Alberti-Albertazzi, Lancia 037, 1983

Solo pochi giorni fa, il 28 Settembre, è scomparsa la signora Piera madre di Alberto Alberti, oggi, solo pochi giorni dopo è morto Giovanni, vera icona dell’automobilismo pavese.

Per noi pavesi, anzi oltrepadani, era una vera e propria istituzione un vero “highlander”. Giovanni aveva 102 anni e fino a poco tempo fa guidava in maniera spavalda il suo fuoristrada.

Nato a Vendemiassi, frazione di Santa Margherita Staffora, nel 1917 debutta nella corse a 38 anni nella gara in salita Bilella-Pettinengo su Fiat 1100-103, siamo nel 1955.

Giovanni ha corso con tantissime auto ed in tantissime formule, dalle corse su strada come Mille Miglia e Targa Florio alle cronoscalate, dalle piste sia con i Gran Premi sia con le gare di durata a Monza, Interlagos e Buenos Aires, ai Rally.

Tra le vetture usate le Porsche, l’Alfa 33 e nei Rally ha usato la Porsche 911, l’Alpine A110, la Lancia Stratos e la 037. Impossibile non legare le sue gare rallystiche al figlio Alberto, tragicamente scomparso a metà Luglio nell’ormai lontano 1980. Forse Giovanni si sente responsabile, aveva comunque spinto il figlio verso i Rally anzichè la pista e anche per questo motivo Giovanni ha continuato a correre come se Alberto avesse voluto fosse così.

Giovanni il 15 Agosto corre la salita di Svolte di Popoli, il 24 Agosto a Magione nel campionato GT ed a fine stagione con “Lucky”- Pons condivide la Lancia Stratos al Giro d’Italia automobilistico, gara che l’anno prima aveva corso con Alberto che fece tempi straordinari. Nel 1982 nasce la scuderia Alberto Alberti con Giovanni presidente onorario.

Giovanni non demorde e sostituisce la Stratos con la Lancia 037 e nel 1987, all’età di 70 anni vince il suo primo Rally. L’equipaggio è Alberti- Saladino al Rally delle Madonie. Smette di correre nel 1989 a 72 anni.

Ora comprenderete perchè è stato un’icona per noi suoi compaesani. Alberto ci ha fatto sognare, sembrava un predestinato, Giovanni ci ha fatto capire la tempra del personaggio  e quella vittoria in età avanzata è stata una gioia per tutti gli appassionati.

Oggi più che mai scorro le pagine de “Il campione discreto” libro di Piero Ventura che racconta la vita di questo straordinario personaggio.

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