Il Maroc Challenge affronta il momento della verità. Dopo aver attraversato l’equatore, l’imponente Erg Chebbi, che i partecipanti hanno attraversato da nord a sud questa mattina presto, è stato il principale protagonista della giornata, che ci ha regalato un’esperienza unica per i partecipanti di tutte e tre le categorie. Come al solito, hanno un livello di difficoltà adeguato alla loro esperienza al volante e alle caratteristiche del loro veicolo.

Lasciate le montagne dell’Atlante, una sfida piena di pioggia, neve e freddo estremo, per poi entrare nel deserto, dove le temperature, specialmente durante il giorno, sono molto più piacevoli. Dopo essersi goduti l’avventura dell’attraversamento di Erg Chebbi, gli equipaggi hanno trovato piste più veloci ed in condizioni migliori rispetto alle tappe precedenti, sebbene le problematiche non siano diminuite e il grado di difficoltà rimanga elevato.

La quarta tappa, in cui il team italiano di Pietranera ha imposto il suo ritmo, con una Toyota Land Cruiser 80, ha fatto scalpitare gli equipaggi a cui restano solo due giorni per la conclusione di questa 17° edizione del Maroc Challenge. ASM Sport rimane in testa per il secondo giorno consecutivo, con un totale di 175 punti, 25 in meno di MYMSA, che occupa il secondo posto. In terza posizione c’è il team Villajoyosa 4×4.

Oggi, la quinta tappa partirà da Zagora a Erfoud, in cui i partecipanti alla categoria Raid dovranno affrontare una buona dose di dune e, soprattutto, quelli di Ouzina, che non sono molto alte ma piene di insidie, così come il temibile fesh-fesh di Ramlia. È la tappa più lunga di questa edizione del Maroc, poiché consiste in 462 chilometri, di cui 432 saranno cronometrati. Saranno in gioco molte delle opzioni per salire sul podio dell’evento.

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