Un raggiante Tanak segnala a Ogier le ore di ritardo accumulate dal francese nei suoi confronti

Cari amici, siamo ancora vivi.

Siamo felici che molti di voi abbiano chiesto nostre notizie dopo la Finlandia, nella speranza di vedere il voto altissimo che avremmo dato a Meeke (2, come le scocche demolite nell’arco di due giorni) e a Lappi (9, per una volta non presentatosi ubriaco alla partenza di una gara). Purtroppo per voi (e per noi), siamo stati trattenuti a forza dalla fauna finnica, che ci ha chiesto a gran voce di restare a fare loro compagnia mentre i mariti erano impegnati a vomitare birra nei bagni chimici. Dura la vita, vero?

Ma, ora che le ferie sono definitivamente finite e la depressione è tornata ad impossessarsi dei nostri corpi, siamo pronti, puntuali, a raccontare fatti e misfatti dell’evento appena conclusosi in Germania, con le nostre pagelle IGNORANTI.

TANAK – JARVEOJA, VOTO 10 – Gli estoni calano la terza vittoria consecutiva in terra tedesca, guadagnandosi pure la cittadinanza onoraria, il bacio accademico della Merkel e una cassa di vino gentilmente donata dall’equipaggio #8 ai propri tifosi, che si sono divertiti a disperdere chiodi in Panzerplatte peggiorando la già difficile posizione di Neuville e Ogier, costretti ora a rivolgersi agli stregoni vodoo per recuperare il mondiale – MARTELLO

MEEKE – MARSHALL, VOTO 7 – Il britannico, dopo aver fatto en-plein di scocche in terra finlandese, porta a casa un risultato importantissimo per il team e per la sua integrità fisica in Germania. Makinen per tre giorni non ha nascosto infatti la presenza di una mazza ferrata all’interno del motorhome, pronta ad essere utilizzata non solo per accorciare gli alettoni della Yaris, ma anche per rifare i connotati dei propri piloti in caso di clamorose debacle – RISTRUTTURATO

LATVALA – ANTTILA, VOTO 7 – Si merita lo stesso voto del collega con il #5 sulle portiere, protagonista anche lui dell’invasione giapponese sul podio tedesco. Dopo una prima parte di gara affrontata in stile Marzullo, con un sacco di domande da porsi senza trovare una risposta, Makinen decide di prenderlo a schiaffi e a insulti risvegliando il talento soppresso del più longevo pilota presente nel WRC, bravo a tenersi dietro anche Ogier in Power-Stage provocando un aumento di cristianità nell’animo del francese. – CONCRETO

NEUVILLE – GILSOUL, VOTO 6 – Il trappista, nel passare vicino a tutte quelle vigne, capisce fin da subito che non sarà un rally facile per lui. La prima parte di gara va alla grande, in grado di tenersi a brevissima distanza dal fulmine estone, ma in Panzerplatte la situazione peggiora. In primis è una foratura ad innescare il Mosconi violento in Thierry, successivamente è un quasi-incidente contro un pietrone a consigliargli di tirare i remi in barca ed aspettare il regalo di Sordo per portarsi a casa la quarta posizione assoluta. Solo lo chef di Hyundai ha tentato di risollevare il morale del belga, proponendo del menù un dolce che è tutto un programma. – TIRAMISU’

SORDO – DEL BARRIO, VOTO 7 – E’ il migliore dei piloti Hyundai, l’unico nell’arco del weekend in grado di rifilare una sonora sconfitta al buon Tanak, costretto alla resa davanti agli occhi pieni di gioia di Adamo. Peccato che si tratti di una sfida a braccio di ferro che si è svolta nel dopogara e raccontata sui canali social, mentre sugli asfalti tedeschi lo spagnolo esce di scena il venerdì causa grattata alla marcia e cedimento del cambio che neanche mia nonna quando andava al supermercato con la Panda la domenica mattina – BUONA LA PRIMA

MIKKELSEN – JAEGER, VOTO 6- – Gara anonima per il bel norvegese, chiusa in sesta posizione non per meriti suoi ma per i vari ritiri che hanno coinvolto i big davanti a lui e la penalizzazione di Lappi per salvare il fegato del caposquadra Ogier. Ha la scusa di non aver potuto dare il meglio causa haters accorsi in Germania per fargli capire che quella I20 doveva essere data in mano a Loeb e non a lui, tra i quali pare ci fossero anche i genitori di Andreas. – STALKERIZZATO

OGIER – INGRASSIA, VOTO 5 – Come i milioni di euro che il francese dovrà spendere in psicologi per riprendersi dopo la sfuriata in mondovisione destinata alla squadra che gli paga lo stipendio. Mai visto cosi’ arrabbiato l’uomo di Gap, che si vede costretto ad affrontare una delle sue gare preferite alla guida di una Fiat Duna avente la manovrabilità di un camion da cava. La foratura in Panzerplatte, causa chiodi lanciati dai tifosi di Tanak, fanno inoltre vacillare il proprio trono nel WRC, oltre a provocargli bruciore di stomaco che neanche il cinghiale del digestivo Giuliani dopo una cena a base di pappardelle al ragù in una trattoria fiorentina – NERVOSO

LAPPI – FERM, VOTO 4.5 – Dopo l’exploit finlandese, si sperava di aver ritrovato finalmente tutto il talento di Esapekka. In realtà degli amici burloni, dopo il podio finnico, hanno deciso di regalargli per festeggiare l’autobiografia del suo connazionale Raikkonen. Beh Kimi, è giusto che tu sappia che il tuo record di 16 giorni consecutivi da ubriaco è stato battuto – PRIORITA’

GREENSMITH – EDMONSON, VOTO 5 – Il giovane britannico svolge al meglio il suo compitino di sostituto di Evans, andando ad espletare tutto ciò che avrebbe fatto il gallese se fosse stato presente in Germania, nel dettaglio arare un faggio e rompere un braccetto a circa metà gara, per la gioia di Wilson che vede per Greensmith un roseo futuro in miniera – A TUTTO GUS

KATSUTA – BARRITT, VOTO 6 – Il giapponese, lanciato nella mischia da Makinen, sembra il fratello poco abbiente del team Toyota. Vettura senza sponsor, senza copertura mediatica e senza cavalli, a vedere il ritmo sostenuto dall’esordiente Takamoto, appesantito da un propulsore avente la potenza della sua Fiesta R5 e dai bancali di sushi che si è scofanato nell’hospitality del Gazoo Racing. – CIAOPOVERY

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