Una giornata semplicemente spettacolare. Dopo il terzo gradino del podio della categoria auto conquistato ieri, nella quarta tappa, Stefano Rossi e Alberto Marcon oggi hanno concesso il bis in una speciale che era veramente velocissima e che portava gli equipaggi da Smara a Dakhla. Al punto che il primo al traguardo, il camion Iveco belga ha coperto i 473 chilometri di prova speciale in 3h36′ il che significa, in termini di velocità media tenuta, ben 131 km/h.

Una follia se non fosse stato che la speciale, abbastanza noiosa di per sé, era davvero una sorta di autostrada, con molte piste parallele, un po’ di navigazione ma nessun’altra grossa insidia…quelle arriveranno fra due giorni in Mauritania.

Stefano Rossi ha guidato con maestria la sua Nissan Patrol 4.8 e al traguardo è arrivato in settima posizione assoluta dopo tre camion e due buggy.

Un sorriso radioso appariva sul viso del pilota aretino: “E’ stata davvero una prova divertente. La nostra Nissan ha resistito bene e i ragazzi dell’assistenza hanno veramente lavorato alla grande in tutti questi giorni. Mi sono sfogato e anche divertito e oggi la quarta siamo riusciti a metterla in più di qualche occasione”. Scherza Rossi ripensando invece alla quarta tappa, ieri, quando per colpa di una pista davvero complicata e impegnativa non erano neanche riusciti a inserire la quarta marcia nel loro cambio di serie. “Voglio fare i complimenti al mio copilota, Alberto Marcon perchè davvero ha fatto un gran lavoro è sempre stato preciso sulle note e c’erano tanti punti con tante piste parallele; bastava un attimo per perdere la traccia”.

Alberto Marcon sorride e incassa i complimenti, e confessa serenamente di aver lavorato per tutto il giorno senza trip. “Ieri non funzionavano i parziali e oggi ho proprio deciso di lasciarlo spento. Ho navigato solo con il GPS e facendo calcoli mentali veloci. Direi che le cose sono andate bene: settimi assoluti e terza vettura anche oggi al traguardo”.

E poi racconta un simpatico aneddoto: “Prima di partire Stefano mi aveva detto che avrei potuto mangiare qualcosina solo sulle note lunghe, che per fortuna oggi erano davvero numerose. Non ho fatto altro che mangiare” ride.

E aggiunge: “Le note lunghe però sono le più pericolose perchè se sbagli te ne accorgi solo dopo un sacco di chilometri; c’era per esempio una nota da 20 chilometri e in un caso come quello, se sbagli perdi davvero molto in termini di tempo”. Domani la tanto attesa giornata di riposo durante la quale i meccanici smonteranno l’intera vettura per controllare ed eventualmente sostituire qualche particolare tecnico e meccanico.

Sul cambio di serie, con il quale i due stanno correndo da due tappe, dopo la rottura della frizione sulle dune dell’Erg Chegaga, al momento non si esprimono. Visto come sono andate le ultime due tappe, chissà, si potrebbe quasi quasi pensare di lasciarlo.

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