Pierre-Louis Loubet sarà al via di alcuni appuntamenti del WRC a bordo di una World Rally Car. E’ la stessa federazione francese, la FFSA, tramite un comunicato pubblicato oggi, a diffondere la notizia.
Il fresco campione WRC2 ritorna a fare parte dell’Equipe de France FFSA (lo era già stato tra il 2016 e il 2018) e lo farà lottando nella categoria regina del mondiale. Sebbene il programma verrà definito nelle prossime settimane, le prime voci parlano di un possibile esordio al Rally del Portogallo a bordo di una Ford Fiesta WRC Plus (anche se resta viva l’ipotesi Citroen C3 WRC).
Loubet però non sarà solo: la Francia ha sempre creduto nei sui suoi giovani talenti (Sebastien Ogier ne è stato un esempio lampante) e continua a farlo. Oltre al 22enne figlio d’arte, il team schiererà altri due piloti nelle categorie di supporto del mondiale.
Yohan Rossel, campione francese di rally in carica, competerà nel WRC3 a bordo di una Citroen C3 R5 supportata da Citroen Racing. Il programma del 24enne francese prevede al momento 6 appuntamenti: Monte-Carlo, Portogallo, Italia, Finlandia, Germania e Gran Bretagna, a coronamento di una stagione 2019 assolutamente da incorniciare.
I due piloti si aggiungono ad Adrien Fourmaux, la cui presenza nel WRC2 è stata annunciata qualche giorno fa. Il campione di rally francese junior 2018, scelto da M-Sport come pilota ufficiale, sarà al via del Rally di Monte-Carlo, Svezia, Portogallo, Italia, Finlandia e Germania, al volante di una Ford Fiesta R5.
I tre piloti stanno preparando la stagione sotto la supervisione dell’allenatore federale Nicolas Bernardi, presso delle infrastrutture messe a disposizione dalla città di Uzès.
IN ITALIA INVECE… – Mentre Oltralpe si cercano i talenti del futuro in grado di raccogliere l’eredità vincente (e pesante) di Loeb e Ogier, in Italia le notizie sui programmi internazionali futuri di ACI Team Italia latitano. Se qualche sforzo in più rispetto al passato è stato sicuramente fatto, non sono ancora pervenute comunicazioni in merito a cosa la nostra Federazione vorrà fare “da grande”. Il programma WRC di Fabio Andolfi proseguirà oppure è da ritenersi definitivamente concluso?
Esiste un pilota italiano di prospettiva che è meritevole di supporto per la scalata nel WRC oppure deve ancora nascere? E soprattutto, esiste un reale interesse della nostra Federazione in questo processo di ricerca, formazione e crescita dei nuovi talenti? Domande a cui è difficile dare una risposta, ma il “silenzio” dei poteri forti valgono più di qualsiasi parola. Situazione che stride, se confrontata al gran lavoro svolto dalle altre federazioni.
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