Toyota Yaris Wrc (Aldo Franzosi)

Durante il Rally di Finlandia, si sono tenuti degli incontri tra i quattro costruttori impegnati nel mondiale e alcuni membri della FIA, capitanati da Yves Matton. Oggetto della contesa, una richiesta di chiarimenti presentata da parte di uno dei quattro marchi, nel dettaglio Citroen, in merito alle misure dell’alettone posteriore di un diretto concorrente.

TOYOTA FUORI DAI LIMITI – Pare che Citroen si sia messa al lavoro per lo sviluppo di un nuovo pacchetto aerodinamico e, durante l’analisi delle soluzioni adottate dagli altri team, abbia notato che l’alettone posteriore di una delle vetture rivali non seguisse i dettami imposti dalla FIA con il nuovo regolamento in vigore dal 2017. In particolare, il regolamento afferma che l’appendice aerodinamica posteriore non possa estendersi oltre i 50 mm dal paraurti posteriore, così come il profilo dell’ala deve essere identico a quello del paraurti. Se quest’ultimo è curvo, anche l’alettone deve essere curvo.

Invece, l’alettone posteriore di Toyota supera di 30 mm questo limite. Citroen ha quindi chiesto chiarimenti ufficiali alla FIA, mettendo in stand-by un kit aerodinamico simile a quello della Yaris, ma che potrebbe risultare irregolare.

LA RISPOSTA DELLA FIA – Dopo aver presentato questa segnalazione, la FIA ha immediatamente interpellato tutti e quattro i costruttori e istituito un gruppo di lavoro per risolvere la questione. Lo stesso Matton ha spiegato: “Dopo aver ricevuto questa richiesta di chiarimenti, abbiamo da subito lavorato con tutte le parti in causa. Non vogliamo che questa situazione possa in qualche modo falsare i risultati delle gare o tramutarsi in reclami. Abbiamo richiesto a tutti i team di presentare nuovamente l’omologazione del loro alettone posteriore. Non è un tema semplice, in quanto la regolamentazione su questa parte del WRC è molto complessa e ha portato a differenti interpretazioni.

TUTTI CONFORMI DALLA TURCHIA – “A partire dal Rally di Turchia – prosegue Matton – sarà accettata una sola interpretazione del regolamento, ovvero quella imposta dalla FIA, a cui tutti i costruttori dovranno conformarsi. Alla partenza della gara turca, tutte le auto risponderanno all’interpretazione del regolamento che abbiamo deciso di adottare.

DA COSA NASCE QUESTO PROBLEMA? – La domanda che più di tutte sorge spontanea è capire quanto questa interpretazione del regolamento ha inciso (in meglio) sulle prestazioni della vettura giappo-finlandese, attualmente la migliore delle quattro vetture impegnate nel WRC e saldamente in testa al campionato piloti con Ott Tanak, vincitore proprio in Finlandia e che aprirà le danze anche in Germania con la vettura nell’attuale configurazione. E’ giusto ricordare che dubbi sulle scelte aerodinamiche adottate dal team di Makinen ero stati già sollevati dopo i primi eventi del 2017, conclusi con un podio a Monte-Carlo e la vittoria in Svezia. Ma come mai si è deciso di riportare alla luce solo ora il problema?

Ci sono due linee di pensiero. Quella ufficiale, espressa da Matton, è la seguente: “Il problema nasce al momento dell’omologazione dell’auto. Non siamo stati abbastanza chiari su questo tema e non abbiamo notato che ci sono state differenti interpretazioni. Ogni costruttore ha però accesso alle fiche di omologazione dei concorrenti, ma nessuno ha mai fatto notare questa irregolarità, per cui nessuno se ne è mai accorto, oppure non era considerato come elemento determinante per le prestazioni di una vettura.

La seconda, più maligna, arriva da Christian Loriaux, ingegnere belga che è stato padre della Ford Focus WRC. Per lui, questa richiesta di chiarimenti è semplicemente un metodo scelto da Citroen per destabilizzare Toyota alla vigilia del Rally di Finlandia, senza successo. “I team sapevano benissimo che la Yaris è quasi imbattibile nella gara di casa, probabilmente erano già al corrente da tempo di questa interpretazione errata del regolamento ma hanno deciso di aspettare per togliere serenità a tutto il team di Makinen. Ora il Gazoo Racing dovrà correre ai ripari, ma Toyota ha ampiamente dimostrato le sue capacità di reazione e la modifica sull’alettone posteriore non inciderà in maniera decisiva sulle prestazioni della Yaris, perchè i prossimi eventi non hanno picchi di velocità massima paragonabili alla Finlandia, per cui alettoni con lunghezze inferiori di pochi millimetri non risulteranno meno efficaci.

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