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Legnano celebra la Dakar

La Dakar arriva a Legnano (MI). Domenica 30 giugno, il mitico rally africano approda alla scuola di musica Jubilate (via Abruzzi) con testimonianze, protagonisti, foto e soprattutto le moto che “fecero l’impresa”. Il secondo raduno internazionale Honda Africa Twin Marathon diventa “C’era una volta la Dakar”; una manifestazione che oltre a far rivivere gli anni Ottanta dello storico, quanto massacrante raid nato nel 1979 da un’idea di Thierry Sabine, ha una finalità solidale: acquistare un nuovo pianoforte per i giovani allievi della scuola di musica Jubilate. Patrizia Alli, Marco Iavarone e Gianpaolo Banelli hanno unito la loro passione per le due ruote e in particolare per la Dakar (quando ancora la partenza era da Parigi) e, in collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, hanno deciso di proporre una giornata all’insegna del mito.
«La Dakar non è stata solamente una corsa, ma è diventata fenomeno di costume, evoluzione  tecnologica e sinonimo di avventura e sfida al destino», premette Patrizia Alli. Dalla prima edizione del 1979 che univa la capitale della Francia a quella del Senegal, la corsa ha subito dal 1995 diversi spostamenti fino all’annullamento dell’edizione 2008 per minacce terroristiche. L’anno successivo, il percorso è stato spostato in Sudamerica, pur non cambiando il nome. Nel 2020 sarà in Arabia Saudita. «Vogliamo riviverla con il senso delle prime edizioni, quando i piloti partecipavano con moto e auto spesso di serie e senza alcuna strumentazione», prosegue Alli. «E grazie alle voci di quegli stessi piloti, autentici eroi che hanno segnato un’epoca, ripercorreremo il mito sulle strade polverose e sulle dune cattedrali del Sahara, per giungere al Lago Rosa di Dakar, vero miraggio della corsa».
Le note del pianoforte saranno però più forti del rombo delle moto. «Abbiamo voluto legare questa manifestazione alla musica, le mie due grandi passioni – prosegue Alli -. Per quanto possano essere due mondi molto lontani, li abbiamo voluti unire per aiutare la scuola di musica Jubilate. L’incasso sarà infatti devoluto per l’acquisto di un pianoforte da mettere a disposizione dei giovani allievi». Una finalità che ha convinto la Bcc di Busto Garolfo ad affiancarsi agli organizzatori. «Il mito della Dakar diventa occasione per essere vicini ai giovani e alla musica», osserva il presidente della Bcc Roberto Scazzosi. «L’elemento comune è la passione: la nostra passione per il territorio e per tutte le iniziative volte a creare occasioni di crescita».

L’evento, che si svolgerà davanti alla scuola di musica Jubilate, permetterà ad appassionati e curiosi di poter ammirare autentici mezzi della Dakar e conoscere i protagonisti della più iconica e ineguagliata epoca di coraggio e spirito di avventura. Sono attesi autentici eroi della Dakar, le leggendarie moto che hanno segnato un’epoca, strizzando l’occhio anche agli attuali campioni e future promesse del panorama motoristico internazionale. Hanno annunciato la loro presenza i pilotiche hanno corso la Dakar: il legnanese Beppe Macchion, Ciro De Petri, Franco Picco, Luciano Carcheri, Aldo Winkler, Gianpiero Findanno, Ermanno Bonacini, Francesco Catanese, Roberto Mandelli, Claudio Terruzzi, Massimo Tresoldi, Alberto Porta, Mangano Massimiliano. Presenti anche Furio Modena e Alessandro Madonna, grandi piloti di rally africani che non hanno fatto la Dakar ma nel mondo delle corse, sono considerati eroi.
In esposizione ci saranno alcuni esemplari di Honda Africa Twin Marathon (quelle originali), oltre a repliche quali, ad esempio, Suzuki Malboro, Gilera Henninger e Cagiva Lucky Explorer.

Il programma prevede dalle 10 l’allestimento delle moto storiche nel parco chiuso di via Abruzzi 19. Alle 11 il via alla parata delle moto storiche e non solo per le vie di Legnano. Nel pomeriggio, dalle 14.30 nell’auditorium della scuola Jubilate l’occasione di sentire le testimonianze dirette di chi ha vissuto sulla propria pelle la Dakar, con l’introduzione canora di un’allieva della scuola di musica Jubilate e la proiezione di un filmato curato da Gigi Soldano.