Foto: Kin Marcin/Red Bull Content Pool
2° TAPPA: BAIKALSK – ULAN UDE (207,67KM)

Il Silk Way Rally 2019 è entrato nel vivo dopo la breve ma già intensa prima tappa. La carovana della competizione si sta sempre più addentrando nella parte meridionale della Siberia con l’obiettivo di raggiungere presto il confine con la Mongolia. Sono 409,34 i chilometri percorsi quest’oggi nella Taiga Siberiana. Gli equipaggi in gara si sono confrontati su un percorso abbastanza veloce, intervallato dai passaggi su alcuni fiumi e su un fondo sterrato e in parte pietroso.

AL-ATTIYAH GIÀ IN FUGA, VIAZOVICH METTE IN RIGA I KAMAZ

Il gioco è nelle mani di Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel. Il duo del marchio Toyota sta amministrando con grande tranquillità questa prima parte di gara. Non fraintendete, Al-Attiyah sta spingendo forte, ma senza prendere rischi inutili, e al momento è primo già con un buon margine. Il qatariota ha rifilato 7′ al secondo di tappa, il cinese Kun Liu che è andato benone a bordo di un buggy SMG. Dopo una prima tappa complicata ha cercato di rispondere anche Han Wei, lui alla guida del buggy Geely, marchio ben noto in Cina. Ha pagato oltre 10′ Mathieu Serradori, molto freddo nell’amministrare questa prima parte di gara. Il francese ha preceduto di una 20ina di secondi il russo Dennis Krotov su Mini e il connazionale Pelichet (Buggy Optimus) che è stato rallentato da una foratura. Non è iniziata decisamente bene per gli altri due equipaggi Toyota in gara: Al-Rajhi è stato costretto a fermarsi per un problema al motore, peggio ancora per Van Loon che ha perso tre ore per risolvere un problema alla trasmissione. In classifica comanda Al-Attiyah che ha un vantaggio di 14′ su Liu (Buggy SMG) che a sua volta è seguito a pochi secondo da Jerome Pelichet (Buggy Optimus). A 15′ dal leader figura Serradori col suo Century CR6 che si è piazzato davanti ad Han Wei, altro pilota da tenere d’occhio sul Buggy Geely.

Maarten Van den Brink in azione sul suo camion Renault

Tra i Camion oggi si è assistito ad un duro confronto fra MAZ e Kamaz. Le due case rivali stanno accendendo il duello. Viazovich (MAZ) ha condotto la gara bloccando di fatto la strada al più rapido Shibalov che poi lungo la prova ha forato, costretto così al cambio gomma. Non sono bastati i “lampeggi” del pilota russo per farsi fare strada, e il comportamento del pilota MAZ è anche finito sotto investigazione. Kamaz si può consolare con il rapido Karginov, 2° e a soli 3’30 dal vincitore di tappa mentre è da sottolineare anche l’ottima prova di Van den Brink con il Renault CBH 385 che ha preceduto Mardeev e Shibalov, questi ultimi due entrambi della formazione Kamaz. Più attardati i due Hino in gara, relegati nelle retrovie per ora anche i GAZ. In testa alla classifica al momento c’è proprio Siarhei Viazovich con il suo MAZ 6440RR che precede di 6′ abbondanti Karginov, Shibalov e poco più dietro Van den Brink.

MOTO – VITTORIA DI SUNDERLAND, L’INDIANA HERO IN CERCA DI GLORIA

E’ arrivato nella 2° Tappa il primo squillo di KTM. La casa austriaca ha vinto la stage odierna con il miglior tempo di Sam Sunderland che è riuscito a battere per 39″ lo spagnolo Oriol Mena, in gara per l’indiana Hero Motorsport. A completare il podio di oggi c’è anche l’altra Hero 450 Rally del veterano Paulo Goncalves che ha regolato Kevin Benavides e Joan Barreda, entrambi su Honda CRF450. In testa alla gara rimane Kevin Benavides che dovrà gestire bene la partenza da primo. Dietro l’argentino sono tutti vicini a cominciare da Sunderland e Goncalves. Gara ancora molto lunga per la categoria moto, se ne vedranno delle belle.

 

 

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