Jaanus Ree / RedBull Content Pool

Esapekka Lappi non sta vivendo il suo momento più esaltante nel WRC. L’astro nascente, che aveva fatto parlare molto di se soprattutto due stagioni or sono, con l’incredibile vittoria ottenuta al Rally di Finlandia, si è un po’ appannato.

Il finlandese sembra essere entrato in un limbo di mediocrità cominciato lo scorso anno in Toyota e portato avanti quest’anno in Citroen. Designato erede di Sebastien Ogier, il finnico ha raccolto fino al momento molto poco rispetto alle previsioni.

Ai microfoni dei media finlandesi, che lo hanno intervistato alla vigilia del 1000 Laghi, Esapekka non si è nascosto, riconoscendo di essere molto al di sotto delle proprie aspettative.

Questa stagione è una m***a per me, non c’è altro da aggiungere. L’aver ottenuto il podio in Svezia non aiuta, dobbiamo provare a migliorare le cose. Ovviamente la colpa è anche mia, ho commesso molti errori. Ho delle buone sensazioni alla guida, ma quando queste non si traducono in tempi altrettanto buoni, cerchi di guidare oltre il tuo limite per migliorare il quadro, rischiando di commettere degli errori. Inoltre, Citroen ha raggiunto il limite per le omologazioni, per cui non potremo presentare nuovi particolari per quest’anno, che magari ci avrebbero aiutato.

E’ bastato poco, a Lappi, per capire che ci sarebbe voluto del tempo per trovare il feeling con la nuova C3 WRC.

In Svezia, un rally molto familiare per me, ho capito quanto il mio stile di guida poco si adattasse alla nuova vettura. In quel frangente mi sono ripromesso di impegnarmi a fondo per risolvere il problema, ma non riuscivo a farlo quanto avrei voluto. In Portogallo le cose sono migliorate, probabilmente grazie ai nuovi componenti a disposizione per la vettura, ma sto ancora cercando la migliore combinazione.

Scontato il paragone con la precedente vettura, la Toyota Yaris WRC.

La C3 WRC è molto simile alla Yaris del 2017. Sui salti l’anteriore tende ad alzarsi maggiormente per via della mancanza di aerodinamica, però la vettura che guido ora è decisamente meno reattiva rispetto alla Toyota.

Una battuta poi, sul rapporto instauratosi con Sebastien Ogier.

Io e Seb stiamo fronteggiando le stesse sfide, penso che lui abbia capito a cosa mi riferisco. Ci vuole del tempo per testare i componenti dell’auto e renderli affidabili. Siamo certi che, continuando così, la vettura sarà decisamente migliore l’anno prossimo.

Quali sono le aspettative per il prossimo appuntamento, il Rally di Finlandia?

Non molto alte, probabilmente. Spero di divertirmi alla guida sulle strade di casa, ma senza ritiri eccellenti, sarà molto difficile primeggiare.

Le speranze per il prosieguo della stagione e per quella successiva?

Quest’anno sarà dura per me ottenere buoni risultati. Pensavamo di essere competitivi in Corsica, ma non lo siamo stati. Anche per la Germania non ho buone sensazioni. Nel 2020 siamo fiduciosi che le cose miglioreranno, abbiamo un nuovo pacchetto aerodinamico in cantiere e cercheremo di rendere la vettura decisamente più veloce. Al momento abbiamo una netta mancanza di performance.

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