foto Pozzobon

Oramai manca meno di un mese ad una delle novità rallystiche 2019, il ritorno del Rally 4 Regioni in versione moderna, una gara molto sentita al Nord Italia, nella zona appenninica specialmente e che difficilmente delude le attese. Non lo ha nemmeno fatto nelle due ultime edizioni, quando la gara storica si è sdoppiata in una lunga versione Internazionale. In quel caso vinse la durezza del percorso (300 km di prove) e la qualità di alcuni equipaggi e vetture, senza scordare i colpi di scena nelle classifiche.

Protagonista indiscusso del ritorno del Rally 4 Regioni storico è Matteo Musti, vincitore alla sua prima riedizione competitiva (2012) e nelle ultime due, 2017 e 2018, entrambe in versione Internazionale.

Per accompagnare, e fondere la versione storica con quella moderna di questa  era il personaggio “giusto” e  partire da una sua intervista, purtroppo in un momento delicato. Andiamo a leggere quanto ci ha raccontato:

  • Rally.it:”Stagione 2019, com’è iniziata la tua annata rallystica?”
  • M.Musti: ” Ciao a tutti. Per impegni di lavoro ho dovuto per forza saltare il Rallye di Sanremo, nonostante lo abbia provato fino all’ultimo e credo d’averlo provato anche bene purtroppo per problemi di lavoro ho dovuto saltarlo. Ci siamo rifatti con il Rally valli cuneesi vincendo la classifica assoluta e abbiamo appena affrontato il Milano Rally Show, purtroppo per motivi personali, ho avuto una grave perdita di un amico, non me la sono sentita di andare avanti e mi sono fermato. Ora devo prendermi una pausa di riflessione anche se dovrei fare il Rally 4 Regioni”.
  • Rally.it: “Hai vinto ben tre edizioni del 4 Regioni, sicuramente sarai tra i favoriti. Ti pesa o ti fa piacere avere questa responsabilità di poter vincere? Cosa ne pensi delle gare di casa?”
  • M.Musti: “La gara di casa è sempre quella più difficile. L’ho dimostrato nel 2016 quando eravamo in testa con più di un minuto e abbiamo buttato via la macchina a pochi chilometri dalla fine. Perchè è la più difficile? Perchè è il Rally di casa, le strade sono molto difficili, in quanto molto rotte, quindi è molto sollecitata la meccanica, psicologicamente è una gara a cui pensi tutto l’anno, quella che ti ha fatto conoscere nell’ambiente, io ho anche una tradizione familiare. Psicologicamente l’affronto in maniera diversa dalle altre gare, io quando vado a correre fuori casa sono molto più rilassato, la gara di casa ci tengo in modo particolare e una gara che mi piace, corro in mezzo ai miei tifosi, oramai sono anni che corro su queste strade che conosco abbastanza bene, per non dire molto bene e ogni volta che l’affronto mi da la medesima sensazione ed emozione della gara in cui ho debuttato.”
  • Rally.it: “Andiamo sulle novità del Rally 4 Regioni 2019. Svanisce la gara Internazionale, dal lungo chilometraggio e torna la versione moderna. Un tuo parere?”
  • M.Musti:”Io penso che, come tutte le cose, ci sono dei momenti, delle evoluzioni, degli adattamenti, probabilmente una volta le gare lunghe si facevano perchè non si conosceva il limite delle vetture e le capacità di resistenza dei piloti, ora dopo molti anni sono cambiati i regolamenti fino a trovare il giusto assetto. Ora il mondo è cambiato, i giovani hanno molte distrazioni. Una volta la Fiat per vendere le auto doveva anche vincere i Rally, ora il modo di vendere le macchine è cambiato, anche il modo di correre è cambiato per le squadre ufficiali. La formula “Internazionale” metteva a dura prova sia il fisico che le auto, anche se alcune vetture sono rifatte sono auto con anni sulle spalle ed i loro limiti restano. Personalmente da pilota gareggiare dal Mercoledì al Sabato, non aveva molto senso. Dal punto di vista mediatico aveva poco senso, forse una volta la gente prendeva le ferie per vedere i Rally, oggi se corri il Mercoledì e Giovedì hai le strade quasi deserte, si popolano il Venerdì e Sabato, come nel caso dei recenti 4 Regioni “Internazionali”. La formula di affiancare una gara moderna è naturale, affronti le varie problematiche in un’unica gara e l’unione fa la forza ed è giusto che Aci Pavia e Scuderia Piloti Oltrepò uniscano le forze, per mettere insieme le loro due gare ed affrontare problematiche e gioie e passioni comuni in un’unico sforzo. Non vedo discrepanze e nulla di negativo, anzi vediamo se il pubblico preferirà una gara o l’altra anche se credo che il vero appassionato non faccia distinzioni”.
  • Rally.it: ” Lo scorso anno hai affrontato una gara nel “moderno”, ti manca, ti rivedremo nel moderno? Vedi grandi differenze in queste due versioni dei Rally?”
  • M.Musti:”Se ci sarà occasione mi piacerebbe correre di nuovo una gara in versione moderna. Mi reputo un vero appassionato ho vissuto molto in questo sport, da quando ero piccolo con mio padre, che mi ha  trasmesso la passione e che me la sto portando avanti. La dimostrazione e che non ho mai mollato, ho fatto un team di Porsche (la Ova Corse) e piuttosto che non correre faccio assistenza o seguo le mie auto. Nel mondo delle corse voglio starci ancora. La scelta della storica fu influenzata dal fatto che era oramai proibitivo correre con auto WRC, trascinato da questa idea dall’amico Zonca, decisi per lo storico, perchè era mia intenzione stare nel massimo campionato e l’unica possibilità era nelle storiche, sono felicissimo di aver fatto questa scelta. Le sensazioni di guida sono rimaste intatte, una Porsche gr. 4 è una vettura fantastica, una vettura con 300 cavalli e con le difficoltà di adattarsi ad una macchina che sul veloce ti costringeva ad alzare il piede. Con una WRC, anche con la marcia più alta, tenevi giù il piede senza accorgenti a quale velocità stavi andando, poi ho provato la storica e quando inserisci la quinta in certi passaggi devi togliere il piede perchè hai la percezione che ti manca la macchina da “sotto i piedi”. Mi ha appassionato questa sfida, ho vinto la categoria nel 2012 e l’assoluta nel 2013 e mi sono tolto tante soddisfazioni e relative vittorie. L’anno scorso siamo tornati con la Clio Williams e ho riassaporato gli “odori della Clio” e di quando ero più giovane e mi sono subito riadattato, probabilmente la vettura storica è una palestra che ti allena parecchio alla semplicità di una moderna. La mia curiosità e di provare una R5 competitiva, ci stiamo lavorando per trovare il budget e prima o poi vorrei portare questa mia curiosità a termine”.
  • Rally.it: “Il Rally 4 Regioni trasloca, da Salice Terme e la Valle Staffora si va a Stradella e nella Valle Versa. Cosa ne pensi?”
  • M.Musti: “Credo che cambiare ogni tanto faccia bene. Diamo la possibilità al territorio di usufruire di questo evento e l’Oltrepò ne ha diritto un pò in tutte le sue zone. Erano parecchi anni che si faceva in Valle Staffora e ora , a buon diritto, che si passi su altre strade anch’esse gloriose per il 4 Regioni, parliamo della Valle Versa una valle che ha sempre dato tanto al Rally e c’è tanta passione, quindi non vedo nulla di negativo, anzi vedo un rilancio e una rivalutazione di questa disciplina. Personalmente sono contento, sono strade che insieme a mia zia iniziai a guidare a 12 anni, ricordo il Rally di Stradella, che seguivo con gli amici perchè non avevo la patente, oppure andavo in motorino, ho anche vinto degli sprint su queste strade e poi è dove ho debuttato. E’ una zona che ha dato molto e ha tanto da dare, posso dire che le amministrazioni, i commercianti e le aziende della zona sono felici di ospitare il Rally, hanno visto che in questa zona il Rally è mancato per qualche anno e la dimostrazione è stato il successo del Rally Valle Versa 2018, non solo ha fatto felice gli organizzatori e gli addetti ai lavori ma soprattutto chi ci lavora e ha attività come bar e ristoranti. Qua la gara è stata voluta fortemente ed è stata richiesta. Sono sicuro che verrà una bellissima manifestazione, Stradella è una location fantastica per ospitare questa manifestazione e speriamo ricordi i fasti del Città di Stradella, quando in piazza c’era pieno di gente ed era una gara molto sentita. Non dimentichiamo che in queste zone sono tanti i piloti e navigatori del passato e che corrono ancora che hanno fatto la storia del Rally delle nostre zone, parliamo di Alessandro Ghezzi, di Massimo Brega, di Giuseppe Fiori, di Alberto Bruciamonti tanta passione che trasmetteranno ai giovani e che stanno aiutando ad organizzare. Per cui forza e coraggio e che sia un Rally fantastico per tutti”. Noi aggiungiamo alla lista anche il padre di Matteo, Filippo Musti,  anche lui iniziò la sua carriera rallystica in quel di Santa Maria della Versa e che sicuramente vedremo al fianco dei figli Matteo e Claudia Musti al prossimo Rally 4 Regioni storico ancora una volta protagonisti sulla Porsche 911 della Ova Corse.

 

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