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WRC: 4 milioni di appassionati lo hanno seguito nel 2018!

Ivo Kivistik / Red Bull Content Pool

Quattro milioni e centomila, il numero dei fan che, sparsi nel mondo, hanno seguito l’entusiasmante stagione 2018 del World Rally Championship.

Queste sono le presenze totali raccolte dai singoli rally in base alla vendita dei biglietti e dalle informazioni delle autorità locali, che suddivisa nei 13 round che hanno composto la stagione, danno una media di circa 315’000 spettatori presenti a bordo speciali per ogni gara che ha composto il mondiale. Un dato del 30% superiore rispetto al 2013, anno in cui il WRC Promoter ha preso il comando delle operazioni nel mondo rally, ai quali vanno aggiunti gli spettatori iscritti a WRC All Live che negli ultimi due anni ha rivoluzionato il modo di seguire le prove del mondiale in TV.

LE GARE CON PIU’ SEGUITOArgentina, Portogallo e Messico si riconfermano come le gare più sentite, mentre la palma “televisiva” va a Montecarlo e Australia, che hanno registrato ascolti record sul servizio streaming offerto dal promoter, la prima per la curiosità e le novità che ogni nuova stagione porta in dono, la seconda per la lotta a tre per l’iride tra Sebastien Ogier, Thierry Neuville e Ott Tanak. In particolare l’evento inaugurale nel Principato ha raddoppiato le presenze dal 2013 a oggi, portandosi a circa 200’000 spettatori.

CIESLA SODDISFATTO – Non nasconde la soddisfazione Oliver Ciesla, amministratore delegato del WRC Promoter: “I numeri del WRC si confrontano in modo positivo con altri sport motoristici di livello mondiale. In alcuni paesi, i nostri appuntamenti sono il più grande evento annuale di intrattenimento, superando altre manifestazioni sportive o attrazioni molto seguite come festival musicali e fiere di settore.

L’espansione del WRC a 14 eventi con l’introduzione del Cile offre ulteriore possibilità di crescita vista la passione del pubblico dell’America Latina nei confronti del nostro sport. Un numero elevato di spettatori porta inoltre benefici alle città e paesi ospitanti, incentivando molto l’enonomia locale.