Signore e Signori, siamo giunti a grandi passi (d’ignoranza) al terzo appuntamento del mondiale 2019: il Rally del Messico.

Come ogni martedì post-gara che si rispetti, è arrivato il momento di analizzare e dare i voti ai nostri beniamini, che non si sono risparmiati durante questa trasferta americana. Siamo pronti quindi a partire con le nostre, immancabili, pagelle IGNORANTI.

Premessa d’obbligo, che ormai già conoscete ma che dobbiamo mettere per evitare una pioggia di querele destinate alla redazione: rideteci su, nello stesso modo in cui noi stessi ridiamo quando riflettiamo sul coraggio che ci vuole nel pubblicare queste baggianate. COMINCIAMO!

OGIER – INGRASSIA: VOTO 9,5 – Dominanti con il loro quinto successo in carriera in Messico. Come Alonso con Piquet in un Singapore di qualche anno fa, costringe il suo compagno di squadra ad appendersi su un burrone per far annullare la prova e permettergli di vincere la gara, alimentando sempre più la sua simpatia nel WRC. Meeke cerca di ribellarsi alle ingiustizie, ma dopo essere stato chiuso in uno spogliatoio Citroen da Budar, viene rimesso subito in riga, permettendo ai francesi di fare festa. – RALLOPOLI

TANAK – JARVEOJA: VOTO 8,5 – L’estone riesce a mantenere la vetta della classifica piloti nonostante sia costretto a caricarsi in macchina l’intero set della Folletto per poter pulire la strada. Bravo e fortunato a non avere i problemi tecnici che hanno colpito i suoi compagni di squadra, nel finale compie il miracoloso sorpasso nel confronti di Gesù Evans, guadagnandosi un posto in paradiso. – SPAZZINO

EVANS – MARTIN: VOTO 8 – Continuano le similitudini con Gesù per il gallese. Se il primo il terzo giorno è resuscitato e salito al cielo, il nostro #33 alla terza gara è resuscitato e salito sul podio. Scatenati i bookmakers d’oltremanica, che prevedono per Elfyn un repentino cambio di look nei prossimi mesi, fatto da capello lungo e barba da hipster, seguito dalla partecipazione nella gara di casa a bordo della Papamobile. – DAL VANGELO SECONDO WILSON

NEUVILLE – GILSOUL: VOTO 6,5 – Ripresosi a stento dallo smacco modaiolo subito da Lappi in terra svedese, il belga indirizza la sua gara nel migliore dei modi procurandosi una foratura che lo spedisce immediatamente nelle retrovie. Comincia quindi a celebrare riti satanici al solo scopo di recuperare posizioni in classifica, che gli permettono in poco tempo di portarsi dal nono al quarto posto assoluto. Prova a rubare ai messicani la ricetta segreta della Corona da portare in dono ai suoi connazionali trappisti, rischiando però il linciaggio. – WANNA MARCHI

MEEKE – MARSHALL: VOTO 6 – Nervoso il caro Kris, che vede scivolare via dalle proprie mani la possibilità di vittoria e di portare a casa un sombrero gratis. Chiede l’utilizzo nel VAR in occasione dell’uscita di strada di Lappi e successivo rosso diretto a Ogier, senza ottenere il risultato sperato e subendo la rimonta da parte del campione del mondo. Imbufalito, scaglia parole d’amore contro Citroen, trovando sostegno da parte di un gruppo di ultrà messicani simpatizzanti Juventus, che rincarano la dose intonando “Sapete solo rubare” nei confronti dei francesi. Le tre gare su tre senza incidenti sono utili solamente per le statistiche dei carrozzieri. – CAPO ULTRA’

MIKKELSEN – JAEGER: VOTO 4 – Parte fortissimo il norvegese, ricoprendo almeno all’inizio posizioni a lui non consone. Nella settimana dei rumors del passaggio del WRC all’ibrido/elettrico, si dimentica di pagare le bollette della luce di Hyundai, ritrovandosi in prova speciale un cancello automatico non funzionante e alimentando la rabbia di Sordo, costretto al ritiro perché rimasto senza corrente per poter caricare la batteria della sua I20 WRC. – POWERBANK

LAPPI – FERM: VOTO 5 – Ricopre esattamente il ruolo per il quale è stato assunto, ovvero soddisfare le necessità del caposquadra. Come in Svezia, si diverte a tentare di ribaltare la propria vettura in ogni modo: prima su una rampa durante la prova di apertura, poi il venerdì con una giravolta stile Svezia, infine giocando sul filo dell’equilibrio il sabato. Dopo i rally, il finlandese troverà sicuramente spazio in un tendone del circo. – TRAPEZISTA

SUNINEN – SALMINEN: VOTO 2 – Era difficile trovare qualcosa da commentare che fosse più corto dell’elenco iscritti messicano. Ci pensa il buon Teemu a risolverci questo problema, la sua gara dura giusto il tempo di accendere e spegnere la televisione e accorgersi che il solito finlandese con una Ford non ha terminato la prova. – SCHEGGIA

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