Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

Conclusosi il Rally del Messico, il bilancio finale parla chiaro. Tanak, Ogier e Neuville non si stanno risparmiando in questo inizio di stagione, cercando di raccogliere sempre il massimo possibile in ogni rally. Qualche errore lo hanno commesso tutti e tre, sia chiaro, ma vedendo i numeri si potrebbe parlare quasi di dettagli. Difficile fare pronostici su cosa accadrà nei prossimi appuntamenti ma quel che è certo è che tutti e tre appaiono in ottima forma.

TANAK CHE INIZIO! MIGLIORATI ANCHE OGIER E NEUVILLE

Rispetto ad un anno fa è proprio l’estone ad aver cambiato marcia. Nel 2018 dopo tre rally erano appena 26 i punti di Tanak. Tutt’altra musica quest’anno, Ott è già a quota 65 punti e ha in tasca la vittoria in Svezia dove ha letteralmente dominato facendo bottino pieno. Anche in Messico il pilota Toyota è riuscito a raccogliere punti pesantissimi compiendo anche il sorpasso su Evans per il secondo posto che vale molto. Ma se Tanak è partito fortissimo non si può certo dire meno degli altri due. Sèbastien Ogier ha praticamente ripetuto il percorso iniziale del 2018: vittoria al Monte e vittoria convincente anche in Messico dove ha anche conquistato l’extra bonus della Power Stage. Il cambio vettura sembra non aver intaccato il feeling al volante del francese, che anzi si è migliorato sulla WRC francese: 56 i punti dopo i primi tre round del 2018, 61 quelli raccolti fin qui nel 2019. A secco di vittoria ma più concreto anche Thierry Neuville (+3 rispetto al 2018). Al belga è andata piuttosto bene in Messico dove ha potuto approfittare dei tanti ritiri ed errori dei rivali dopo una foratura iniziale che gli è costata parecchio tempo. E’ mancato il feeling con la i20 WRC Plus, ma il 4° posto finale più i 3pt della power stage non possono che far comunque stare sereno lo scatenato belga. Anche la fortuna sembra sorridere ai fantastici tre: le loro vetture fin qui non hanno patito problemi significanti, cosa che non si può dire per alcuni compagni di squadra (vedi Sordo Meeke o Latvala). Ricapitolando, i soliti tre davanti e tre marchi a contendersi lo scettro di vincitore. Con l’unica differenza che abbiamo una Citroen in più e una Ford in meno lì davanti.

Elfyn Evans, ottimo podio per lui in Messico (Red Bull Content Pool)
SPROFONDO LATVALA E MIKKELSEN, GRANDE BALZO DI EVANS

Dietro ai primi tre sembra già esserci un campionato per il “resto del WRC”. E’ troppo presto per tirare le somme ma al momento Tanak, Ogier e Neuville sembrano avere quel qualcosa in più rispetto agli altri, come testimoniato anche dalle classifiche degli ultimi due Mondiali. Ciò che balza all’occhio è il grande inizio di Elfyn Evans. Dopo l’incidente al Monte-Carlo, per il pilota di M-Sport sono arrivati un ottimo 5° posto in Svezia e un podio meritato conquistato nel Messico dietro a Ogier e Tanak. Evans è a +20 rispetto alla classifica 2018 dopo i primi tre eventi. Netto passo indietro per Latvala, 14 punti contro i 31 del 2018. Per il finnico c’è comunque la speranza concreta che possa migliorarsi da qui in poi, ma suona come un campanello d’allarme la mancanza di feeling sulla Yaris WRC in Messico. Sensazioni contrastanti a vedere anche la classifica di Mikkelsen: dai 35 punti del 2018 ai soli 12pt del 2019, anche se quest’anno la musica è parecchio cambiata per il norgevese. Andreas ha ritrovato la fiducia dietro al volante della i20 WRC Plus e il cronometro lo conferma. Peccato però che debba cedere il volante a Sordo già al Tour de Corse, anche se lo spagnolo non demerita per quanto fatto vedere. Ha fatto un passo indietro anche Esapekka Lappi, non tanto in fatto di punti (solo 3 in meno rispetto al 2018) ma per quanto riguarda questo debutto con la C3 WRC, vettura che il finnico non ha ancora in mano. E se tutti gridano al disastro per l’inizio horror di Suninen, al talento di M-Sport non era andata certo meglio nel 2018 con appena 4 punti dopo tre gare. Ma il trend anche per Suninen deve e può cambiare. Teemu è ormai a suo agio sulla WRC Plus ma gli manca ancora un po’ di gestione gara.

UNO SGUARDO AL COSTRUTTORI

E per chiudere uno sguardo al costruttori. Toyota si conferma in ottima forma grazie all’entusiasmante Tanak e al positivo Kris Meeke che sta raccogliendo punticini davvero importanti la classifica del marchio nipponico. I numeri dicono +19 per Toyota rispetto al 2018. Piccolo balzo per Citroen (+5) che può sorridere grazie ad un solido e velocissimo Ogier. Hyundai punta al titolo costruttori ma l’inizio del 2019 è stato piuttosto infelice per i coreani: 75 punti, tradotto -9 rispetto al 2018 ma la strada è ancora lunga. Con l’addio di Ogier invece M-Sport ha perso tantissimo: -27 rispetto al 2018, e il perché ve lo abbiamo appena detto.

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