Un bel sole caldo e luminoso ha accompagnato tutta la giornata di riposo di Dakhla. Una splendida giornata che fa ben sperare per domani, quando cioè la carovana dell’Africa Eco Race 2020 lascerà la città costiera per entrare in Mauritania. Lo scorso anno infatti una brutta nebbia e anche un fastidioso vento di sabbia avevano impedito agli elicotteri di levarsi in volo e la prima prova speciale era stata annullata in Mauritania per problemi di sicurezza.

Speriamo che ciò non accada, e il vento che soffia potente da ieri ha liberato il cielo dalle nuvolette dei giorni precedenti.

Il team Rossi 4×4 oggi ne ha approfittato per rimettere a posto la Nissan Patrol ma anche per confrontarsi con amici e appassionati.

E’ stata infatti avviata sui Social una simpatica inchiesta che proponeva un quesito interessante, e non facile da dirimere: cambio di serie o cambio a innesti frontali?

Per riassumere, l’equipaggio della Nissan 211 Rossi-Marcon ha iniziato la gara con un cambio a innesti frontali ma dopo la rottura della frizione nella terza tappa e la conseguente sostituzione è stato utilizzato il cambio standard, di serie. Da quel momento le prestazioni dell’ equipaggio sono letteralmente esplose e nella quarta tappa hanno riportato la terza posizione nella classifica auto e nella quinta tappa la quarta posizione.

A questo punto tutto il team si è interrogato sul da farsi perchè l’idea era quella di approfittare della tappa di riposo per rimontare il cambio a innesti frontali, ma il popolo dei Social si è diviso sulla decisione da prendere.

Scherzi e Social a parte, la decisione è stata presa di comune accordo fra team e meccanici: il cambio resterà quello di serie ma in ogni caso quello elaborato è già stato sistemato ed è pronto, in caso di necessità per essere montato sulla vettura. Lo spiega uno dei meccanici, Paolo Dalla Libera “Lasciamo il cambio standard ma siamo pronti ad ogni evenienza. Se nelle prossime tappe si deciderà di cambiarlo, lo faremo, in tempi contenuti perchè è già stato tutto preparato”.

Domani, come detto, si entra in Mauritania con una tappa, da Dakhla a Chami di 559,93 chilometri: alla mattina si lascerà il bivacco ancora con il buio, alle 5,30, per affrontare un primo trasferimento fino alla frontiera fra Marocco e Mauritania, per un totale di 383 chilometri. Dopo aver espletato tutte le formalità doganali i piloti riprenderanno il trasferimento per portarsi ad Arzmeila e da lì entrare nella prova speciale di 176 chilometri e mezzo. A cambiare non solo la conformazione del terreno che diventerà via via più sabbioso, ma anche la navigazione, che comunque continuerà a giocare un ruolo di primo piano in questa competizione.

Il bello insomma, deve ancora venire.

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