E’ trascorsa una settimana dal termine de “La grande corsa”, Rally storico che ha concluso i trofei Rally di zona (TRZ) essendone la finale e abbiamo chiesto un parere ad uno degli organizzatori della manifestazione, nonchè ideatore del “Memory Fornaca” anch’essa organizzata dagli “Amici di Nino”. Parola dunque a Giorgio Vergnano.

Ciao Giorgio com’è andata “La Grande corsa” 2019 ?

  • “E’ andata bene, è piaciuto il percorso, nonostante non tutti fossero convinti delle prove speciali, ma una volta effettuata la gara, abbiamo ricevuto molti complimenti. Noi organizziamo da pochi anni e dobbiamo sempre cercare di migliorarci e correggere tutto quello che non ha funzionato. Purtroppo qualcosa che non va c’è sempre”

E’ difficile trovare prove speciali all’altezza di una gara che negli anni è salita alla ribalta?

  • “Le prove speciali in se non è difficile trovarle, lo facciamo mesi prima il percorso e forse è una delle cose più semplici. Purtroppo a ridosso della gara ci sono le solite lamentele sul chiudere la strada ed i soliti problemi che hanno molti organizzatori. Nel torinese abbiamo qualche difficoltà mentre la provincia di Asti vorrebbe che la gara passasse sul proprio territorio. Le nostre strade sono abbastanza strette e particolari, inoltre il periodo di Novembre può portare ulteriori difficoltà come sulla prova mattutina quando era molto scivoloso. In Italia vi sono strade prestigiose adatte ai Rally che non vengono utilizzate, per mancanza di gare o questioni organizzative e viceversa, gare che vorrebbero crescere ma anche poche strade da poter utilizzare”.

La vostra gara e da pochi anni che si organizza, avete iniziato con il Memory Fornaca, qual’è il segreto del vostro successo?

  • “Penso di dire il clima che si respira. Che tu sia un campione od un pilota semisconosciuto che arriva a Chieri per la prima volta, sei accolto nella medesima maniera, si pranza e cena in compagnia con serate goliardiche che ricordano il rallysmo degli anni “70. Poi nella nostra zona vi sono personaggi che hanno fatto la storia dei Rally nazionali e sono sempre disponibili e presenti alla nostra manifestazione, questo è un motivo d’orgoglio ma da anche risalto all’evento”

Quest’anno finale TRZ com’è andata sotto questo punto di vista?

  • “E’ andata bene ma questo trofeo andrebbe pubblicizzato maggiormente, molti equipaggi non sapevano come funzionasse e come potersi qualificare. Alla gara può partecipare chiunque ma per diventare campioni delle varie zone e classi occorre fare alcune gare. Inoltre per chi non può permettersi un campionato italiano può benissimo correre nella propria zona, distribuendo le poche gare nel corso della stagione. Forse andrebbero distribuite meglio le gare, vi sono regioni che hanno molte gare ed altre dove invece sono completamente assenti”

Il prossimo anno sarete ancora come finale unica TRZ?

  • ” Si, il prossimo anno bisseremo e saremo nuovamente in finale TRZ, invitiamo fin da ora gli equipaggi a prendere in considerazione il campionato TRZ delle varie zone d’Italia e venire a Chieri (TO) a disputare la finale in un clima d’altri tempi”.

 

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