Mentre in questi istanti si sta svolgendo lo Shakedown del Rally di Germania, nella giornata di ieri Pierre Budar, boss di Citroen, è tornato a parlare di Toyota e del suo alettone posteriore, omologato dalla FIA nel 2017 ma che supera le dimensioni massime consentite dal regolamento.

REGOLE UGUALI PER TUTTI – Sebbene Toyota abbia deciso di apportare delle modifiche già in Germania, la polemica non si placa. Budar ha sottolineato come in un campionato di questo livello, tutti dovrebbero giocare secondo le stesse regole:Non ci siamo accorti prima di questo problema perchè in primis ci occupiamo dei nostri sviluppi, non abbiamo il tempo di controllare se tutte le fiche di omologazione dei nostri competitor rispettano le regole, non è il nostro lavoro. Questo controllo dovrebbe essere fatto da chi organizza il campionato. Ci fidiamo di queste persone, ma se questa fiducia viene meno, la situazione diventa complicata.

PER TOYOTA UN VANTAGGIO – Incalzato ulteriormente sull’argomento, Budar ha ammesso che la configurazione attuale utilizzata da Toyota può avere rappresentato un vantaggio in passato per i giappponesi: “Abbiamo fatto un profondo studio sull’aerodinamica posteriore della vettura, provando diverse soluzioni. Abbiamo pensato di omologare una soluzione simile a quella utilizzata da Toyota, notando che la C3 era più efficace con questo pacchetto. Però, analizzando le fiche di omologazione, qualcosa non quadrava, per cui abbiamo chiesto chiarimenti a chi di dovere. Ovviamente la Yaris non è competitiva solo per via dell’alettone posteriore, per cui resteranno competitivi anche dopo le modifiche imposte dalla FIA entro il Rally di Turchia.

Penso che quando i produttori sono coinvolti in un tale campionato, è indispensabile che tutti giochino secondo le stesse regole e che tutti abbiano le stesse possibilità di successo.

LAPPI PUO’ FAR BENE IN GERMANIA – Si parla poi della gara tedesca e di quanto sia importante aver ritrovato Esapekka Lappi, dopo l’ottimo podio ottenuto in Finlandia: “Esapekka puo’ fare qualcosa di molto buono qui in Germania, dove in passato è già stato molto competitivo. E’ una gara molto difficile e piena di insidie, gli errori e le forature sono sempre dietro l’angolo, ma siamo fiduciosi.

FUTURO CITROEN E WRC – L’ultima parte dell’intervista si concentra sul futuro, sia del marchio francese che del Campionato del Mondo in generale: “Non sappiamo ancora cosa faremo nel 2021, abbiamo necessità di avere maggiori informazioni sui nuovi regolamenti 2022, per capire se cominceremo lo sviluppo di una nuova vettura. Ci sono tante discussioni in corso, ma le informazioni che abbiamo finora sono insufficienti. Non ci sono stati molti progressi dopo la comunicazione ufficiale ricevuta a Giugno.

Per noi francesi, l’esclusione della Corsica dal calendario è un duro colpo. L’impressione è che anche per la Germania questo sarà l’ultimo anno. E’ un peccato non avere già a disposizione il calendario della prossima stagione, perchè ci crea molte difficoltà logistiche. Ci avevano promesso che quest’anno sarebbe stato diverso, ma per il momento non abbiamo notizie ufficiali.

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