Flavien Duhamel/Red Bull Content Pool

La Dakar 2020 ha raggiunto il giro di boa nella città capitale Riyadh. Le ultime fatiche per gli equipaggi in gara tradotti in oltre 800km percorsi ad alta velocità nel deserto. La concentrazione è stata sin qui un elemento chiave. La gara al momento è stata più stressante da un punto di vista mentale che fisico…parole di un certo Peterhansel e noi gli crediamo! E anche oggi era cruciale non sbagliare. I big tra le auto sono ancora tutti in gara e se le stanno dando di santa ragione. Tra moto e camion invece ci sono da registrare importanti defezioni.

PETERHANSEL RISPONDE PRESENTE – Mai sottovalutare il vecchio leone francese. Stephane Peterhansel oggi ha tentato l’assalto ed è riuscito a vincere la 6° tappa della Dakar, la sua seconda della corsa a pari merito con Sainz. El Matador ha chiuso dietro al compagno di squadra francese marcando un importante 1-2 per il team X-Raid Mini che ancora una volta chiarisce quali siano le gerarchie di questa gara. Toyota si conferma in sofferenza anche se Nasser Al-Attiyah ci sta mettendo molto del suo per limitare lo svantaggio tecnico del suo Toyota Hilux che si sta evidenziando su questo tipo di terreno nella Dakar araba. Il potente V8 del suo Hilux non sembra riuscire a sfruttare appieno i 385cv a disposizione. Terzo tempo per il qatariota a poco più di 3′ da Mister Dakar ma per capire le difficoltà dei Toyota ufficiali basta vedere che il rookie Alonso si è classificato sesto di tappa davanti ai ben più esperti Ten Brinke e De Villiers, rispettivamente settimo e ottavo. Meglio di loro hanno fatto Al-Rajhi (4°) e Mathieu Serradori (5°) quest’ultimo capace di portare alla ribalta il potenziale del buggy realizzato dalla Century Racing. Ha perso leggermente terreno Orlando Terranova che oggi si è beccato 13′. Ancora lontano dai migliori Nani Roma che non riesce a lasciare il segno alla guida del Borgward BX7. In classifica restano saldamente al comando Sainz-Cruz che aumentano a oltre 7′ il vantaggio su Al Attiyah-Baumel mentre Peterhansel insegue a poco più di un quarto d’ora. Dakar comunque ancora tutta da scrivere. Da segnalare il 55° posto di Schiumarini-Gaspari che sono in gara con un Mitsubishi Pajero dell’R-Team.

CLASSIFICA GENERALE A META’ GARA
1. Sainz-Cruz (Mini Buggy)
2. Al Attiyah-Baumel (Toyota) +7’48”
3. Peterhansel-Fiuza (Mini Buggy) +16’20”
4. Al Rajhi-Zhiltsov (Toyota) +36’48”
5. Terranova-Graue (Mini 4×4) +43’54”
6. Serradori-Lurquin (Buggy Century) +50’21”
7. De Villiers-Haro (Toyota) +55’21”
8. Ten Brinke-Colsoul (Toyota) +1:12’58”
9. Seaidan-Kuzmich (Mini 4×4) +2:00’11”
10. Vanagas-Palmeiro (Toyota) +2:38’26”

LE ALTRE CATEGORIE –  Negli SSV è arrivato il riscatto di Francisco Lopez che a bordo del suo Can Am gestito dalla South Racing ha vinto la 6° tappa riportandosi in testa. Il campione cileno ha staccato di 9′ il rivale Casey Currie mentre è addirittura a mezz’ora il russo Kariakin che fino a ieri conduceva la categoria dei lightweights. Tra gli italiani ha visto il traguardo il solo Michele Cinotto su Can Am. Passando alle moto, anche quest’anno Honda deve fare i conti con qualche problema di affidabilità. Il motore della 450CRF ha tradito l’argentino Kevin Benavides mentre quest’ultimo era in piena lotta per la prima posizione. La delusione per Benavides è stata contenuta dalla doppietta messa a segno grazie a Ricky Brabec e lo spagnolo Barreda che sin qui era rimasto un po’ in ombra. E’ proprio l’americano Brabec ad estendere la sua leadership in questa categoria portandosi davanti di 20′ rispetto a Quintanilla (Husqvarna) e 25′ su Toby Price che oggi ha vissuto una tappa difficile. Molto positiva la prova degli italiani Gerini e Cerutti che si stanno facendo spazio per entrare tra i migliori venti. Tra i quad resta in pieno controllo della gara lo specialista Ignacio Casale. Infine arriviamo ai Camion, categoria in cui stiamo assistendo ad un solido dominio Kamaz. Lo squadrone russo ha perso definitivamente il campione in carica Eduard Nikolaev. Il vincitore delle ultime tre edizione è stato bersagliato da problemi al motore del suo Kamaz 43509. Oggi l’ultimo sospiro del propulsore sviluppato dalla Cummins. Ennesima stoccata di Andrey Karginov che con la vittoria della 6° tappa ha portato a quasi 20′ il suo vantaggio in classifica sul compagno di team Anton Shibalov. Nella generale resta a 36′ il distacco di Viazovich (MAZ) che sembra aver perso lo smalto di inizio gara. Dietro il vuoto: a oltre un’ora e mezza c’è il Praga di Loprais che comunque si sta ben comportando. Il pilota ceco si tiene dietro il connazionale Macik su Iveco e il pilota del team Iveco De Rooy Janus Van Kasteren. Resiste in 21° posizione l’esperto Claudio Bellina alla guida del Ginaf del suo team Italtrans.

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