Il Rally 4 Regioni, oggi più che mai andrebbe sottolineare anche l’affiliazione con il Trofeo Valleversa ha creato molte polemiche e lamentele, giusto anche iniziare così, equipaggi, spettatori ed addetti ai lavori hanno affrontato situazioni paradossali che il buon Totò Riolo non merita di entrarci.

Allora parliamo della gara e dai lati positivi, con tutte le prove disputate, sempre un pò in affanno e sistematicamente in ritardo. Una gara che vive nel suo limbo, nazionale non titolato ma che meriterebbe per la parte iniziale che porta maggiore considerazione in generale.

Gara stregata per i piloti pavesi che il 4 Regioni moderno non l’hanno mai vinto anche se quest’anno qualcosa è cambiato, infatti il siciliano Totò Riolo, meritato vincitore, aveva al suo fianco la oltrepadana Claudia Musti, già vincitrice con il fratello Matteo, della gara storica e figlia di Filippo che nel 1986 su Lancia 037 alla vittoria ando’ “maledettamente” vicino.

Quest’anno, come nel 1986 i pavesi in grado di vincere c’erano, Giacomo Scattolon, al debutto sulla Hyundai i20 R5, veniva indicato come uno dei possibili favoriti. Restava l’incognita del debutto. Un’incognita che durava poco, la netta vittoria sulla ps 1 lo metteva subito come pilota da battere. Ma di ieri ne abbiamo parlato a parte ed oggi prima della prova 3 Giacomo nota un surriscaldamento anomalo in trasferimento, decide di partire per la prova ma è costretto al ritiro quando la spia si accende in maniera preoccupante. Surriscaldamento anomalo che andrà verificato visto che la vettura era al debutto su asfalto ma aveva corso con Scandola, senza grossi problemi, in Sardegna.

La gara perde un pezzo da 90 ed il siciliano Riolo si porta al comando sulla Skoda Fabia r5 della Pool Racing. Ad infastidirlo la nutrita pattuglia Skoda R5 con il piacentino Gabriele Cogni (Sportec), il pavese Massimo Brega (PA Racing) ed un rimontante Marcello Razzini (anch’esso PA Racing).

Il parmense è il pilota che convince maggiormente e dopo le due prove di ieri che lo hanno relegato dietro, oggi convince e si porta sino al secondo posto a circa metà gara. Riolo reagisce e la gara vede un equilibrio tra i due che permettono la vittoria al siciliano.

Abbiamo detto della meritata vittoria di Riolo ma lo sarebbe stato anche se fosse avvenuta per Razzini. Il pilota di Parma ha corso con Virginia Lenzi, arrivata a Stradella ieri a mezzogiorno per sostituire il febbricitante Cangini. Senza qualche errore di ieri, la lotta per la vittoria sarebbe stata serrata.

Terzi assoluti Cogni-Mangiarotti a 24″ dal leader in lotta per il secondo posto sino alla fine. Esce di strada Massimo Brega, navigato da Paolo Zanini, sulla ps 6, il pilota pavese era 4° assoluto a pochi secondi dal 2° posto.

Al quarto posto una prestazione maiuscola per Andrea Mazzocchi e Fabio Grimaldi sulla piccola Ford Fiesta R2 della Rally Sport Evolution, che battaglia con Tronconi-Giovo, molto bravi sulla Ford Fiesta R5 del team Miele.

Davide Nicelli e Giorgio Cogni, entrambi su Peugeot 208 R2 conquistato 6° e 7° posto, precedendo Carraro (Clio A7), Sangermani e Zazzali, entrambi Peugeot 208 R2.

Peccato per i ritiri di De Stefani (Clio Maxi) problemi batteria, Di Stefano (Clio S1600) incidente, Barberis (Clio S1600) e di Somaschini (DS3 R3T) e Pericotti (Clio R3C), tra i primi equipaggi a partire.

Totò Riolo va ad affiancare il suo nome a quelli di campioni quali Munari, Darniche, Biasion ed ultimo Ormezzano nel 1986, il pilota di Cerda dev’essere ben felice di aver conquistato una gara “difficile” mentre per Claudia Musti ad essere la prima pavese ad entrare in quell’albo come vincitrice. Che la maledizione stia per finire?

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