Chissà cosa frulla nella testa di Ott Tanak che nelle ultime gare più che un pilota sembra un computer a cui l’auto ogni tanto va in tilt. Il pilota estone ha fatto una serie di gare perfette e quando non ha potuto è stato per l’ordine di partenza o per noie alla vettura, senza, ad esempio, la sventura in Sardegna sarebbe già matematicamente campione del mondo.

Ora il freddo Ott dovrà solamente fare 2 punti in più di Ogier per laurearsi campione del mondo, nonostante fosse tra i favoriti sarebbe una vera e propria impresa.

Nel 2018, con una rimonta eccezionale ha sfiorato il titolo ma ha portato alla Toyota quello costruttori, praticamente da solo, dopo un lungo digiuno della casa giapponese, quest’anno se dovesse arrivare anche quello piloti con buona pace degli altri sport potrebbe diventare un eroe nazionale e sicuramente lo sportivo più noto.

Sarebbe la prima volta per un pilota estone arrivare a diventare campione del mondo Rally ma altrettanto sensazionale sarebbe interrompere l’egemonia francese che dura dal 2004, prima con Loeb e più recentemente con Ogier.

Il curriculum 2019 di Tanak è pazzesco con 6 vittorie: Svezia, Cile, Portogallo, Finlandia, Germania e Galles, inoltre ha battuto la concorrenza anche al Rally di casa , nella sua Estonia. Secondo in Messico e terzo in Portogallo. Nessun podio in Corsica (6°), Sardegna (5°), Argentina  (8°) e Turchia (16°).

In Catalunya avrà la concorrenza sia di Ogier, che non può fare molti calcoli se non vincere e del belga Neuville, non ancora escluso dalla matematica ma oltre al titolo piloti Tanak dovrà anche cercare di recuperare 8 punti con la propria Toyota ai coreani della Hyundai, insomma questo Catalunya è assolutamente imperdibile perchè può entrare ufficialmente nella storia.

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