Anno nuovo, vita nuova è un modo di dire che calza perfettamente al pensiero di Enrico Brazzoli che, come la Fenice, ogni anno si rigenera e cambia obiettivo e campionato.

Il 2020 non fa eccezione, anche se il nome del campionato che affronterà, WRC3, ha un suono familiare, infatti il pilota piemontese è campione del mondo in carica.

Però a cambiare è la tipologia di questo campionato che prende il posto del vecchio WRC2.

Ma ora andiamo al sodo e scopriamo le carte andando ad intervistare Enrico, che ringraziamo per la disponibilità.

Ciao Enrico e buona serata, allora puoi svelarci se farai il Rallye Montecarlo e se possibile il tuo programma 2020?

“Buonasera a tutti. Confermo la nostra partecipazione al campionato WRC3, a partire dal Rallye di Monte Carlo sulla Skoda Fabia R5 della PA Racing. Faremo 5 gare, probabilmente una extra campionato e nell’abitacolo si riforma l’equipaggio storico con Maurizio Barone alle note”.

Un campionato molto competitivo, ti sei posto un obiettivo e ci sai dire le gare che hai intenzione di affrontare?

“Siamo stati gli ultimi vincitori del campionato WRC3 ma tutto è cambiato e non andiamo a correre con l’intenzione di vincere. Gli avversari sono di altissimo livello, noi cercheremo di far bene, con impegno e professionalità. Vogliamo fare un buon lavoro e farci trovare pronti. Oltre al Montecarlo, affronteremo il Portogallo, Sardegna, Galles e probabilmente Germania o Turchia. Dobbiamo ancora decidere e vedere in corso di campionato, probabilmente ci sarà anche una gara extra WRC con il Rally di Roma Capitale”.

Avete fatto un piccolo test, cosa puoi dirci al riguardo e , soprattutto, ne farai altri?

“Abbiamo fatto un test, giusto per qualche regolazione e provare le gomme visto che c’erano tutte le condizioni climatiche e di asfalto disponibili. Della Skoda sono rimasto incredibilmente soddisfatto, una vettura in cui ti trovi subito a tuo agio anche se portarla al limite sarà difficile. Faremo dei test pre Montecarlo a Gennaio per il set up gara e per fare strada e prendere confidenza per questa gara difficile, l’intenzione è fare un centinaio di chilometri”.

Nonostante tu ti definisca un “Gentleman driver” hai un palmares di tutto rispetto, quest’anno rispetto agli anni precedenti sarà più difficile?

“Non vedo l’ora di iniziare. In questi anni è stato un onore aver vinto il titolo mondiale WRC3 e quest’anno l’RGT Cup, che comunque è un titolo FIA. A 54 anni ho la fortuna di correre gare del mondiale e mi sono tolto tante soddisfazioni. Ora guiderò per la prima volta una vettura R5, dovrò imparare a prendere confidenza con la vettura e, nel corso del campionato, ridurre il gap dai piloti professionisti. Io il Lunedì torno a lavorare mentre alcuni piloti andranno a fare nuovi test”.

Che rapporto hai con il Rallye Montecarlo?

“Il Monte Carlo è una gara particolare dove quasi sempre non corri con la gomma giusta. Devi sempre trovare un compromesso. La mia idea sarà quella di non forzare e nemmeno di rientrare con il super rally. A me le gare del mondiale piacciono quasi tutte, ognuna ha la propria caratteristica e devo dire che il “Monte” mi piace molto ed è quasi la gara di casa, visto che io arrivo dalla provincia di Cuneo. Ho affrontato 3 volte il Montecarlo da copilota, tre con il Monte Carlo storico e 5 da pilota. Una gara da non sottovalutare, dove serve sempre la massima concentrazione e nulla viene lasciato al caso. Quest’anno vettura nuova e alcune prove nuove, non vediamo l’ora di partire”.

Due novità oltre al debutto sulla R5, il team PA Racing ed il ritorno con Maurizio Barone?

” Dal primo impatto mi sono trovato benissimo con PA Racing, il team ha in Alessandro Perico un fattore in più. Alessandro ha corso a grandi livelli e con ottime prestazioni, sa perfettamente mettersi nei panni del pilota e gestire le situazioni. Devo però aggiungere che mi sono sempre trovato benissimo sia con Vieffe Corse, dove ho vinto il mondiale WRC3, sia con il team Bernini che mi ha sempre aiutato con la 124 Abarth, e li devo ringraziare entrambi. Poi c’è il ritorno in gara con l’amico Maurizio Barone, si forma la coppia storica. Ho grande stima per Maurizio e per impegni di entrambi non abbiamo corso insieme le ultime stagioni. Ora lo faremo ed anche in questo caso devo ringraziare Manuel Fenoli, per la professionalità avuta in questa stagione. Si è dimostrato , oltre ad essere un ottimo copilota, una persona di classe in ogni situazione”.

In bocca al lupo al duo Enrico e Maurizio, non solo per la gara monegasca e li ringraziamo di èportare un equipaggio italiano in un campionato competitivo come il nuovo WRC3.

 

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