Foto: FIA ERC.com

Che boccata d’ossigeno per Alexey Lukyanuk! Si è fatta attendere la vittoria quest’anno ma finalmente in Polonia il driver russo e il navigatore Arnautov hanno potuto festeggiare con tutto il team Saintéloc. Un successo sicuramente meritato ma non privo di emozioni, in negativo: un errore nella PS6 quasi metteva fine alla gara di “Russian Rocket” mentre nella giornata di oggi una foratura sulla PS11 stava quasi per rimettere in discussione tutto. Il bilancio finale parla chiaro: dieci vittorie di tappa, un bottino pesantissimo di 39 punti che permette a Lukyanuk di puntare nuovamente al titolo europeo.

HUTTUNEN E HABAJ FESTEGGIANO SUL PODIO, GRANDE SORPRESA MARES

Il feeling tra Jari Huttunen e la Hyundai i20 R5 non riesce a sbocciare. Il pilota finnico ha chiuso con soddisfazione al 2° posto ma il distacco finale da Lukyanuk (quasi un minuto) parla chiaro. Il 25enne non è stato quasi mai in lotta per la vittoria considerando il passo puro, e ha avuto difficoltà a trovare un set up ottimale per la sua vettura coreana. Solita gara costante invece quella di Lukasz Habaj che sbaglia poco, pochissimo e abbinando una buona velocità centra ancora una volta un podio molto pesante che lo proietta sempre più leader di questo FIA ERC 2019. Un podio che forse avrebbe meritato di più Filip Mares, pilota ceco di cui parliamo da tempo. A bordo della Skoda Fabia R5, Mares stava di fatto controllando il podio ma è incappato in una foratura sulla PS11 che lo ha rispedito 4° dietro Habaj. A quel punto è stata una gara di controllo per Filip che ha trovato la vittoria di ERC1 Junior su un fondo, quello sterrato, che non era la sua specialità ma dove ha dimostrato di essere migliorato esponenzialmente.

Quel che resta della Fiesta del pilota Slobodzian (Foto: FIA ERC.com)
INGRAM AFFONDA, GRIEBEL FLOP

Brutta battuta d’arresto per il forte britannico Chris Ingram. Un rally per lui travagliato tra errori e problemi continui fino al KO definitivo al termine della PS13 col motore della Fabia in fumo. Ritiro sull’ultima prova per una spaventosa uscita di strada anche per Griebel (equipaggio OK) che ancora una volta non aveva impressionato sulla Fabia del team BRR. Qualcosa non sta funzionando per il verso giusto per il tedesco che inspiegabilmente non riesce a stampare dei tempi degni di nota in questa stagione. Da segnalare un buon 5° posto per Aron Domzala, pilota di casa tornato a cimentarsi in una gara difficilissima e tecnica dopo gli ultimi anni spesi per lo più nei rally raid. Tra gli altri polacchi si era distinto anche Mikolaj Marczyk, pilota ufficiale Skoda Polonia, che si stava giocando il 4° posto con Habaj prima di una foratura occorsa nella PS12. Il pilota Skoda ha chiuso infine 9°, meglio di lui l’altro locale Kasperczyk che ha chiuso con un 6° posto finale davanti a Adielsson (Citroen C3 R5) e all’ungherese Herczig (VW Polo R5). Tra i ritiri segnaliamo anche l’incidente di Hiroki Arai che stava disputando una buona gara e il brutto cappottamento ad alta velocità del locale Slobodzian che ha demolito la sua Ford Fiesta R5.

Andrea Nucita, primo di Abarth Cup davanti a Polonski (Foto: Jorge Cunha)
ALONSO VEDE IL TITOLO DI ERC2, NUCITA VITTORIA NELL’ABARTH CUP

Obiettivo centrato per l’argentino Juan Carlos Alonso in Polonia. Con la vittoria di ERC2 sulla Mitsubishi Evo X gruppo N può finalmente iniziare a vedere il titolo europeo di categoria. Nulla da fare per i suoi rivali, in particolare è da menzionare il buon Al-Therifi che aveva dato filo da torcere per la vittoria (campione MERC2) ma che poi è stato fermato prima da un problema e poi protagonista di un’uscita di strada. Secondo posto di ERC2 per Zelindo Melegari e Corrado Bonato che hanno chiuso davanti all’altro italiano Andrea Nucita sull’Abarth 124 R-GT, il siciliano navigato da Alina Bianca Pop. Proprio Nucita nelle prime fasi di gara è stato autore di un bel duello col padrone di casa Polonski (sempre su Abarth). I due si sono dati battaglia per la vittoria di coppa e alla fine ha avuto ragione l’equipaggio del team Bernini.

ERC3 A KEN TORN, I NORDICI PADRONI IN POLONIA

Un’altra vittoria per la nuova Ford Fiesta R2T, un’altra vittoria anche per Ken Torn, l’estone che ha fatto doppietta dopo il successo ottenuto nel precedente Rally di Lettonia. Gara molto combattuta nella categoria; inizialmente sembrava tutto nelle mani di un velocissimo Furuseth (Saintéloc Junior) che stava facendo la differenza a bordo di una perfomant Peugeot 208 R2. Poi una foratura e una gara che si è via via complicata ma che ha regalato comunque un 2° posto importantissimo al norvegese in chiave campionato. E’ andato molto forte ma ha sbagliato Efren Llarena. Errori fatali anche per Mika Hokkanen e Steve Rokland, entrambi velocissimi ma altrettanto fallosi. L’ultimo posto sul podio è andato allo svedese Adam Westlund, un classe 2001 che cerca di farsi notare su questi importanti palcoscenici. Abbastanza deludenti e sottotono i ragazzi del team Opel che quest’anno non sembra trovare molta gloria dopo anni di dominio incontrastato.

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