Le lancette dell’orologio viaggiano veloci e sta per terminare la terza stagione sportiva che vede il nostro Francesco Cozzula ancora al palo. Francesco è ipovedente, unico navigatore rally con disabilità visiva ad aver preso parte a manifestazioni rallistiche ufficiali nazionali e internazionali, dopo aver fatto il ruolo del navigatore per undici stagioni e sessantanove gare.
Dopo l’incontro tra Francesco e i vertici ACI Sport, svoltosi a Roma il 29 aprile 2019 sembrava si fosse aperto uno spiraglio con la promessa della federazione sportiva di interessare la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) e di portare lo stesso Francesco a Parigi per discutere del suo caso. A oggi nulla di tutto ciò ha portato a risultati positivi: la commissione disabilità internazionale della FIA non tratta disabilità diverse da quelle motorie e non vi è stato nessun incontro tra Francesco e la stessa federazione
sportiva internazionale.
Se prima si dava la colpa a Francesco per il modo in cui ha portato avanti la protesta (da tempo cerca di ottenere la licenza sportiva per poter fare il navigatore nei rally) oggi chi ha responsabilità? Perché finora non è stato organizzato l’incontro tra Francesco e la federazione sportiva internazionale?

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