Un campionato europeo nel segno della continuità. Dopo aver valutato la possibilità di estendere il calendario con nuovi eventi e aver sentito il parere di team e piloti coinvolti nella serie, gli organizzatori hanno deciso di confermare in toto il calendario con gli eventi della stagione 2019.

Round 1: Azores Rallye (terra), 26-28 marzo (ERC Junior)
Round 2: Rally Islas Canarias (asfalto), 7-9 maggio (ERC J.)
Round 3: Rally Liepāja (Lettonia, terra), 29-31 maggio (ERC J.)
Round 4: 77th Rally Poland (terra), 26-28 giugno (ERC J.)
Round 5: Rally di Roma Capitale (asfalto), 24-26 luglio (ERC J.)
Round 6: Barum Czech Rally Zlín (asfalto), 28-30 agosto (ERC J.)
Round 7: Cyprus Rally (terra), 9-11 ottobre
Round 8: Rally Hungary (asfalto), 6-8 novembre

INGRAM SALUTA L’ERC, ARRIVANO VOLTI NUOVI?

Il campione britannico non tornerà a disputare l’europeo 2020. Sono chiare le ambizioni mondiali di Ingram come ha lui stesso dichiarato. Sarà probabilmente al via nel WRC3 com’è giusto che sia per un ragazzo che vuole puntare in alto, e questa volta potrebbe ricevere più supporto anche dal marchio Skoda che come sappiamo non avrà il suo team ufficiale nella prossima stagione del WRC. Ambizioni mondiali che aveva anche il velocissimo Alexey Lukyanuk ma che si è dovuto accontentare di ripetere l’ERC seppur con una nuova vettura da sviluppare e mettere a punto. Non è arrivata la consacrazione ma è stata comunque ottima l’annata di “Russian Rocket” che potrebbe ripetere il campionato con la Citroen C3 R5 per riconfermarsi padrone indiscusso dell’ERC.

Callum Devine punta l’ERC 2020 (Foto: Thomas Fenetre / DPPI)

Ci saranno anche nuovi arrivi nel 2020? Nasser Al-Attiyah ci ha lanciato un bell’assist da questo punto di vista. Il qatariota, ormai campione indiscusso ed imbattuto in Medio-Oriente, starebbe guardando ad un nuovo campionato da poter affrontare affiancando il suo programma nei rally raid. Al-Attiyah ha dimostrato ancora una volta tutta la sua competitività vincendo il Rally di Cipro quest’anno a bordo di una Volkswagen Polo R5. Un altro nome interessante che di sicuro rivedremo nell’ERC è quello dell’irlandese Callum Devine che sta preparando il suo programma con il supporto di Hyundai. Con il ritiro di Skoda dal WRC2 poteva tornare in ballo anche il nome di Jan Kopecky. Ma l’ERC non sembra essere più nei radar del ceco che nel 2020 probabilmente correrà solo nel suo campionato nazionale. Da monitorare anche la situazione di Simone Campedelli che ha più volte espresso la volontà di correre al di fuori dei confini nazionali. E in questo momento M-Sport non ha nemmeno un esponente di spicco nell’europeo dopo i recenti successi di Lukyanuk e Kajetanowicz. Sta lavorando per tornare in pianta stabile il pluri campione polacco Grzegorz Grzyb che potrebbe ritrovare anche il suo rivale Martin Koci. Il ragazzo classe 93′ nelle ultime due annate si è imposto proprio su Grzyb per la conquista del titolo nazionale slovacco. Sicura la riconferma per l’ungherese Norbert Herczig che sarà ancora al via con la Volkswagen Polo R5 sperando di capitalizzare tutta l’esperienza fatta nel 2019. Obiettivo ERC anche per Filip Mares, il talento ceco ormai verso la definitiva esplosione. Che il 2020 non sia proprio il suo anno? Da non dimenticare infine lo spagnolo Efren Llarena, fresco vincitore dell’ERC3 Junior. Llarena sarà al via di due gare europee a bordo della Skoda Fabia R5 di Motorsport Italia come premio per il campionato vinto sulla Peugeot 208 R2. Per Llarena c’è la speranza di poterlo vedere al via anche in altri round del campionato.

 

 

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