(Foto: Red Bull Content Pool)

Il 2018 è stato l’anno delle premesse venute a mancare per un grande evento come il Silk Way Rally. Poco male però perché la gara è pronta a rifarsi con gli interessi nel 2019. Mancano infatti solo due mesi allo start delle nuova edizione che si presenta con importanti novità, in primis riguardanti il percorso, rinnovato e molto interessante. La partenza avverrà il 6 luglio con la competizione che si prolungherà per dieci giorni fino appunto al 16 luglio.

Percorso 2019 Silk Way Rally

IL DEBUTTO DELLA MONGOLIA – Sarà proprio il paese tra Russia e Cina l’elemento di interesse del 2019. Il percorso del rally si snoderà infatti tra Russia-Mongolia-Cina. La partenza avrà luogo a Irktusk in Russia ma subito dopo i concorrenti dovranno affrontare i tracciati della parte sud siberiana passando per i fantastici paesaggi circostanti il Lago di Bajkal. La new entry verrà attraversata da Nord a Sud passando anche per la capitale Ulan Bator. Le ultime tre tappe del Rally si svolgeranno in Cina nel deserto del Gobi, per un finale che si preannuncia di sicuro interessante. 10 le tappe previste, circa 5000 i chilometri da percorrere con arrivo finale nella città di Dunhuang il 16 luglio, sulla via della seta. Regia diretta da Vladimir Chagin, uno che di raid se ne intende.

ARRIVANO LE MOTO – Da quest’anno si vedranno in azione anche i team ufficiali delle due ruote che partecipano al campionato FIM Cross Country. La squadra austriaca KTM già si frega le mani dopo i continui domini dakariani, e ha anticipato la presenza del leader ed ex campione Dakar Sam Sunderland che verrà affiancato dal fortissimo Luciano Benavides. Husqvarna cercherà di iscrivere Quintanilla e Andrew Short, entrambi alle prese con i recuperi dai rispettivi infortuni. Gioca a carte coperte Honda HRC che però porterà in gara almeno tre moto ufficiali. Di sicuro non ci sarà con loro l’esperto portoghese Paulo Goncalves che ha lasciato HRC ed è stato ingaggiato dalla casa indiana Hero che non nasconde di certo le proprie ambizione con questo nuovo acquisto. Non mancherà Yamaha con Van Beveren, De Soultrait e Franco Caimi, e anche Sherco ha annunciato i suoi big tra cui il francese Metge e il sorprendente rookie alla Dakar 2019, Lorenzo Santolino.

Al-Rajhi, vincitore dell’edizione 2018 con X-Raid Mini (Foto: Silk Way Rally)

AUTO E SSV ALL’ATTACCO – Non dovrebbero mancare Toyota, Mini X-Raid e qualche Peugeot schierata dai team privati. L’ultima edizione è stata vinta da Yazeed Al-Rajhi per il team Mini che riuscì ad imporsi approfittando dei problemi tecnici di Toyota che rallentarono nettamente uno sfortunato Nasser Al-Attiyah, poi rifattosi con gli interessi nella Dakar 2019. Chissà che non assisteremo ad una rivincita quest’anno…
Grande attesa anche per un buon numero di equipaggi cinesi che l’anno scorso si erano esibiti su numerosi Buggy e 4×4 nell’edizione cinese del Silk Way Rally che si è corsa a settembre. I Rally Raid stanno spopolando in Cina e la passione potrebbe portare diversi partecipanti di spessore nell’edizione 2020. Si butteranno nella mischia anche gli SSV: i team Xtreme Plus (team di riferimento Polaris), South Racing (con i Can Am) e Snag Racing (Can Am) porteranno in gara diversi piloti. Di sicuro non mancheranno le battaglie per il successo finale della classe.

ASSALTO KAMAZ – Anche la categoria Camion potrebbe rivelarsi molto interessante. I primi ad annunciare i propri equipaggi non potevano che essere i “padroni di casa” del team Kamaz, che nel Silk Way Rally si sono sempre imposti ad eccezione di un’edizione. Ci saranno però defezioni importanti per il team russo che sfrutterà la gara come test per provare nuovi meccanici e membri nei vari equipaggi. I piloti confermati sono Andrey Karginov, Anton Shibalov, Airat Mardeev e Sergey Kupriyanov, quest’ultimo protagonista nell’Africa Eco Race 19′ di un bruttissimo e clamoroso incidente con il compagno di squadra Dominique Laure, entrambi alla guida di Buggy Optimus. Mancheranno il campione della Dakar Nikolaev che sarà impegnato a Goodwood, e Dmitry Sotnikov che ha un accordo con Red Bull per dei filming day da svolgere in Turchia nello stesso periodo di gara. Sia Mardeev che Karginov hanno già comunque vinto nel Silk Way Rally dimostrandosi piloti più che affidabili. Da definire invece la presenza di MAZ che l’anno scorso aveva abbandonato tra le polemiche la competizione dopo una decisione della direzione gara volta a favorire (secondo loro) altri avversari. Vedremo se ci saranno sorprese tra gli iscritti come per esempio Iveco con il Team de Rooy.

Riflettori accesi dunque per il Silk Way Rally 2019. Il 6 luglio la partenza per un nuovo capitolo di questo interessante e duro rally raid dal sapore orientale.

 

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.