Photo by Julien Delfosse

La giornata di oggi al Rallye du Maroc ha probabilmente segnato la fine dell’edizione 2019. Ci siamo lasciati ieri con un agguerrito Nasser Al-Attiyah mentre conduceva la corsa, parando sapientemente gli attacchi ben assestati da parte di Stephane Peterhansel e Giniel De Villiers. Con la tappa di domani, ovvero la numero cinque, si conclude anche questa edizione, la quale sembra essere già pronta per essere scritturata nell’album dei ricordi. I diciassette minuti di vantaggio del qatarino sembravano irraggiungibili, ma come sappiamo il deserto non perdona. Dapprima, intorno al duecentesimo chilometro, Stephane Peterhansel cappotta – senza danni fisici – poi Nasser Al-Attiyah è costretto a fermarsi per problemi meccanici al suo Toyota. Il francese cerca di mettere in sesto il buggy X-Raid il più presto possibile per ripartire, mentre l’equipaggio del Gazoo Racing team cerca di risolvere il problema che ha ammutolito il possente V8. I due piloti perdono più di un’ora ma riescono a rimettersi in strada verso il bivacco.

Ne gioisce Carlos Sainz ma ancor di più Giniel De Villiers. L’olandese pareva spacciato, ma grazie alle disavventure dei suoi colleghi, passa al comando della classifica generale vincendo anche la tappa odierna con un vantaggio di due minuti su Przygonski. Fernando Alonso riprende in mano la corsa, facendo fare levataccia ai tecnici Gazoo, piazzando un buon 7° posto di tappa. Male Bernard Ten Brinke; siamo abituati ad avere risultati ben oltre la top 10, ma i problemi lo affliggono già dalla prima tappa, infatti oggi è solo 9°.

La 5^ ed ultima tappa sarà di soli 210km di speciale. Ormai i giochi sono fatti. Vedremo domani se ci saranno nuovi colpi di scena!

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