rego Jr a causa di un’intossicazione alimentare. Giornata ricca di problemi anche per il tedesco Griebel che alla fine ha dovuto cedere strada a Bruno Magalhaes, incredibilmente quarto dopo una gara un po’ anonima sulla Hyundai i20 R5. Quinto posto per Ricardo Teodosio (Skoda) che oggi è stato protagonista con la vittoria di ben tre prove speciali. Solo sesto alla fine Marijan Griebel (VW Polo) che si accontenta dei punti conquistati dopo un fine settimana quasi da incubo. Settimo ha chiuso il cipriota Tsouloftas sull’altra Skoda della Toksport che ha portato a casa una doppietta in ERC1 Junior. Più staccato Bernardo Sousa, ottavo con la prima delle Citroen C3 R5 e autore di una gara travagliata. A chiudere la top10 il ceco Stajf e il brasiliano Paulo Nobre che hanno approfittato dei ritiri di quelli davanti per prendersi qualche punticino per il campionato europeo. In ERC2 successo di Juan Carlos Alonso su una Mitsubishi Lancer Evo X dopo le sventure patite dal russo Remennik.

Vittoria di ERC3 per il grandissimo Efren Llarena su Peugeot 208 R2. Vanno fatti i complimenti al giovane spagnolo e alla bravissima navigatrice Sara Fernandez, entrambi autori di un Rally delle Azzorre praticamente perfetto. Ottimo secondo posto per il norvegese Sindre Furuseth, anche lui dimostratosi molto rapido sulla terra. Ha agguantato il terzo posto finale il pilota del team Opel, Elias Lundberg. Il giovane svedese ha trovato il podio dopo un rally complicato a causa di condizioni fisiche non buone. Beffato Pedro Antunes, protagonista per metà rally ma che poi si è perso a causa di qualche errore nelle difficili condizioni odierne. Chiude la top5 Erik Cais con la Ford Fiesta R2T Mk8 che precede un deludente Yohan Rossel, purtroppo mai in gara per la vittoria il francese del team Peugeot Academy. Ritiri per Simon Wagner, Dominik Broz, Catie Munnings e Roman Schwedt.

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